I mezzi ruotati
Autocannone da 75/27 su Ceirano 50
Origini e sviluppo
Tra i vari autocannoni contraerei in servizio
nel Regio Esercito durante la prima guerra mondiale, quali
il 102/35 su SPA 9000 ed il 75/27 CK su Itala X, si decise
di mantenere in servizio solo quest'ultimo pezzo,
installandolo però su di un telaio più moderno. Così nel
1927 l'Arsenale Costruzioni Artiglierie di Napoli (AREN) fu
incarica di equipaggiare 14 batterie con 56 pezzi 75/27 C.K.
(Commissione Krupp) installati sul nuovo autocarro pesante
Ceirano 50 CMA. In Etiopia operarono due gruppi d'autocannoni
da 75/27 su due batterie da 4 pezzi ognuna. Cinque batterie
parteciparono alla guerra di Spagna, con alcuni pezzi
installati su vagoni ferrioviari. Nonostante
l'obsolescenza della munizione, dei pezzi e delle relative
centrali di tiro e la bassa velocità del Ceirano 50 ACM che
lo rendeva inadeguato per la protezione delle autocolonne,
il Regio Esercito entrò nella seconda guerra mondiale con
166 pezzi. Di questi 40 vennero destinati alla difesa di
obiettivi sensibili fissi in territorio metropolitano; gli
altri operarono su tutti i fronti tranne che su quello
russo.
La bocca da fuoco
Il cannone 75/27 C.K. fu sviluppato nel
1915 dall'Arsenale del Regio Esercito di Napoli trasformando
il cannone 75/27 Mod. 1906. La canna da 75 mm di calibro è
lunga 2250 mm e pesa 346 kg compreso l'otturatore a chiusura
ed apertura automatica. L'anima della canna, che presenta 28
righe, si usurava dopo circa 1000 colpi. La culatta è
rivestita da un manicotto di bronzo. La culla con il
cilindro idraulico di deformazione brandeggia su un affusto
a candeliere tronco conico in acciaio fuso che venne
inizialmente installato sul pianale dell'autocarro Itala X,
poi sul Ceirano 50 CMA. Il brandeggio è di 360° con alzo da
0° a 70°. Il puntamento dei pezzi era diretto dalla Centrale
di tiro Mod. 1937 "Gala".
L'autocarro
L'autocarro era un Ceirano 50 CMA, autocarro pesante
standard del Regio Esercito in quel periodo, con motore a 4
cilindri in linea a benzina per 4712 cc di cilindrata. Era
un 4×2 con trazione sugli assali posteriori con ruote
gemellate. Il peso di 4.720 kg a vuoto, saliva con la bocca
da fuoco, la riserva di 96 colpi ed i serventi a 7.220 kg.
Nella cabina con copertura a soffietto prendevano posto
conduttore e capo-pezzo. Nel cassone i serventi erano
disposti su due sedili contromarcia appena dietro la cabina
di guida e su quattro sedili posteriori, anch'essi con
copertura a soffietto. Tra la cabina ed il pianale una
struttura tubulare sosteneva la rizza per l'ancoraggio della
canna durante la marcia, sul quale era fissato il pezzo. Le
sponde del cassone si aprivano allineandosi con il pianale,
formando con questo la pedana per i serventi.
La batteria
La batteria era formata da un Comando Batteria su 4
autocarri, da uno Scaglione Pezzi su 4 autocannoni, 2
autocassoni, ovvero autocarri con il munizionamento della
batteria di 204 colpi per pezzo, 3 autocarri logistici e 2
mitragliatrici per la difesa di punto. A livello di gruppo
era assegnata un'ulteriore scorta di munizioni di 203 colpi
a pezzo.
Specifiche tecniche Autocannone da 75/27 su Ceirano 50 |
|
Costruttore |
Arsenale Regio Esercito di Napoli (A.R.E.N.) |
Entrata in servizio |
1927 |
Ritiro dal servizio |
1943 |
Dimensioni |
6,01x2,20x2,70 |
Peso totale, pronto per la battaglia |
7,3 tonn |
Equipaggio |
8 (1 autista, 7 serventi) |
Propulsione |
Ceirano 50C a benzina, 4 cilindri in linea, 4712 cc |
Potenza del motore |
53 CV a 1900 giri/min |
Trazione |
4x2 |
Velocità (su strada) |
25 km/h |
Autonomia |
235 km |
Armamento |
1 cannone 75/27 C.K. |
Munizioni |
96 colpi |
Armatura |
- |
Fonte
Wikipedia