Il
25 luglio 1943, l’arresto di Mussolini, al termine di un incontro
con il Re e poche ore dopo la conclusione di una storica seduta del
Gran Consiglio, sancì ufficialmente la fine del Regime.
Il 28 aprile 1945, la sua fucilazione chiuse per sempre la parabola
tragica del fascismo e del suo fondatore.
Moseley racconta il drammatico epilogo del Ventennio seguendo
Mussolini nel periodo disperato e febbrile di Salò: i 600 drammatici
giorni in cui il Duce che «ha sempre ragione» cercò di sopravvivere
insieme alla sua piccola Repubblica, fino all’inutile fuga, in una
gelida primavera, lungo le sponde del lago di Como.
Attraverso un sapiente intreccio di documenti e testimonianze
(alcune fino a oggi sorprendentemente trascurate) e una narrazione
rigorosa e appassionante, l’autore ci descrive Mussolini giorno dopo
giorno, mentre affonda lentamente nell’impotenza, nella rabbia,
nella vergogna e nella depressione, ci rivela alcuni aspetti inediti
del suo carattere e della sua vita privata, ci guida alla scoperta
della vera identità del suo carnefice e infine ricostruisce la
storia (e la sorte) del suo famoso «tesoro». |