Comunicati
del
Ministero Stampa e Propaganda
durante la Campagna
di Etiopia 1935-1936
COMUNICATO
N. 88.
Il Maresciallo Badoglio
telegrafa: "Ieri sul fronte eritreo, nel settore
del Tembien e nella zona a sud-est di Macallč, l’attivitą delle
pattuglie in ricognizione č stata intensa. Nuclei nemici sono stati
dispersi innanzi alle nostre linee. Nelle varie azioni da parte nostra
6 nazionali e 2 eritrei sono caduti. L’aviazione ha eseguito due azioni
di bombardamento: una sulla carovaniera tra Socotą e il Seloą su forti
gruppi nemici in movimento verso le nostre linee, e una nella regione
di Caftą su un accampamento di armati abissini. Un nostro apparecchio
si č incendiato, nel cielo di Caftą. L’equipaggio, composto di un
ufficiale osservatore e di un sottufficiale pilota, č deceduto".
COMUNICATO
N. 94.
Il Maresciallo Badoglio
telegrafa: "Ieri nostri reparti nazionali e eritrei
hanno attaccato forti nuclei avversari che si erano appostati nei
pressi della confluenza del Gabat col Ghevą. L'azione, svoltasi con la
cooperazione dell'artiglieria e dell'aviazione, si č conclusa con la
ritirata dell'avversario, incalzato dai nostri. Gli abissini hanno
subito forti perdite. Da parte nostra sono caduti un graduato eritreo e
due ascari; feriti tre ufficiali, due graduati eritrei e tre ascari.
L'aviazione e stata attiva su tutto il fronte. Il
Degiac Hailč Sellassič Gugsą, in collegamento con le nostre
autoritą politiche in Tigrai, ha completato l'inquadramento dei suoi
armali in reparti di fanteria gią impiegati sul fronte e reparti di
polizia stabiliti ne territorio occupato".
COMUNICATO N. 97.
Il Maresciallo Badoglio telegrafa: "Le forze armate abissine, al comando del Destą Damteł, si erano attestate da vari giorni tra il Ganale Doria e il
Daua Parma, per tentare di esercitare una pressione sul nostro fronte
somalo nel settore di Dolo. Il giorno 12 il generale Graziani ha
iniziato una vigorosa azione contro le truppe del ras Destą. Gli
abissini sono stati ricacciati ed inseguiti. Il combattimento continua su tutto il
fronte. Le perdite nostre sino ad ora, non sono gravi".
COMUNICATO N. 98.
Il Maresciallo Badoglio telegrafa: "La battaglia del Ganale Doria si sta
concludendo con pieno successo delle nostre armi. Le nostre truppe hanno avanzato su tutto
fronte per una profonditą di oltre 70 chilometri vincendo ovunque
l'accanita resistenza degli avversari. Le truppe del ras Destą Damteł si
ritirano disordinatamente, inseguite dai nostri. Forti retroguardie
nemiche annidate in caverne tentano invano di rallentare
l'inseguimento. Le perdite nemiche sono considerevoli e
saranno ulteriormente accertate. L'aviazione della Somalia ha bombardato
concentramenti nemici a Dagabur e a Sassabaneh ed ha attivamente
cooperato con le nostre truppe in azione".
COMUNICATO
N. 99.
Il Maresciallo Badoglio telegrafa: "La battaglia del Ganale Doria iniziatasi
il 12 gennaio dal generale Graziani, si č conclusa con la nostra piena
vittoria. L'avversario, sconfitto, č in fuga
dovunque. Le ultime resistenze delle retroguardie abissine sono state
superate tutto il fronte e le truppe di ras Destą si vanno sbandando in
rotta lungo le carovaniere che conducono verso nord-ovest. Su alcuni settori le nostre colonne autocarrate avevano ieri sera avanzato di 120 chilometri dalle basi di
partenza. L'inseguimento prosegue e le truppe
abissine non oppongono pił valida resistenza. La perfetta cooperazione tra fanteria,
carri armati, artiglieria e aviazione ha reso gravissime le perdite
avversarie. Fino a sera si erano accertati quattromila morti. Sono stati
fatti gią nei primi giorni dell'azione molti prigionieri. Un ingente
quantitativo di fucili, mitragliatrici e alcuni cannoni sono stati
presi. Le nostre perdite di nazionali sono minime. Il valore delle truppe metropolitane e
indigene e dei dubat somali č stato superiore a ogni elogio. L'armata di ras Destą Damteł, battuta al
Ganale Doria, č inseguita senza tregua dalle nostre truppe. Le colonne
comandate dal generale Graziani sono entrate nel territorio dei Galla
Borana e il giorno 18 hanno occupato Filtu, a 230 chilometri da Dolo,
sgominando gruppi avversari che avevano tentato di resistere.
L'inseguimento continua. Lungo le carovaniere le nostre truppe
incontrano colonne di fuggiaschi in misere condizioni, che si arrendono,
implorando acqua e viveri, data l'assoluta disorganizzazione dei servizi
logistici dell'avversario. Anche lungo il Daua Parma e l'Uebi
Destro nostre colonne avanzano celermente, rastrellando gruppi di
armati avversari".
COMUNICATO N. 103.
Il Maresciallo Badoglio telegrafa: "Il mattino del 20 gennaio gruppi di
squadroni dei dragoni di Genova e dei lancieri Aosta, con una brillante
e rapidissima azione, superando vivace resistenza avversaria, hanno
occupato Neghelli, capitale dei Galla Borana. Neghelli si trova a 380 chilometri da
Dolo, base da cui sono partite le nostre truppe. La vittoria del Ganale Doria, ottenuta
dal generale Graziani, ha cosģ liberato dal dominio degli abissini il
paese dei Galla Borana, cui capi avevano gią accettato la sovranitą
dell'Italia nella convenzione conclusa nel marzo 1896 a Argąsa Ascebo,
da Vittorio Bottego. I capi e notabili dei Galla Borana si
sono subito presentati a fare atto di sottomissione, esprimendo la loro
soddisfazione per la liberazione dei loro paese e offrendosi a cooperare
alle prossime operazioni contro il governo di Addis Abeba. Anche lungo l'Uebi Gestro, dove continua
la azione delle nostre colonne, si sono presentati alle nostre autoritą
militari capi e notabili dei Galla Arussi per fare atto di
sottomissione. I prigionieri continuano ad affluire alle
nostre basi. Il bottino di armi e munizioni, tra cui forti quantitativi
di pallottole dumdum, č ingente. A Neghelli la nostra cavalleria ha
catturato tutti i magazzini e i depositi della base, dalla quale il ras Destą, due mesi fa, si era mosso annunziando di voler conquistare i
paesi della Somalia italiana meridionale".
Sul fronte eritreo č in corso un’azione
offensiva nel settore del Tembien. L’aviazione sul fronte somalo e quello
eritreo si č prodigata in azioni di bombardamento e ricognizioni,
contribuendo con grande efficacia alla vittoria.
FONTE
I Comunicati stampa presentati provengono dal libro di R. Sabbatini, "La nostra guerra
in A.O. - Cronache delle operazioni belliche", Edizioni S.A.C.S.E.,
Milano, 1936 e da "Cronache illustrate dell'azione
italiana in A.O.", Tuminelli e C. Editori, Roma, 1936
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