Storia delle Unità

185a Divisione paracadutisti Folgore

 

 

 

 

 

motto: "_"

 

 

Origini e vicende organiche

 

Il 15 ottobre 1939 venne istituita in Italia la Regia Scuola Paracadutisti dell'Aeronautica a Tarquinia, che iniziò l'addestramento dei primi istruttori dell'Esercito a giugno 1940 e i primi corsi per le reclute il mese successivo. Le prime unità ad essere costituite a Tarquinia (luglio 1940) furono il I e II Battaglione paracadutisti ed il III Battaglione Carabinieri paracadutisti (successivamente rinominati rispettivamente II, III e I). Nella primavera del 1941 si aggiunse il IV Battaglione paracadutisti, che con il II e III battaglione e la 1ª Compagnia cannoni controcarro andò a formare il 1º Reggimento Paracadutisti. Elementi del II Battaglione effettuarono il 30 aprile 1941 un aviolancio sull'isola greca di Cefalonia, senza incontrare opposizione. Nel corso del 1941 vennero formati anche il 2º Reggimento (V, VI e VII Battaglione, 2ª Compagnia cannoni) ed il 3º Reggimento (IX, X ed XI Battaglione, 3ª Compagnia cannoni). L'VIII Battaglione venne invece riaddestrato presso la Scuola Guastatori del Genio. Le Compagnie cannoni reggimentali vennero quindi utilizzate come base per la costituzione del I, II e III Gruppo artiglieria paracadutisti, successivamente raggruppate nel Reggimento artiglieria paracadutisti. Da questi elementi il 1º settembre 1941 venne formata la 1ª Divisione Paracadutisti al comando del generale di brigata Francesco Sapienza e quindi, dal 1 marzo 1942, dal generale di Brigata Enrico Frattini, ufficiale del genio, già addetto al capo di SMRE generale d'armata Mario Roatta. Il nome "Folgore" venne ufficialmente aggiunto solo nell'agosto 1942. Trasferita nelle Puglie, nelle campagne tra Ceglie Messapica, Ostuni e Villa Castelli fu sottoposta ad un duro addestramento in vista della progettata invasione di Malta (Operazione C3).

 

1942 - Nel luglio 1942 la divisione venne invece trasferita in Africa Settentrionale sotto il nome di copertura di 185ª Divisione "Cacciatori d'Africa" (successivamente mutato in 185ª Divisione Paracadutisti "Folgore") al comando del generale Enrico Frattini. Contemporaneamente i battaglioni divennero da due a tre per Reggimento, reggimenti che cambiarono anche denominazione: prima della partenza dei tre Reggimenti di fanteria partirono solo il 186º e 187º, mentre il 185º reggimento, e rimase in Italia per formare il nucleo della 184ª Divisione paracadutisti "Nembo". Il Reggimento artiglieria assunse il numero 185º. La Divisione Folgore dal 27 luglio perde il nominativo di "Cacciatori d'Africa" e si trasforma in Divisione di fanteria e inquadra: 185°, 186° e 187° reggimento fanteria; 185° reggimento artiglieria "Folgore", (dal 15 settembre perde il 185° regg. fanteria). La Divisione comincia ad affluire in A.S. in luglio e dal 23 luglio al 3 agosto viene trasferita in Egitto nel settore di El Alamein. Il 30 agosto partecipa alla battaglia di Alam Halfa a sud di El Alamein e ai successivi contrattacchi inglesi che terminano il 7 settembre. Nel corso dell'offensiva britannica, iniziata il 24 ottobre, oppone tenace resistenza e durante la seconda battaglia di El Alamein riuscì a resistere assieme ad elementi della Divisione "Pavia" ai ripetuti tentativi di sfondamento portati dalla 7ª Divisione corazzata britannica, così come al grande attacco concentrico sferrato il 25 ottobre da elementi della 7ª Divisione Corazzata e della 44ª e 50ª Divisione di fanteria, e l'ultimo tentativo della 132ª Brigata Fanteria (44ª Divisione) il giorno 27. In ottemperanza agli ordini dell'ACIT la divisione "Folgore" iniziò la ritirata nella notte del 3 novembre 1942, in condizioni rese difficilissime dalla mancanza di mezzi di trasporto. Dopo due giorni di marcia nel deserto, alle 14:35 del giorno 6, dopo aver distrutto le armi, ciò che restava della Divisione si arrese alla 44ª divisione fanteria britannica del generale Hughes. I paracadutisti italiani ottennero dai britannici l'onore delle armi e, dopo la resa, il generale Hughes volle ricevere i generali Frattini e Riccardo Bignami e il colonnello Boffa, complimentandosi per il comportamento dei loro uomini.Nella offensiva inglese che segue, la Divisione rimane di retroguardia per permettere lo sganciamento delle restanti forze operanti in Egitto. Il 6 novembre l'unità viene accerchiata ed è costretta ad arrendersi. La Divisione viene considerata sciolta dal 29 novembre. Un battaglione, il CCLXXXV battaglione paracadutisti, composto da 32 ufficiali e 262 uomini, venne formato a Tobruk, nel corso della ritirata del 1942.

