I mezzi di trasporto

 

Autovettura Alfa Romeo 6 C 2500 Coloniale

 

 

 

 

 

 

Origini e sviluppo

 

La Alfa Romeo 6C 2500 Coloniale o semplicemente Alfa Romeo 2500 C fu la torpedo usata come veicolo militare tattico leggero prodotto dalla casa automobilistica italiana Alfa Romeo di Milano, impiegato dal Regio Esercito come vettura da collegamento di alta gamma per i comandi superiori durante la seconda guerra mondiale.

Le origini risalgono risalgono al 14 gennaio 1939 quando una lettera viene spedita alla Direzione Generale del Portello dall’ing. Battagliola della Filiale Alfa Romeo di Asmara per l’Africa Orientale Italiana. In occasione della presentazione di una nuova vettura a S.A. il Vicerè di Etiopia Amedeo di Savoia, IV Duca D’Aosta, questi espresse il desiderio che si progettasse un’automobile di tipo torpedo adatta ai terreni accidentati e montagnosi della Colonia, da prodursi in 500 esemplari all’anno. Le altre indicazioni del Duca D’Aosta furono che l’auto dovesse avere un’adeguata altezza da terra, un circuito di raffreddamento del motore dimensionato per gli aridi climi desertici e motore adatto al funzionamento in quota, visto la presenza di vasti altipiani e quindi possibilmente dotato di compressore di sovralimentazione.

La vettura nacque dietro specifica del Ministero della Guerra per una versione militare da impiegare nelle colonie italiane dell'Alfa Romeo 6C 2500, ultima versione della 6C progettata da Vittorio Jano. Nel 1939 iniziò lo sviluppo della Coloniale, destinata ai comandanti ed alle massime autorità di governo, con la realizzazione di due prototipi che nell'ottobre dello stesso anno vengono inviati sulle piste rocciose dell'Africa Orientale Italiana (AOI). Qui le vetture coprono il percorso Asmara-Addis Abeba i due tappe alla velocità media di 71 km/h ed il percorso Dire Daua-Addis Abeba a 74 km/h. Le prove permisero di sperimentare la carburazione ai 2000 metri dell'Altopiano Etiopico ed il raffreddamento alle temperature africane. La messa a punto proseguì per tutto il 1940 ed il 1941, quando la versione definitiva entrò in produzione e venne inviata sul fronte nordafricano e su quello russo. Dal 1941 al 1943 le officine dell'Alfa Romeo produssero per il Regio Esercito 150 esemplari della vettura, ai quali si aggiungono 50 esemplari nella versione Alfa Romeo 6C 2500 Coloniale chiusa ordinate nel dicembre 1941 per le truppe sul fronte orientale e 44 Coloniali standard prodotte per la Wehrmacht dopo l'8 settembre 1943. La prevista versione a trazione integrale con cambio con riduttore non venne mai realizzata. Alcune delle vetture inviate in Russia furono catturate dall'Armata Rossa durante l'Operazione Saturno ed impiegate per il trasporto degli alti ufficiali sovietici. Le 2500 Coloniali rimasero in servizio dopo la guerra con l'Esercito Italiano fino al 1955 circa. Tra gli altri, l'Alfa Romeo 2500 C venne utilizzata da Benito Mussolini in Albania nel 1941, dal generale Gastone Gambara in Africa settentrionale italiana e dal generale Giovanni Messe sul fronte orientale.
 

Versione Coloniale

La 2500 Coloniale è una torpedo basata sul telaio rinforzato della Alfa Romeo 6C 2500, caratterizzata da una buona potenza, buona capacità fuoristrada e grande autonomia. Il telaio è in configurazione 4×2 a trazione posteriore e guida a destra, ospita 4 o 6 passeggeri ed è munito di copertura a mantice in tela. I due posti anteriori sono divisi dal vano passeggeri posteriori da un secondo parabrezza fisso. Il motore è un potente esacilindrico in linea a benzina da 2433 cm³, erogante 87 CV a 4600 giri/min. Il cambio è a 4 marce più retromarcia, delle quali la 3ª e la 4ª sincronizzate. Rispetto al modello civile, la Coloniale è dotata di bloccaggio del differenziale, pneumatici maggiorati e filtro a bagno d'olio per la presa d'aria del carburatore, oltre a ricevere le dotazioni da campagna quali la pala ed il piccone, fissati su appositi sostegni sul bagagliaio, e le due ruote di scorta posizionate sui parafanghi, ai due lati del cofano. Notevolmente aumentata è infine l'autonomia: la vettura dispone infatti di un serbatoio da 120 litri (che garantisce da solo 850 km di autonomia), ai quali si aggiungono 70 litri divisi in quattro serbatoi supplementari: due da 25 litri, che nei prototipi erano semplici parallelepipedi fissati dietro alle ruote posteriori, nella versione definitiva vengono integrati nella carrozzeria della coda, che presenta così una linea continua; quelli da 10 litri invece hanno sezione triangolare e sono posizionati sul parafango, dietro alle ruote di scorta.

