I mezzi cingolati

 

Carro M 14/41

 

 

 

 

 

 

Origini e sviluppo

 

Il carro M14/41 rappresenta l'evoluzione del M13/40. È nato nel 1941 per correggere le lacune del predecessore soprattutto nel settore del propulsore. Fu prodotto in 695 esemplari (ai quali si aggiungono 34 Centro Radio). Oltre alle varie versioni speciali, dal suo scafo sono stati derivati i semoventi da 75/18. Il primo reparto a ricevere il carro fu il X Battaglione della 133ª Divisione corazzata "Littorio", poi passato al Reggimento fanteria carrista Divisione Ariete, seguito dal IV, al XII ed al LI Battaglione del 133º Reggimento Fanteria Carrista sempre della Littorio. Fu assegnato inoltre al XIV ed al XVII Battaglione del 31º Reggimento Fanteria Carrista della Centauro; al XV della 1ª Divisione fanteria "Superga". Queste unità ed i loro carri combatterono fino alla fine tutte le battaglie della guerra in Africa Settentrionale, tranne il XII Battaglione della Littorio, che fu colato a picco con i suoi M14/41 durante la traversata del Canale di Sicilia, dalle due battaglie di El Alamein, alla difesa della Linea del Mareth, dalla vittoriosa battaglia di Gebel bou Kournine contro gli inglesi del 25 aprile 1943 con il Raggruppamento "Piscitelli" fino all'ultimo scontro tra blindati della guerra in Africa, l'8 maggio 1943. In patria venne assegnato al XVIII Battaglione e al XVI Battaglione Misto, di stanza in Sardegna. In conseguenza dell'Armistizio di Cassibile, mentre altri carri italiani e soprattutto i semoventi venivano reimpiegati dai tedeschi, l'M14/41 fu utilizzato dalla Wehrmacht in un solo esemplare, designato PzKpfw M14/41 736(i). Fu impiegato più ampiamente invece dall'Esercito Nazionale Repubblicano, soprattutto nella lotta anti-partigiana. Il carro M14/41 sostenne l'ultimo combattimento della guerra il 26 aprile 1945, quando 2 carri e 2 semoventi L40 del Gruppo Carri "M" Leonessa, del plotone carri al comando del sottotenente Arnaldo Rinetti, tennero in scacco per 3 ore i carri americani alle porte di Piacenza.

 

Tecnica

Il carro è pressoché identico al suo predecessore M13/40, sia nella meccanica che nell'armamento. Lo scafo differiva per la forma della casamatta delle mitragliatrici binate, per i copricingoli estesi per tutta la lunghezza del carro e per la presenza sul lato destro delle rastrelliere porta-tanica. Inoltre il martinetto di sollevamento era fissato posteriormente, a sinistra del ruotino di rotolamento di scorta. La ragion d'essere di questo carro rispetto al predecessore è il nuovo più potente motore diesel, un Fiat-SPA 15T a 8 cilindri a V da 11980 cm³ raffreddato ad acqua, erogante 145 hp di potenza a 1900 giri/minuto. Il nuovo motore comportò nuove griglie del radiatore, con alette orientate parallelamente all'asse maggiore del carro, una delle poche differenze esteriori tra i due carri. Venne introdotta una leva caccia-fango per la ruota motrice ed altri miglioramenti riguardarono l'impianto elettrico.

Identico anche l'armamento e la sua disposizione, con cannone 47/32 Mod. 1935 in torretta e mitragliatrice Breda Mod. 38 coassiale in torretta, un affusto binato per due altre Mod. 38 in casamatta e una quarta Breda installabile sul tetto della torretta in funzione antiaerea.

 

Versioni

 

M14/41 Centro Radio: oltre alla radio Magneti Marelli RF1 CA standard, era dotato di una RF2 CA. Le antenne erano montate sul lato sinistro dello scafo e, tramite una manopola, era possibile abbatterle dall'interno della camera di combattimento per permettere la rotazione della torretta su quel lato. Furono prodotti 34 esemplari di M14/41CR, che erano distribuiti in ragione di due mezzi per ogni comando di Battaglione. Dopo l'armistizio fu utilizzato dai tedeschi e ribattezzato Pz Bef Wg M41 771(i).