1943. - Con alcuni sopravvissuti e rimpiazzi in Libia venne costituito il CLXXXV Battaglione Paracadutisti "Folgore", comandato dal capitano Lombardini, articolato su cinque compagnie e inquadrato nel 66º Reggimento fanteria della Divisione "Trieste" del XX Corpo d'Armata prendendo parte dalla campagna di Tunisia in cui sostenne una serie di aspri combattimenti a MedenineGabès sull'Akarit e in difesa della linea del Mareth in Tunisia nel 1943, e anche in tale occasione diede un'eccellente prova, distinguendosi particolarmente nella battaglia di Takrouna contro i neozelandesi, nella quale il battaglione venne distrutto.

 

Unità maggiori

La Divisione paracadutisti Folgore era così composta:

 

Settembre 1941

  • Compagnia comando e servizi divisionali
  • 1º Reggimento fanteria paracadutisti
  • 2º Reggimento fanteria paracadutisti
  • 3º Reggimento fanteria paracadutisti (dal 10 marzo 1942)
  • Reggimento artiglieria paracadutisti
  • VIII Battaglione guastatori paracadutisti
  • Compagnia minatori-artieri
  • Compagnia collegamenti

 

 

Agosto 1942

Comando e Compagnia comando divisionale
185ª Compagnia mista Carabinieri
260º Ufficio postale da campo
20ª Sezione sussistenza
20ª Sezione intendenza
185ª Sezione sanità
185º Reparto trasporti
20ª Compagnia mortai (81 mm mod.35)
185ª Compagnia genio collegamenti
185ª Compagnia genio minatori-artieri
VIII Battaglione guastatori paracadutisti su:
Compagnia comando
22ª Compagnia guastatori paracadutisti
23ª Compagnia guastatori paracadutisti
24ª Compagnia guastatori paracadutisti
187º Reggimento fanteria paracadutisti, su:
Comando e Compagnia comando
Compagnia cannoni reggimentale (47/32 mod.35)
II Battaglione paracadutisti, su:
Compagnia comando
4ª Compagnia paracadutisti
5ª Compagnia paracadutisti
6ª Compagnia paracadutisti
IV Battaglione paracadutisti, su:
Compagnia comando
10ª Compagnia paracadutisti
11ª Compagnia paracadutisti
12ª Compagnia paracadutisti
IX Battaglione paracadutisti, su:
Compagnia comando
25ª Compagnia paracadutisti
26ª Compagnia paracadutisti
27ª Compagnia paracadutisti
X Battaglione paracadutisti, su:
Compagnia comando
28ª Compagnia paracadutisti
29ª Compagnia paracadutisti
30ª Compagnia paracadutisti
186º Reggimento fanteria paracadutisti, su:
Comando e Compagnia comando
Compagnia cannoni reggimentale (47/32 mod.35)
V Battaglione paracadutisti, su:
Compagnia comando
13ª Compagnia paracadutisti
14ª Compagnia paracadutisti
15ª Compagnia paracadutisti
VI Battaglione paracadutisti, su:
Compagnia comando
16ª Compagnia paracadutisti
17ª Compagnia paracadutisti
18ª Compagnia paracadutisti
VII Battaglione paracadutisti, su:
Compagnia comando
19ª Compagnia paracadutisti
20ª Compagnia paracadutisti
21ª Compagnia paracadutisti
185º Reggimento artiglieria paracadutisti, su:
Comando e batteria comando
I Gruppo artiglieria paracadutisti, su:
Batteria comando
1ª Batteria artiglieria paracadutisti (47/32 mod.35)
2ª Batteria artiglieria paracadutisti (47/32 mod.35)
II Gruppo artiglieria paracadutisti, su:
Batteria comando
3ª Batteria artiglieria paracadutisti (47/32 mod.35)
4ª Batteria artiglieria paracadutisti (47/32 mod.35)
III Gruppo artiglieria paracadutisti, su:
Batteria comando
5ª Batteria artiglieria paracadutisti (47/32 mod.35)
6ª Batteria artiglieria paracadutisti (47/32 mod.35)

