I mezzi di trasporto
Autocarro unificato Lancia 3 RO
Origini e sviluppo
L'Autocarro Pesante Unificato Lancia 3Ro fu un autocarro prodotto dal 1938 al 1949 in Italia dalla Lancia Veicoli Industriali e largamente utilizzato per scopi civili e militari. Il mezzo, Serie 464 nella nomenclatura interna dell'azienda, nacque a fine 1937, sviluppato per la guerra in Africa, sviluppando appositamente "l'avviamento a inerzia" dato che le batterie non erano efficienti per il clima africano troppo caldo e polveroso (Cit. Caporale Maggiore Percoco Raffaele 1° Battaglione Genio pionieri), per fare fronte alle necessità civili e militari di trasporto pesante, come evoluzione del precedente Lancia Ro. La richiesta determinò i requisiti per un autocarro pesante e le modifiche fondamentali includono l'uso di un nuovo motore diesel a 5 cilindri, l'uso - a differenza dei suoi predecessori - di pneumatici e una nuova trasmissione che consente l'uso di 8 marce durante la guida. Fu acquisito dal Regio Esercito nel 1938, che lo impiegò su tutti fronti della seconda guerra mondiale insieme agli esemplari civili requisiti. Nonostante la trazione 4x2, la nuova Lancia 3 Ro NM si dimostrò un'auto eccezionalmente resistente, affidabile e versatile, in grado di operare con successo in tutti i teatri di guerra e in tutte le condizioni atmosferiche, dalle steppe sovietiche ai deserti africani. Dopo l'armistizio, la produzione continuò a favore dei tedeschi. La Wehrmacht, tra i mezzi predati e quelli di nuova produzione, ebbe in servizio 772 Lancia 3Ro, impiegati in Italia e nei Balcani. Un lotto di 100 autocarri fu prodotto con la cabina tedesca standardizzata "Einheits" in legno. Nel dopoguerra rimase in servizio con l'Esercito Italiano fino al 1965.
Come avveniva nella maggior parte dei veicoli dell'epoca in cui venne creata questa autocarro, il telaio fu costruito in modo tale da poterlo adattare alle esigenze del destinatario installando diversi tipi di cassoni o attrezzature specializzate. La carrozzeria dei telai veniva eseguita da aziende come Viberti e Zagato, comprese le carrozzerie dei telai degli autobus. Dal 1940 una delle versioni base fu la versione 3Ro P destinata al trasporto di soldati. Il 3Ro è nato da soluzioni precedenti ed è stato utilizzato per sviluppare altri progetti. Sulla base delle Lancia Ro e 3Ro, nel 1942 venne sviluppata una nuova vettura della serie 267, il modello Lancia Esaro, prodotta in 2.012 esemplari. Avevano motori di potenza leggermente inferiore, ma con un consumo di carburante limitato ed erano più economici. Negli anni 1942-45 questo modello venne prodotto nella versione BM con motore a benzina, e nel dopoguerra, negli anni 1946-48, nella versione NM con motore diesel. La Lancia Esaro venne utilizzata per preparare la serie 864, conosciuta come Lancia Esatau e prodotta a partire dal 1947, e dopo l'ammodernamento nel 1957, fino al 1963.
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 molti di questi veicoli furono presi dai tedeschi. Nell'aprile 1944, presso lo stabilimento Lancia sotto il controllo tedesco, le forze armate tedesche ordinarono 772 vetture 3Ro costruite tra gennaio 1944 e febbraio 1945. Fonti tedesche riferiscono che la Wehrmacht abbia ricevuto questi camion dal 1943 al febbraio 1945. Le stesse fonti riportano anche che tra i 9.500 3Ro prodotti fino alla fine della guerra figurano anche veicoli consegnati in Germania. Inoltre fu prodotto un lotto di 100 camion con la cabina standardizzata tedesca "Einheits", realizzata in legno per risparmiare materiali militari. I tedeschi usarono i loro 3Ro nell'Oberkommando Süd-West (in Italia) e nell'Oberkommando Süd-Ost (nei Balcani).
