Storia delle Unità
La Milizia nella battaglia delle Alpi Occidentali 1940 (*)
I Battaglioni CC.NN.
XI Btg. CC.NN. (Casalmonferrato).
È inquadrato nella divisione «Cagliari» rinforzata anche dal Btg. Alpini «Susa».
L'XI CC.NN. ed il «Susa» hanno un arditissimo compito speciale che svolgeranno cameratescamente; costituiscono la colonna di estrema destra che con manovra avvolgente deve cadere alle spalle delle opere difensive nemiche del Moncenisio affrontate direttamente dalla divisione «Cagliari» prima e dalla divisione «Brennero» poi, nel tratto di frontiera tra Monte Clapier e Monte Rocciamelone.
La colonna costituita dall'XI Btg. CC.NN. e dal «Susa» passa il giorno 21 a ovest del Rocciamelone e riesce, dopo 12 ore di marcia durissima, superando difficoltà alpinistiche incredibili, ad avanzare, calandosi in valle Ribon, fino all'Arcelle. Il 22 seguita ad avanzare lungo la valle Ribon ed occupa, verso le ore una, Bressan; di lì prosegue l'avanzata lungo la valle dell'Arc per proteggere le truppe del grosso dalle provenienze nemiche da questa valle. Il 23 i due battaglioni, alpini e CC.NN., raggiungono Lanslevillard; la colonna muove ormai agli ordini della divisione «Brennero» che ha sostituita la «Cagliari» nel tratto Petite Turrà-Cima della Nunda. Essa occupa Lanslebourg, più tardi si spinge fino a Thermignon ed invia elementi avanzati su per la valle di Doron col compito di occupare Col de la Vanoise. Ma lo ordine di cessare le ostilità ferma la colonna all'altezza dello Chalet La Fontanelle.
Dalla relazione del Comandante della Divisione «Cagliari»:
«L'azione della divisione in valle Arc riuscì per la decisione e la rapidità con cui fu condotta. Ventitrè ore dopo l'inizio le pattuglie avanzate avevano già superato Bramans. I francesi hanno dichiarato di aver ritenuto impossibile che i due battaglioni, alpini «Susa» ed XI CC.NN., potessero scendere la valle del Ribon dal colle Chapeau Rocciamelone».
Dalla relazione del Comandante la colonna del Btg. «Susa» e del Btg. XI CC.NN.:
«Un ufficiale francese presentatosi al Thermignon il giorno 27 giugno, con bandiera bianca, per chiedere notizie sulla situazione essendone all'oscuro, ha affermato che tutto era da aspettarsi fuorché il vedere scendere una colonna per la valle del Ribon, provenendo dal ghiacciaio del Rocciamelone; avevano creduto si trattasse di almeno 3.000 uomini e perciò i francesi ripiegarono su Bonnevai, giacché l'unica valle dove non erano state predisposte difese a carattere permanente era la valle del Ribon. I francesi escludevano nel modo più assoluto che fosse possibile a truppe di una certa entità di scendere dal Rocciamelone, forzando così i passaggi per sboccare nella valle dell'Arc. Altro ufficiale francese, comandante delle truppe dislocate al Col de La Vanoise è rimasto profondamente meravigliato che la nostra colonna fosse potuta giungere nella valle Doron».
FONTI
(*) Testo tratto da: E. Lucas-G. De Vecchi, "Storia delle unità combattenti della M.V.S.N. 1923-1943", Giovanni Volpe Editore, Roma, 1976
V. Gallinari, "Le operazioni del giugno 1940 sulle Alpi Occidentali", USSME, Roma, 1994.
D. Gariglio, "Popolo italiano corri alle armi. 10-25 giugno 1940 l'attacco alla Francia", BLU Edizioni, Peveragno, 2001.