 

a causa delle decimazioni subite nei precedenti combattimenti i BTG IX°e X° sono stati fusi in un unico BTG, il nuovo IX°

 

Settembre 1942

Raggruppamento Tattico "Ruspoli" (VII ed VIII Battaglione)
Raggruppamento Tattico "Bechi" (II e IV Battaglione)
Raggruppamento Tattico "Camosso" (IX e X Battaglione)
Raggruppamento Tattico "Tantillo" (V e VI Battaglione)

 

L'artiglieria divisionale contrasse i suoi Gruppi a due (I e III) e si suddivise in supporto diretto ai vari Raggruppamenti.

Per supplire alla mancanza di artiglieria campale della Divisione, venne costituito un Raggruppamento Tattico Artiglieria "Folgore" al comando del colonnello Boffa, costituito dai seguenti reparti:

Settembre 1942

II Gruppo, 26º Reggimento artiglieria "Rubicone" (75/27 mod.06 - dalla 17ª Divisione fanteria "Pavia")
IV Gruppo, 26º Reggimento artiglieria "Rubicone" (100/17 mod.16 - dalla 17ª Divisione fanteria "Pavia")
I Gruppo, 21º Reggimento artiglieria "Po" (100/17 mod.16 - dalla 101ª Divisione motorizzata "Trieste")
III Gruppo, 1º Reggimento artiglieria Celere (75/27 mod.06 - dalla 27ª Divisione fanteria "Brescia")
XXXI Gruppo, 132º Reggimento artiglieria "Ariete" (88/55 FlaK 37 - dalla 132ª Divisione corazzata "Ariete")
III Gruppo, 132º Reggimento artiglieria "Ariete" (90/53 mod.41 - dalla 132ª Divisione corazzata "Ariete")
Gruppo di Formazione, 155.e Artillerie-Regiment (8,8cm Flak 37, 10cm K18 e 21cm K38 - dalla 21. Panzer-Division)

 

Campagne di guerra (1940-1943)

 1942  Fronte libico: El Alamein
 1943  Fronte tunisino: MedenineGabès sull'Akarit e in difesa della linea del Mareth

 

Comandanti (1939-1943)

Gen. B. Francesco Sapienza (1º settembre 1941 - 1 marzo 1942)

Gen. D. Enrico Frattini (1 marzo 1942 - 19 ottobre 1942)

Gen. Brig. Riccardo Bignami (interim) (19 ottobre 1942 - 29 novembre 1942)

 

 

Sede

Tarquinia