I mezzi di trasporto
Autocarro unificato Fiat 626
Origini e sviluppo
L'Autocarro Unificato Fiat 626 fu un autocarro medio
italiano prodotto dalla Fiat Veicoli Industriali.
Il 626, insieme al corrispondente pesante Fiat 666, fu
prodotto dal 1939 come autocarro "Unificato": dal 1937
infatti per legge il Ministero della Guerra imponeva a tutte
le case costruttrici di autocarri civili delle
caratteristiche standard per quanto riguarda peso, numero
degli assi, velocità e portata, al fine di semplificare la
logistica in caso di requisizione da parte delle forze
armate. Il 626 ed il 666, che sostituirono sulle linee di
montaggio rispettivamente i Fiat 621 e Fiat 632, furono i
primi autocarri della casa torinese con cabina avanzata,
ovvero con il motore totalmente contenuto all'interno della
cabina. Il telaio era a longheroni su due assi, con ruote
anteriori direttrici e posteriori gemellate motrici,
interasse (nel modello a passo lungo) di 3,32 metri e
carreggiata di 1,72 metri; il motore diesel Fiat 326 a 6
cilindri da 5750 cm³ sviluppava 70 hp a 2200 giri al minuto
ed era caratterizzato dall'innovativa disposizione su guide
che permetteva una semplice e rapida sostituzione. Il cambio
era a 4 marce avanti ed una retro.
La prima versione prodotta fu appunto quella diesel per il
mercato civile, ovvero la N (Nafta), dalla quale furono
estrapolate la versione coloniale NC e quella a passo lungo
NL (Nafta Lungo). Quest'ultima versione fu acquisita dal
Regio Esercito e dalla Regia Aeronautica e ribattezzata NLM
(Nafta Lungo Militare). Gli autotelai del 626N ed NL
trovarono innumerevoli applicazioni ed allestimenti da parte
delle carrozzerie specializzate, dai vari tipi di autobus
all'autoscala dei vigili del fuoco. Dal NL fu derivata anche
una trattrice per semi-rimorchi, chiamata TNL, con un P.T.T.
combinato di 14 tonnellate.
In vista della spedizione in Russia, si provvide a montare
sul NLM un motore a benzina Fiat 226 da 5750 cm³ da 70 hp,
più adatto alle basse temperature, ed un serbatoio
maggiorato; tale versione venne ribattezzata BLM (Benzina
Lungo Militare), mentre la stessa versione a trazione
integrale 4×4 venne ribattezzata Fiat 625.
Oltre ai mezzi standard, la Fiat mise in produzione anche
due telai speciali, uno allungato e ribassato, chiamato
626RB (Ribassato Benzina) ed uno destinato agli allestimenti
autobus chiamato 626RNL (Ribassato Nafta Lungo). La versione
autobus, molto diffusa anche nel dopoguerra, era omologata
per 27 posti, più 32 nell'eventuale rimorchio.
La produzione del 626 terminò nel 1948 con oltre 10000
esemplari venduti.
Il Fiat 626 fu acquisito nel 1939 da Regio Esercito e Regia
Aeronautica e fu ampiamente utilizzato su tutti i fronti
della seconda guerra mondiale ed in quasi tutte le versioni,
sia quelle specificatamente militari, sia quelle civili dei
mezzi requisiti.
Il 626
venne adottato nelle versioni:
Il 626NLM (Nafta Lungo Militare); differiva dalla mezzo civile NL
essenzialmente per la presenza di bloccaggio del
differenziale, del filtro dell'aria ad olio e per il cassone
in legno a sponde laterali fisse.
La versione militare 626NLM, presentata come moderna,
affidabile ed adatta ad ogni terreno, rivelò invece gravi
carenze durante l'uso in Africa settentrionale, soprattutto
a causa del sottopotenziamento del motore, la scarsa
manovrabilità e la rapida usura in mancanza di specifici
filtri ad olio, poi adottati.
Dopo l'armistizio la produzione del 626NLM continuò per i
tedeschi, che lo chiamarono Lastkraftwagen 3 t Fiat (i) Typ
626 e che fu prodotto in 3.346 esemplari, impiegati sia in
Italia che su altri fronti (come ad esempio la Normandia, ed
assegnati anche all'Esercito Nazionale Repubblicano. Rimase
in servizio fino agli anni cinquanta con l'Esercito
Italiano. Aveva un motore Fiat 326 di 5750 cm3 con 65 CV a
2200 giri/min e un P.T.T di 7,1 tonnellate.