Il telaio del camion Lancia
3Ro venne utilizzato anche per realizzare altri veicoli più
o meno sperimentali, nello specifico autocarri blindati. Un
esempio è il Fiat 665NM protetto con un'armatura abbastanza
completa utilizzato per compiti antipartigiani. Anche
l'autocarro Lancia 3Ro avevano anche una versione blindata
del camion, anche se la blindatura non era completa,
utilizzato dalle forze di sicurezza del partito fascista
della brigata "Mussolini" ( XXXVI Brigata Nera "Mussolini"), poi
denominata "Piacentini" ("Natale Piacentini").
Il motore, anteriore, è un Lancia tipo 102 diesel a quattro tempi a 5 cilindri in linea da 6875 cm³ e sviluppa 93 hp a 1860 giri/min.
Si tratta di un motore diesel a iniezione diretta a 4 tempi e 20 valvole con testa in lega di alluminio con sedi delle valvole sostituibili. Le canne dei cilindri nel blocco motore erano sostituibili, la coppa dell'olio era in lamiera di alluminio. Inizialmente aveva l'avviamento a volano d'inerzia, con innesto parastrappi e sistema a manovella per lanciare il volano, impianto che per gli esemplari superstiti, nel dopoguerra, venne sostituito con l'avviamento elettrico. L'impianto elettrico a 12V serve la sola illuminazione e segnalazione, tramite una dinamo Marelli D90R3 12/1100, senza nessuna batteria. La trazione è posteriore con trasmissione con differenziale bloccabile manualmente. Il radiatore dotato di termostato era costituito da tubi verticali sostituibili con piastre attaccate che allargavano la superficie di raffreddamento. Il flusso del liquido refrigerante veniva aumentato da una pompa centrifuga e il flusso d'aria era forzato da una ventola. La pompa carburante è una Bosch tipo PESB 70/402/S442 e la pompa dell'olio per ingranaggi è a lubrificazione forzata con un filtro dell'olio autopulente tipo Semundat. Il cambio è meccanico con riduttore a 4 rapporti normali + retromarcia e 4 rapporti ridotti + retromarcia ridotta con la frizione monodisco a secco. L'albero motore anteriore aveva un ingranaggio conico con denti a spirale, era solido e aveva 2 giunti flessibili. Nella parte posteriore era tubolare e dotato di due giunti cardanici montati su rulli. Il telaio è formato da longheroni in acciaio diritti, collegati da 5 traverse saldate e da 2 imbullonate che sostengono il motore. Nella parte posteriore, gancio di traino con capacità di traino di 9.500 kg. Per il rimorchio un impianto frenante separato, tipo Marelli, ad aria compressa, permetteva anche l'eventuale gonfiaggio dei pneumatici. Il passo è di 4,30 m. La cabina, destinata a 3 persone, del tipo militare Viberti, ha la guida a destra, porte laterali apribili in legno, ma non finestrini laterali, e lì potevano essere fissate coperture in tela con finestre in pellicola trasparente. I parabrezza anteriori erano incernierati verso l'alto e dotati di tergicristalli. C'era un portello rettangolare apribile sopra il sedile dell'assistente del conducente. Sotto il sedile dell'equipaggio c'era un serbatoio del carburante in metallo con una capacità di 135 litri, che sembrava una lunga botte posta trasversalmente. Su parte degli esemplari costruiti per i tedeschi è una cabina standardizzata "Einheits", costruita in legno per economizzare i metalli. Assale posteriore con bloccaggio differenziale manuale e doppia riduzione (1:7,86). Sospensioni su balestre semiellittiche. Freni a tamburo agenti su tutte e 4 le ruote con due circuiti per pedale e leva manuale. Le ruote sono a raggiera con cerchi interamente in acciaio con pneumatici 270X20, gemellate sull'asse posteriore, e sono munite di sospensioni a balestra con freni del tipo a ganascia ad espansione; questi agiscono sulle 4 ruote, con due circuiti separati per il pedale e la leva.Il peso del veicolo in ordine operativo è di 5.610 kg, con un peso totale 12.000 kg. La capacità di carico è di 6390 kg. Il rimorchio a pieno carico pesa 12.000 kg. Velocità massima su strada è di 45 km/h. La capacità di salita in 1a marcia più bassa permette di superare una pendenza del 26% (viene citato anche il 27%). Il consumo medio di carburante è di 25 litri di gasolio ogni 100 km (sono indicati anche 24 litri) con veicolo a pieno carico. Il consumo olio è di 0,45 kg per 100 km.
