Storia delle Unità

10° Reggimento Granatieri di Savoia

 

 

 

 

motto: "Fede e valore"

 

 

Origini e vicende organiche

 

Viene costituito il 12 ottobre 1936 in attuazione della circolare n. 23480/356 del 6 ottobre, presso il deposito del 1° Reggimento "Granatieri di Sardegna" su comando, tre reggimenti Granatieri, una batteria armi di accompagnamento da 65/17. La nuova unità viene assegnata alla Divisione "Granatieri di Savoia" affiancata dall'11° Reggimento Granatieri e dal 60° Reggimento Artiglieria per d.f. e destinata al presidio di Addis Abeba.

Il 27 agosto 1937 il I battaglione granatieri su 46 ufficiali e 677 fra graduati e uomini di truppa, al comando del Cap. Enrico Andreini, si imbarca a bordo del transatlantico Conte Biancamano, partendo dal porto eritreo di Massaua per raggiungere la zona internazionale di Shangai dove giungeranno all’alba del 14 settembre. Il battaglione granatieri era destinato, insieme a un contingente del reggimento San Marco, partito lo stesso 27 agosto da Napoli e a una compagnia di marina e due compagnie da sbarco ad assicurare la vigilanza e la difesa di un settore della concessione internazionale, alla vigilanza e la difesa del Consolato Generale d’Italia e alla protezione della popolazione civile. Rientra ad Addis Abeba nel dicembre 1938. Le restanti unità, a cui venne unito il Gruppo Squadroni Nazionali d’Africa “Cavalieri di Neghelli”, reparto misto, con unità montate e unità blindate munite di autoblindo e carri leggeri CV33, rimase a presidio dei territori dell’Africa Orientale Italiana. Dall'aprile 1938 il II battaglione viene distaccato dal Reggimento per partecipare alle operazioni di "grande polizia coloniale" nella zona del Nilo azzurro, fra Shafartak e Uscitar, a Debra Sina, a Senafè, ad Addis Alem, contro la resistenza abissina e rientra ad Addis Abeba nel giugno 1938. Nell'agosto 1938 il Reggimento modifica l'organico sostituendo il III battaglione granatieri con un battaglione alpini. 

 

Guerra 1940-43:

1940 - Il 10 giugno, le unità della divisione continuano ad operare nella zona di Addis Abeba, a presidio della cinta fortificata della città. Le unità della divisione partecipano alle operazioni contro il Sudan ed in particolare contro la Somalia britannica, operando dal settore nord nelle battaglie contro il complesso fortificato del Tug Argan che culminarono con la conquista di Berbera, capitale del Somaliland britannico il 19 agosto 1940.

Negli ultimi mesi del 1940, un battaglione di formazione costituito da due compagnie mitraglieri, una compagnia fucilieri, una compagnia mortai da 81, e il II Btg. della 11a Legione CC.NN., opera con le truppe del Presidio di Gallabat-Metemma, lungo il confine con il Sudan. Il reparto concorre alla difesa degli importanti nodi stradali che controllano le comunicazioni verso il Lago Tana e la città di Gondar. Impegnato durante il primo tentativo nemico di penetrare nel territorio, il battaglione concorre dal 6 all’8 novembre ad arginare e respingere gli attacchi di consistenti formazioni corazzate nemiche.

1941 - Con l’inizio del nuovo anno l’iniziativa militare passa nelle mani dei britannici e le truppe italiane dislocate nell’Impero, impossibilitate a ricevere ogni tipo di rinforzo della madrepatria, poco possono contro le unità motorizzate e corazzate nemiche e dalle incursioni della resistenza abissina, che rifornita di armi riprende vigore in vaste zone dell’Etiopia. La divisione lascia Addis Abeba e le sue unità vengono inviate in rinforzo dei settori più delicati o più direttamente minacciati.

Il 27 marzo 1941 cadute le posizioni di Dologorodoc, le unità corazzate nemiche dilagano nella piana di Cheren costringendo le nostre unità a ripiegare su una nuova linea di resistenza verso Addigares. Quello stesso giorno il 10° e l’11° reggimento granatieri vengono ufficialmente sciolti, a causa delle pesantissime perdite subite nella dura ma gloriosa battaglia di Cheren. Secondo quanto riportato da A. Rovighi nel suo libro "Le operazioni in Africa orientale giugno 1940, novembre 1941", le perdite fra le nostre truppe nazionali assommarono a circa 3.000 caduti e 4.500 feriti, non sono note le perdite fra i coloniali ma sono stimate intorno a 9.000 caduti ed una cifra assai superiore di feriti.

Il giorno successivo inizia la battaglia per la difesa dell’Eritrea e le posizioni di Addigares e di Teclesan, sulle quali è schierato quello che resta dell’ormai disciolto 10° Granatieri e il Battaglione Alpini Uork Amba, vengono attaccate con violenza, lo stesso giorno da mezzi corazzati nemici. La pressione esercitata dal nemico, costringe i resti delle unità impegnate e logorate dalla lotta a dirigersi verso Asmara abbandonando così ogni altra velleità di resistenza.

Nel frattempo altri reparti della divisione sono impegnate nella zona del Massiccio dell’Amba Alagi, vengono inquadrati nelle unità ivi esistenti e schierate a difesa dei Passi Togorà, Falagà e sulle pendici di M. Cerarsi, rispettivamente a ovest, a est e a sud dell’Amba Alagi. Da queste posizioni partecipano ai combattimenti svoltisi dal 21 aprile al 17 maggio. Il comportamento delle truppe italiane in quei giorni, merita l’ammirazione del nemico che concede ad esse la resa con l’onore delle armi.

Il Comando Divisione nella seconda quindicina di marzo si trasferisce da Addis Abeba ad Auasc, località lungo il torrente omonimo a circa 100 km dalla capitale. In detta zona organizza, con altri reparti una seconda linea di difesa lungo il torrente Auasc, fino a quando la stessa viene raggiunta da forti formazioni nemiche tra la fine di aprile e i primi giorni di aprile. I combattimenti si sviluppano brevi ma violenti e molti reparti tra cui la compagnia mitraglieri vengono annientati, il 3 aprile le unità iniziano il ripiegamento e si dirigono verso la Regione dei Galla Sidama.

La Divisione Granatieri di Savoia deve essere considerata sciolta per eventi bellici il 20 aprile 1941, anche se buona parte delle unità che la compongono continuano ad operare, in quanto sotto la suddetta data i superstiti elementi del comando divisione – che si sono trovati ad operare prima sul fiume Auasc e poi nella Regione dei Galla Sidama, sempre molto lontani dalle unità dipendenti – cessano di funzionare dando vita al Comando della 25a Divisione Coloniale successiva difesa dell’Eritrea. (Fonte: italianiinguerra.wordpress.com)

 

Unità maggiori

Il 10° Reggimento Granatieri era così composto:

 

1940-1943

Comando

Compagnia comando,

2 battaglioni fucilieri,

1 battaglione Alpini Uork Amba

Compagnia mortai da 81,

Batteria armi di accompagnamento da 65/17

 

Campagne di guerra (1940-1943)

 

Data

Divisione

Corpo d'A.

Armata

Gruppo d'Armata

Area di operazioni

1940

Granatieri di Savoia

 

 

 

Africa Orientale: Addis Abeba

1941

Granatieri di Savoia

 

 

 

Africa Orientale: Eritrea, Cheren

 

Comandanti (1936-1941)

Col. Giuseppe Muller

Ten. Col. Guido De Goyzueta

Col. Ilio Perugini

Col. Alberto Borghesi

 

Sede

Addis Abeba