I mezzi di trasporto
Autovettura Lancia Aprilia coloniale tipo 97
Origini e sviluppo
La Lancia Aprilia Coloniale (o Lancia
Aprilia Torpedo Coloniale) era un veicolo militare tattico
leggero prodotto dalla casa automobilistica italiana Lancia
dal 1941 al 1943.
Al momento dell'entrata in guerra del Regno d'Italia, la
motorizzazione del Regio Esercito era lungi dall'essere
completata, con gravi carenze in tutti i settori. Tutte le
maggiori case automobilistiche furono quindi coinvolte nella
produzione di vetture, autocarri e motociclette. Anche la
Lancia stipulò una serie di contratti con l'Ufficio
Approvvigionamenti Autocarri e Ricambi dell'Esercito sia per
autocarri, come il leggendario Lancia 3Ro, che per vetture
tattiche come la Lancia Artena Militare ed appunto la
Aprilia Coloniale. Per questa versione la Lancia approntò
l'autotelaio mod. 639, carrozzato, come l'Artena Militare,
dalla Carrozzeria Viotti di Torino. Il mezzo venne prodotto
in 251 esemplari, che furono impiegati su tutti i fronti dal
1941 in poi, assegnati a generali ed ufficiali superiori.
Dopo l'armistizio dell'8 settembre alcune vetture vennero
requisite ed impiegate dalla Wehrmacht.
La Aprilia Coloniale è una torpedo militare basata
sull'autotelaio mod. 639 S (speciale). Questo deriva
dall'autotelaio mod. 439 della Lancia Aprilia, rispetto al
quale, oltre ad essere rialzato e rinforzato, ha un passo
accorciato a 265 centimetri, ponte rigido sul retrotreno, un
rapporto al ponte più corto e ruote di diametro maggiorato.
Esso raggiunge in ordine di marcia 1.112 chilogrammo. La
trazione è posteriore ed il cambio è a 4 rapporti più
retromarcia. La motorizzazione è quella originale, basata
sul quadricilindrico a V a benzina tipo 99 da 1486,50 cm³,
erogante 46 CV a 4.000 giri al minuto.
La carrozzeria, realizzata dalla Viotti, è una torpedo a
quattro porte e quattro posti con guida a destra. Essa,
rustica e squadrata, ricorda quella della Fiat 508CM, dalla
quale è distinguibile immediatamente per la calandra a 'V' e
per la fila singola di prese d'aria sui lati del cofano
motore. La ruota di scorta è posta sul baule mentre sui
lati, così come sui parafanghi anteriori, sono fissate in
totale quattro taniche per carburante e acqua. Sul
parabrezza, dal lato del conducente, è presente un faro di
ricerca. Gli interni sono più rifiniti rispetto alla
concorrente Fiat, in pelle, e la strumentazione del
cruscotto è la stessa della versione "lusso" 2ª serie; nel
divisorio tra i posti anteriori e quelli posteriori è
ricavata una rastrelliera chiusa da tendina per quattro
Moschetti per Cavalleria Mod. 91.
Descrizione | |
---|---|
Tipo | veicolo da collegamento e ricognizione |
Data impostazione | 1939 |
Data entrata in servizio | 1941 |
Utilizzatore principale | Regio Esercito |
Esemplari | 251 |
Sviluppato da | Lancia Aprilia |
Dimensioni e peso | |
Lunghezza | 4,326 m |
Larghezza | 1,55 m |
Altezza | 1,65 m |
Peso | 1.112 kg |
Propulsione e tecnica | |
Motore | Lancia, 4 cilindri a V a benzina da 1486,50 cm³ |
Potenza | 46 CV a 4.000 giri/min |
Trazione | 4×2 |
Prestazioni | |
Velocità max | 110,5 km/h |
Autonomia | 620 km |
Armamento e corazzatura |
Fonte
Wikipedia