Versione Coloniale chiusa


A causa delle peculiari condizioni ambientali nelle quali erano stati chiamati a combattere gli italiani del CSIR prima e dell'ARMIR poi, i militari richiesero mezzi specificatamente dedicati al rigido clima delle steppe russe. Come successo per la Fiat 508CM Berlina FO, anche dalla 2500 Coloniale venne derivata una versione con carrozzeria tipo "berlina" in metallo, completamente chiusa e dotata di impianto di riscaldamento. Tale versione, le cui caratteristiche meccaniche e prestazionali rimanevano immutate, fu denominata Alfa Romeo 6C 2500 Coloniale chiusa e fu ordinata in 50 esemplari, alcuni dei quali catturati ed impiegati anche dai russi.

 

Specifiche tecniche motociclo Alfa Romeo 6 C 2500 Coloniale

Costruttore

Alfa Romeo

Anno di costruzione

1939-1942

Passo e carreggiata

passo m 3,10 - carr. anter. m 1,45 - carr. poster, m 1,47

Dimensioni

4,70x1,57x1,60 m

Peso a vuoto

1650 kg con 2 ruote scorta ed attrezzi

Portata utile

- kg

Equipaggio

1 autista, 3 passeggeri

Motore

6 cilindri in linea monoblocco, a benzina 12 valvole, 2433 cm³

Potenza del motore

87 CV a 4600 giri/min

Serbatoio benzina

120 lt + 70 lt supplementari

Velocità 127 km/h
Trazione - Marce 4x2; 4 marce + RM

alesaggio e corsa

mm 72 x 100

rapporto di compressione

7:1

velocità media stantuffo

m/sec 15

pressione media effettiva

kg/cmq 7,4

testa cilindri

in lega leggera, smontabile, con camere di scoppio emisfer.

numero e posizione valvole

2 per cilindro - in testa, inclinate a 90°

diametro luce valvole

aspiraz. mm 34 - scarico mm 31

basamento

in ghisa, incorporato col monoblocco cilindri*

albero motore

in acciaio stampato, contrappesato

numero e tipo cuscinetti di banco

7, in acciaio, rivestiti di metallo antifrizione

tipo cuscinetti di biella

in acciaio, rivestiti di metallo antifrizione

albero distribuzione

2, ruotanti su 4 supporti ricavati nella testa

comando valvole

diretto, con piattelli e scodellini regolabili

comando distribuzione

a catena - rinvio ad ingranaggi elicoidali - posizione anteriore

alimentazione

ad aspirazione libera 1 carburatore a doppio corpo con correttore di quota

accensione

a batteria, con distrib. e bobina - candele diam. 18 mm

lubrificazione

forzata, con 1 pompa mandata e 1 di ricupero radiatore e serbatoio olio

raffreddamento

ad acqua, con pompa centrifuga, ventilatore e radiatore

trasmissione

albero non oscillante, con 3 giunti elastici

frizione

monodisco a secco, con mozzo elastico

rapporti del cambio

la, 1:3,8 - lla, 1:2,23 - III8, 1:1,506 - IVa, 1:1 - RM, 1:3,69

ponte posteriore

alberi oscillanti, scatola fissa al telaio - bloccaggio differ. rapporto 11/61

sospensioni

anter. indipend., molle elicoidali racchiuse nei cilindri
poster, indipend., barre di torsione longit. e stabilizzatrici

ammortizzatori

anter. incorporati nei cil. sospens. - poster, telescopici Alfa

freni

a tamburo, com. idraulico a pedale sulle 4 ruote

guida e sterzo

a mano, mecc. solo posteriori
a destra, con vite senza fine e ruota elicoidale

ruote e pneumatici

sterzo a tiranti indipendenti
ruote a disco con feritoie - pneumatici 6,50-19

impianto elettrico

avviamento ed illuminazione a 12 V

serbatoio carburante

posizione posteriore. Sulla carrozzeria erano sistemati 4 serbatoi di riserva: 2 anteriori, da 10 litri cadauno e 2 posteriori, da 25 litri cadauno.

Autonomia 850 km con solo serbatoio principale

serbatoio lubrificante

posizione sul cruscotto - capacità litri 14

circuito acqua

motore e radiatore - capacità litri 18

Verniciatura

Grigio verde militare opaco, kaki coloniale

Esemplari

circa 246 (2 prototipi, 194 Coloniale, 50 Coloniale chiusa)

 

Fonte

Registro internazionale Alfa Romeo

Fabio Morlacchi-Stefano Salvetti, Alfa Romeo 6C 2300 - 6C 2500, a cura del Registro Internazionale 6C 2500

Wikipedia