La prima serie, la 464 fu prodotta dal 1938 al 1946 ed era caratterizzata dal passo "corto" di 4,30 m. La serie 564 fu prodotta dal 1938 al 1943. La 266 è caratterizzata da un passo "lungo" di 4,85 m e venne prodotta in 611 esemplari dal 1939 al 1949. Nel 1941 vennero prodotti 142 esemplari della serie 466 a passo lungo ed alimentazione a gassogeno. La successiva 566, prodotta dal 1945 al 1947, è caratterizzata dall'avviamento elettrico, dalla larghezza aumentata a 2,5 metri, ha un nuovo impianto frenante e da un ponte posteriore completamente flottante invece dei semiassi portanti.
Versioni
Fu prodotto per il Regio Esercito nelle seguenti versioni:
Versione base: con cassone standard in legno, centinato, di metri 4,79 m; poteva portare 32 soldati equipaggiati o 6390 kg di carico in materiali e munizioni;
Autocisterna carburanti Viberti con serbatoio da 5000 litri;
Autocisterna acqua della Viberti con un serbatoio da 5000 litri o due da 2000 litri;
Autofficina Mod. 38;
Ufficio Mobile: un autoufficio di questo tipo, con rimorchio, fu donato nel 1941 dal Comando italiano al generale Erwin Rommel;
Portamunizioni per le batterie autocannoni da 90/53; sul cassone erano installati quattro contenitori metallici, ciascuna con due coperchi apribili, con una capacità totale di 210 colpi;
Trattore d'artiglieria;
Trasporto quadrupedi: questa versione aveva l'equipaggiamento tipico dei veicoli di questa classe, ovvero sponde rialzate del cassone di carico, rampa di carico pieghevole fissata ai lati del cassone di carico. La rampa aveva anche sponde laterali pieghevoli su cui veniva teso il telone in modo che i cavalli non avessero paura di entrare nella rampa;
Portacarri: usato per il trasporto di carri armati direttamente sul cassone e trainati su rimorchi a ralla unificati di tipo Viberti e Bartoletti;
Semovente contraereo da Breda 20/65 Mod. 1935;
Autocannone da 90/53;
Autocannone da 100/17;
Semovente contraereo da 2 cm Flakvierling 38.
I dati sulla produzione sono discordanti, ma tra il 1939 ed 1944 ne furono costruiti circa 9365, più altri 772 ordinati dalla Wermacht alla fabbrica di Bolzano nel Gennaio del 1944, quando la produzione era sotto il controllo tedesco e consegnati entro il febbraio 1945.
Anno di produzione |
N° veicoli prodotti |
1939 |
657 |
1940 |
2646 |
3162 |
3162 |
1343 |
1343 |
1943 |
1205 |
1944 |
51 |
Nel 1945 fu prodotto 1 pezzo. La produzione totale – secondo questa sintesi – ammonterebbe a 9.365 unità. |
Gli autocarri della serie 464 prodotti nel 1938, 46 erano chiamati versione "corta" e avevano un passo di 4,30 m. Gli autocarri della serie 564 furono prodotti nel 1938-43. Gli autocarri della serie 266 con passo aumentato a 4,85 m furono chiamati versione "lunga", prodotta in 611 esemplari nel 1939-49. Nel 1941 furono prodotti 142 autocarri della serie 466 con passo allungato dotati di impianto di generazione del gas. Gli autocarri della serie 566 prodotti nel 1945-47 avevano il motore di avviamento elettrico, la loro larghezza fu aumentata a 2,5 m, fu utilizzato un nuovo sistema frenante e venne modificata la sospensione posteriore.