Fu realizzato nella versione base con cassone in legno da 3
t di portata, nella versione Autobotte, Autopompa, Cucina
campale, Autoambulanza, ampiamente diffusa nelle unità
sanitarie dell'esercito;
-
626RNL autobus a telaio abbassato ed allungato a 27 posti,
passo lungo; aveva un motore diesel Fiat 326 di 5750 cm3 con
70 CV a 2200 giri/min e un P.T.T. di 7,6 tonnellate;
-
626NLM
Motrice Autotreno Radio: questo autocarro cabinato, a passo
lungo, montava una
stazione radio ricevente e trainava un radiogoniometro E393
N su rimorchio Viberti tipo corto Mod. 1940, formando il
complesso Autotreno Radio in servizio con la Regia
Aeronautica. Montaba un motore Fiat 326 di 5750 cm3 con 70
CV a 2200 giri/min e un P.T.T. di 7,6 tonnellate;
Autocarro blindato: versione veicolo trasporto truppe
ottenuta nel 1941 per modifica sul campo in Africa
settentrionale italiana; la cabina veniva protetta con
lastre blindate, mentre il cassone veniva trasformato in
vano di combattimento per la fanteria, a cielo aperto,
tramite l'applicazione sulle sponde di piastre corazzate da
trincea, munite di feritoia. Simili conversioni, a livello
ancora più artigianale, furono riproposte dai tedeschi in
Italia settentrionale verso la fine dell'occupazione ed
impiegate nel contrasto ai partigiani.
Dei 1.650 mezzi ordinati dall'Armée de terre francese, ne
furono consegnati 700 prima della dichiarazione di guerra il
10 giugno 1940.
Il 626 Benzina Militare a passo lungo fu elaborato proprio
per le forze armate in previsione dell'impiego sul fronte
russo. Il motore a benzina, con sistema di preriscaldamento
ad etere, era pensato per un più semplice avviamento alle
basse temperature, mentre il serbatoio maggiorato aumentava
l'autonomia del mezzo sulle immense distese tipiche di quel
teatro. Nonostante ciò, il mezzo ripresentò i problemi
strutturali già riscontrati in Africa dalla versione diesel.
Il Fiat 625, versione a trazione integrale del 626 a
benzina, dimostrò invece prestazioni eccellenti, ma
l'armistizio del 1943 ne bloccò lo sviluppo senza che il
mezzo entrasse in produzione. L'autocarro 626BLM aveva una
cilindrata di 5750 cm3 da 70 CV a 2200 giri/min e un P.T.T.
di 7,1 tonnellate
Dopo l'Armistizio di Cassibile, i tedeschi, che occupavano
l'Italia settentrionale e ne controllavano gli stabilimenti,
oltre ad acquisire la versione N in più di 3000 esemplari,
ordinò alla Fiat, a causa dello scarseggiare dei
combustibili fossili, la versione 626GL a gassogeno Fiat 326
5750 .
Nell'ultimo anno di guerra infine la Wehrmacht immise in
servizio il Fiat 628N. Si trattava del normale autotelaio
del diesel 626NM, che montava ruote di tipo tedesco e sul
quale venne installata la cabina "Einheit", ovvero una
cabina standardizzata, usata per esempio anche sul Lancia
3Ro e sul Fiat-SPA T40, costruita in legno per economizzare
i metalli.
Fiat 626N - autocarro, autobus
Fiat 626NC - autocarro coloniale
Fiat 626RB - autocarro ribassato a passo lungo
Fiat 626TNL - trattore per semi-rimorchi
Specifiche tecniche autocarro FIAT 626 |
|
Costruttore |
FIAT |
Anno di costruzione |
1939 |
Passo e carreggiata |
-; 1,72 m |
Dimensioni |
6,21x2,18x2,675 m |
Luce da terra |
- |
Peso a vuoto |
3,96 tonnellate |
Portata utile |
6,260 tonnellate |
Equipaggio |
2 |
Motore |
diesel Fiat 326, 6 cilindri ad iniezione diretta, 5750 cm³ |
Potenza del motore |
65 CV a 2.200 giri/min |
Telaio |
a longheroni su due assi |
Traino |
- |
Rimorchio |
- |
Consumo carburante |
- |
Consumo olio |
- |
Velocità |
57 km/h |
Trazione |
posteriore 4×2 |
Marce |
4 marce avanti ed 1 retromarcia con riduttore |
Pendenza massima |
25% |
Alesaggio e corsa |
- |
Rapporto peso/potenza |
- hp/t |
Pressione media effettiva |
- |
Testa cilindri |
- |
Numero e posizione valvole |
- |
Diametro luce valvole |
- |
Basamento |
- |
Albero motore |
- |
Numero e tipo cuscinetti di banco |
- |
Tipo cuscinetti di biella |
- |
Albero distribuzione |
- |
Comando valvole |
- |
Comando distribuzione |
- |
Alimentazione |
- |
Accensione |
avviamento manuale a volano e manovella |
Lubrificazione |
olio |
Raffreddamento |
acqua |
Trasmissione |
- con bloccaggio del differenziale |
Frizione |
- |
Rapporti del cambio |
- |
Ponte posteriore |
- |
Sospensioni |
anteriori: - |
Ammortizzatori |
- |
Freni |
- |
Guida e sterzo |
a destra con volante |
Ruote e pneumatici |
- |
Impianto elettrico |
- |
Serbatoio carburante |
90 lt |
Pompa carburante |
- |
Autonomia |
400 km su strada; 340 km fuori strada |
Serbatoio lubrificante |
- |
Pompa olio |
- |
Circuito acqua |
- |
Verniciatura |
Grigio verde militare opaco, kaki coloniale |
Esemplari |
- |
Fonte
Wikipedia