Carro Comando Semoventi M41: è una variante ottenuta per eliminazione della torretta dell'M14/41; l'anello della torretta è chiuso da un portello in quattro elementi. L'armamento è costituito da una Breda Mod. 31 da 13,2 mm in casamatta su supporto sferico al posto delle mitragliatrici binate, oltre alla solita Breda Mod. 38 per il tiro contraereo installabile sul tetto dello scafo. La dotazione era completata dalle due radio RF1 CA e RF3 M2. Questo carro comando, come gli analoghi M40 ed M42 rispettivamente su scafo M13/40 e M15/42, erano assegnati ai Gruppi semoventi, in ragione di due per il reparto comando, uno ciascuno per le due batterie semoventi ed uno di riserva.

 

Il carro M14/41 differisce dall'M13/40 per le seguenti principali caratteristiche:
a) il motore è più potente (maggiorato) come risulta dalla seguente tabella di confronto:

 

 

M. 40

M. 41

Alesaggio

mm.

108

112

Cilindrata totale

cm3

11140

11980

Potenza senza ventilatore

CV.

125

145

Potenza con ventilatore

CV.

105

125

Giri max del motore

g/m

1800

1900

Velocità massima

km.

31,800

35,500

 

b) l'olio è ricuperato attraverso un piccolo radiatore posto nella cabina di combattimento nella camera del pilota e, raffreddato da un ventilatore, ricade nella sottocoppa;
c) l'impianto elettrico è munito di un tappo - interruttore generale dell'impianto - che, quando è avvitato, permette l'isolamento completo dell'impianto stesso;
d) mediante apposita sistemazione del foro di scarico, accessibile dalla camera di combattimento, è facilitata l'operazione di spurgo dell'acqua, olio e gasolio accumulatisi nello scafo del carro.

Produzione e versioni


- M14/41, prodotto in 752 unità con motore Fiat SPA 15T V-8 diesel da 145 CV. Visivamente le differenze tra l'M13/40 e l'M14/41 consistevano solamente nella forma della griglia del radiatore e nei copricingoli.
- semovente 75/18 prodotti in circa 200 esemplari

- carro comando per semoventi M 40

 

Specifiche tecniche carro armato M14/41

Dimensioni

4,915x2,28x2,370 mt

Peso totale, pronto per la battaglia

14 tonnellate

Equipaggio

4 (1 capocarro tiratore; 1 porgitore; 1 tiratore mitragliere; 1 pilota)

Propulsione

SPA 15T M41, 8 cilindri 11140 cc diesel, 145 CV

Cambio

4 rapporti normali, 4 con riduttore, 2 retromarce

Velocità

32 chilometri all'ora su strada; 16 km/h fuori strada

Pendenza massima

100%

Scalino

0,8 m

Trincea superabile

2 m

Guado

1 m

Autonomia

200 km su strada; 10 ore fuori strada

Serbatoio

145 lt più riserva 35 lt

Armamento primario

1 cannone da 47/32 1 mitragliatrice coassiale Breda 38 cal 8mm in torretta

2 mitragliatrice Breda 38 cal 8mm in casamatta

Armamento secondario

1 mitragliatrice Breda 38 cal 8mm per tiro c. a.

Munizioni

87 colpi per cannone

2592 per mitragliatrice cal. 8 mm (108 caricatori da 24 colpi)

Corazzatura

Torretta: frontale 42 mm; laterale 25 mm; posteriore 25 mm; cielo 15 mm

Scafo: frontale 30 mm; laterale 25 mm; posteriore 25 mm; cielo 15 mm; fondo 6 mm

Apparato radio

RF1CA

Apparecchi visivi

1 iposcopio per pilota, 2 periscopio per capo carro, 1 cannocchiale da alzo ottico, 1 cannocchiale di puntamento

Produzione totale

752 esemplari

 

Fonte

S.M.R.E. - "Nozioni di armi, tiro e materiali vari", Edizioni Le "Forze Armate", Roma, 1942.

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