Specifiche tecniche autocarro Lancia 3Ro |
|
Costruttore |
Lancia Veicoli Industriali |
Anno di costruzione |
1938 |
Passo e carreggiata |
- |
Dimensioni |
7,25x2,35x3,00 m |
Luce da terra |
- |
Peso a vuoto |
5,610 tonnellate |
Portata utile |
6,390 tonnellate |
Cassone | in legno standard, centinato, di metri 4,79 |
Rimorchio | 12,00 tonnellate a pieno carico. dotato di impianto frenante separato, tipo Marelli, ad aria compressa |
Equipaggio |
3 |
Motore |
Lancia Tipo 102 diesel, 5 cilindri in linea, cilindrata 6875 cm³ |
Potenza del motore |
93 CV a 1860 giri/min |
Telaio |
longheroni in acciaio diritti, collegati da 5 traverse saldate e da 2 imbullonate che sostengono il motore |
Traino |
gancio con capacità di traino di 9.500 kg |
Consumo carburante |
25 litri di gasolio ogni 100 km (con veicolo a pieno carico) |
Consumo olio | 0,45 kg per 100 km |
Velocità |
45 km/h |
Trazione |
posteriore 4×2 |
Marce | meccanico con riduttore a 4 rapporti normali + retromarcia e 4 rapporti ridotti + retromarcia ridotta |
Pendenza massima |
26% |
Alesaggio e corsa |
- |
Rapporto peso/potenza |
- hp/t |
Pressione media effettiva |
- |
Testa cilindri |
testa in lega di alluminio con sedi delle valvole sostituibili |
Numero e posizione valvole |
20 valvole |
Diametro luce valvole |
- |
Basamento |
- |
Albero motore |
anteriore: ingranaggio conico con denti a spirale, con 2 giunti flessibili posteriore: tubolare, dotato di due giunti cardanici montati su rulli |
Numero e tipo cuscinetti di banco |
- |
Tipo cuscinetti di biella |
- |
Albero distribuzione |
- |
Comando valvole |
a iniezione |
Comando distribuzione |
- |
Alimentazione |
12V serve la sola illuminazione e segnalazione |
Accensione |
a volano d'inerzia, con innesto parastrappi e sistema a manovella per lanciare il volano |
Lubrificazione |
olio Italoil fluido |
Raffreddamento |
acqua con radiatore dotato di termostato |
Trasmissione |
con differenziale bloccabile manualmente |
Frizione |
monodisco a secco |
Rapporti del cambio |
- |
Ponte posteriore |
bloccaggio differenziale manuale e doppia riduzione (1:7,86) |
Sospensioni |
anteriori:
balestre semiellittiche |
Ammortizzatori |
- |
Freni |
a tamburo del tipo a ganascia ad espansione agenti su tutte e 4 le ruote con due circuiti per pedale e leva manuale |
Guida e sterzo |
a destra con volante |
Ruote e pneumatici |
a raggiera con cerchi interamente in acciaio; 270X20 tipo Artiglio, gemellate sull'asse posteriore |
Impianto elettrico |
12V serve la sola illuminazione e segnalazione; dinamo Marelli D90R3 12/1100, senza nessuna batteri |
Serbatoio carburante |
135 lt |
Pompa carburante | Bosch tipo PESB 70/402/S442 |
Autonomia |
450 km su strada |
Serbatoio lubrificante |
in lamiera di alluminio |
Pompa olio | per ingranaggi a lubrificazione forzata con un filtro dell'olio autopulente tipo Semundat |
Circuito acqua |
liquido refrigerante veniva aumentato da una pompa centrifuga e il flusso d'aria era forzato da una ventola |
Verniciatura |
Grigio verde militare opaco, kaki coloniale |
Esemplari |
la stima tedesca è di 9.365 unità più 772 esemplari ordinati dai i tedeschi |
Fonte
Wikipedia