Storia delle Unità
Divisione CC.NN. "Cirene"
Data di costituzione |
27 aprile 1936 |
Comandante |
Luogotenente Generale Guido Scandolara |
Vice Comandante |
Console Generale Mario Boccaccini |
Motto |
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Composizione della Divisione
Reparti |
Comandante |
Sede |
190a Legione "Pisa"
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Console Giulio Dionisi
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Pisa
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196a Legione "Petrarca"
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Console Francesco Vitaliti
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Arezzo
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198a Legione "Maremma"
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Console Guglielmo Biondi
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Grosseto
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219a Legione "Ricciotti"
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Console Giuseppe Mannu Ricci
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Frosinone
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241a Legione "Volturno"
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Console Dino Zauli
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Caserta
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267a Legione "Etna"
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Console Alfredo Passalaqua
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Catania
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271a Legione "Vespri"
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Console Ettore Usai
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Palermo
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352a Legione "Acciaiata"
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Console Settimio Anatrini
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Lecce
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Completano la Divisione
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Storia operativa
Fra le grandi unità di Camicie Nere, la 7a Divisione "Cirene" rappresenta sicuramente un’eccezione. Infatti, la forza notevolmente superiore a quella delle altre Divisioni, dato che era composta da 600 Ufficiali, 14.000 uomini di truppa e 2.000 quadrupedi. Certamente da questa situazione derivò un impegno straordinario per provvedere ad un adeguato funzionamento dei comandi e dei servizi, così come per completare l’addestramento delle truppe malgrado il loro impiego quasi esclusivo in lavori. La 7a Divisione nacque col nome di "1° Raggruppamento CC.NN. per la Libia", riunendo sotto un unico Comando i Gruppi di Legioni CC.NN. 2°-3°-4°, già dislocati in Libia. A tali Unità si aggiunsero il 5° Gruppo Legioni, 4 Batterie di accompagnamento, il 7° Reggimento di Artiglieria Motorizzata, la 7a Sezione di Sanità, l’Ospedale da campo 01, la 7a Sezione Sussistenza e la 7a Autosezione Mista.
Il 27 aprile 1936 il 1° Raggruppamento CC.NN. assunse il nome definitivo di 7a Divisione CC.NN. "Cirene" al comando del Luogotenente Generale Guido Scandolara. La dislocazione iniziale della Divisione prevedeva che il Comando fosse posto a Bengasi mentre i Gruppi di Legione ed i Reggimenti di Artiglieria venivano scaglionati lungo circa 500 Km di fascia costiera. E' indubbio che questa situazione creò non lievi difficoltà di funzionamento. Trasferito il Comando a Tobruk, le Unità dipendenti furono destinate allo sviluppo del programma addestrativo, mentre 2 Battaglioni del 2° Gruppo Legioni venivano dedicate a opere di fortificazione nella piazza di Tobruk.
L’intera 241a Legione fu impiegata per eseguire lavori stradali, mentre altre 500 Camicie Nere furono utilizzate per eseguire dei lavori agricoli nella piana di Barce. In seguito, a cominciare dalla metà di luglio, tutti i reparti della Divisione, esclusi i due Battaglioni del 2° Gruppo, vennero intensamente impiegati in lavori stradali e di fortificazione. Tale attività lavorativa veniva eseguita in modo febbrile e multiforme: si provvide, infatti, alla sistemazione di baracche ed accampamenti, alla costruzione di opere militari e di nuove vie di comunicazione, ma anche alla partecipazione alla campagna granaria, ecc… Fra le opere di fortificazione, le più notevoli sono state il campo trincerato di Tobruk, le opere dei settori di Ras e Mdauar e di Bir el Mentecsa, una strada di arroccamento con un movimento di terra e di roccia di oltre 11.800 metri quadrati di massicciata. Tutte queste opere militari furono eseguite nella zona predesertica, in condizioni che l’alta temperatura e l’imperversare del ghibli rendevano penose. Un altro contributo ai lavori stradali è stato dato dalla Divisione relativamente alla costruzione della strada che da Apollonia raggiunge Derna. Altre opere costruite: ponti, tombini, massicciate, fontane, abbeveratoi e lavatoi, monumenti. La partecipazione dei reparti della CC.NN. alla campagna granaria contribuì a salvare il raccolto che sarebbe andato altrimenti perduto per la deficienza di mano d’opera.
I "colonizzatori della Cirene" furono anche presenti nelle terre dell’A.O.I. Infatti nell’ultimo periodo della sua vita, dal 26 luglio al 15 settembre 1936, la Divisione "Cirene" riuscì ad approntare due Unità: il Gruppo Cirene 1° e il Gruppo Cirene 2°, composto ciascuno di un Comando di Gruppo, due Comandi di Legione, quattro Battaglioni, un Gruppo di Artiglieria autotrasportata, una batteria di accompagnamento someggiato, nuclei di Sezione di Sanità e Sussistenza. Infine, la "Cirene" contribuì alla predisposizione del rimpatrio e alla successiva smobilitazione di tutti gli elementi non inquadrati in queste due Unità.
FONTI
La Stampa, Anno 71 n. 26, sabato 30 gennaio 1937-Anno XV
Altri riferimenti: vedi la pagina contenente la bibliografia