Storia delle Unità

 

La Milizia Postelegrafonica

 

 

 

 

 

 

 

Storia operativa in A.O. (*)

 

Speciale importanza hanno avuto l'azione e il contributo della Milizia Postelegrafonica in A.O. Appena venne annunciata la formazione delle unità della Milizia destinate ad operare in A.O., il Comando della Milizia Postelegrafonica pensò subito alla necessità di organizzare i servizi di posta da campo da assegnare a ciascuna Divisione CC.NN. Il progetto fu immediatamente accolto e approvato dal Comando Generale. Così l'approntamento del servizio postale da campo fu rapidissimo ed ebbe immediato inizio all'atto della preparazione in Patria delle Legioni prescelte per l'invio in colonia.

L'azione bellica determina, come è noto, un particolare stato d'animo nel combattente per gli affetti, i desideri e i ricordi che lo legano al suolo natio e alla famiglia; ma tale stato d'animo raggiunge proporzioni di sensibilità infinitamente superiore quando interviene una enorme distanza che rende più difficile e meno frequente lo scambio di notizie con i propri congiunti. E' quindi ben comprensibile quello che rappresenti la lettera per il legionario in armi e quale grande importanza morale abbia il servizio postale in periodo di guerra.

con tale completa preparazione la Milizia Postelegrafonica cominciò ad operare in terra d'Africa, dove ha impiegato oltre 70 ufficiali e 40 sottufficiali, che costituiscono un notevole e importante contributo in confronto alla esiguità del proprio organico. Fin dal momento dello sbarco e attraverso il susseguirsi delle tappe ed i successivi movimenti delle Unità operanti, il lavoro - eseguito sotto tende e baracche improvvisate e spesso anche all'aperto - incominciò subito intenso ed assillante per mantenere continuo il conforto della corrispondenza ai combattenti, assisterli e coadivarli in qualsiasi operazione e richiesta che li rendesse sicuri del collegamento con le proprie famiglie, anche per l'invio del danaro e la rapida trasmissione di telegrammi in casi di urgenza.

Tale ritmo di lavoro ebbe un crescendo sempre maggiore con lo svolgimento di tutte le operazioni, non concedendo mai tregua né riposo e che vide i militi della Postelegrafonica anche impegnati in azioni di difesa contro improvvisi attacchi notturni del nemico.

A Passo Uarieu elementi della Postelegrafonica, costituenti una sezione distaccata dell'Ufficio Postale Militare della II Divisione 28 Ottobre, si trovarono in pieno nella sanguinosa battaglia e a fianco dei legionari ebbero modo di distinguersi per il loro valore nella resistenza, mettendo in salvo tutti gli effetti postali e gli ingenti valori.

A Mai Mugù Emmì lo scoppio di un deposito di munizioni ridusse l'Ufficio Postale Militare della V Divisione 1° Febbraio a un cumulo di rovine. il personale della Postelegrafonica, salvatosi fortunatamente con danni non gravi, tralasciando qualsiasi preoccupazione e cura personale, dedicò subito tutto il proprio interessamento alla pronta e completa riorganizzazione del servizio.

Il giorno seguente quello della conquista dell'Amba Aradam, la milizia Postelegrafonica riuscì a portarsi fino alle falde della montagna per distribuire laposta a quei reparti impegnati, e lo stesso si effettuò durante tutta l'azione nel Tembien e nelle successive battaglie.

Le infinite difficoltà dei trasporti in tutto il territorio - attraverso lunghissimi percorsi improvvisati e impraticabili - sono state sempre superate trasportando anche a spalla e a guado di fiumi e torrenti i sacchi della corrispondenza e di tutti gli effetti postali in mancanza di mezzi idonei all'uso, che generalmente prevedeva il trasporto su mulo. In Somalia la Postelegrafonica affrontò le complesse esigenze del servizio con grande gioia da parte dei legionari della Divisione Tevere, svolgendo il servizio di posta volante percorrendo sotto un sole implacabile lunghissimi itinerari tracciati nella fitta boscaglia.

Dopo l'occupazione di Addis Abeba, la Postelegrafonica della VI Divisione CC.NN. ebbe l'ordine di spostarsi con il proprio Ufficio nella capitale abissina, ed immediatamente - con la Colonna Gangemi, composta di 140 autocarri - lasciò Mogadiscio e attraversando tutta la Somalia, l'Ogaden, l'Harrar e lo Scioa, raggiunse dire Daua dopo una marcia di 12 giorni. A Dire Daua l'Ufficio rimase 13 giorni e svolse il proprio lavoro in condizioni estremamente difficili, raggiungendo quindi Addis Abeba dove occupò il ghebì dell'ex ras Maconnen.

Nelle giornate dell'attacco ad Addis Abeba del 27-29 luglio, il personale della Postelegrafonica fu posto in armi ed ebbe compiti di vigilanza difensiva. Successivamente, l'Ufficio fu trasferito a Moggio, circa 70 km da Addis Abeba, e svolse altre al lavoro ordinario anche a compiti di sentinella con continue ispezioni ai posti avanzati.

L'opera importante e complessa della Postelegrafonica, valse un encomio solenne da parte del Viceré d'Etiopia, il Maresciallo Graziani. (1)

 

 

  

 

NOTE

(1) Compreso dell'alto fattore spirituale e della delicatezza e importanza del compiot chiamato ad assolvere, il Servizio Postale Militare, superando difficoltà di ogni genere e spiegando esemplare attività, ha saputo riscuotere unanime compiacimento e ammirazione, non disgiunti da sentimento di generale riconoscenza. Esempio, in ogni contingenza, di comprensione del dovere e di alto spirito di sacrificio.

A.O.I., ottobre 1935-XIII ottobre 1936-XIV.

 

FONTI

Da "MVSN - La Milizia per l'Impero", a cura di G. Scalia per il Comando Generale della Milizia, Istituto Grafico Tiberino, Roma, 1937, pagg. 149-152.

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