La smobilitazione successiva alla Grande Guerra, la disponibilità di armi di preda bellica, ma al contempo la scarsità di disponibilità finanziarie limitarono di molto la preparazione e riorganizzazione dell’Esercito e non solo. La necessità di riorganizzare le forze armate in vista del nuovo asseto geopolitico, e considerando gli sviluppi della dottrina militare portò a considerare una serie di interventi in ossequio ad un principio basilare a cui bisogna attenersi: si preparano le forze armate in base alle esigenze operative a cui presumibilmente dovranno andare incontro. Gli avversari prevedibili erano a quel tempo Francia e Jugoslavia, ma la copertura finanziaria per equipaggiare truppe da inviare su due fronti non era sufficiente.

Venne così attuato l'ordinamento della riforma Diaz che prevedeva una forza complessiva di circa 250.000 effettivi:

4 designati d’Armata

10 di Corpo d’Armata Territoriale

30 di Divisione Territoriale

1 di Brigata Granatieri

51 di Brigata Fanteria di Linea

3 di Raggruppamento Alpini

3 di Brigata Cavalleria

7 di Gruppo Legioni Carabinieri Reali

Ispettorato Generale dell’Esercito

106 Distretti Militari

22 Legioni Carabinieri Reali

1 Squadrone Guardie del Re (Corazzieri)

2 Reggimenti Granatieri

102 Reggimenti Fanteria di Linea

12 Reggimenti Bersaglieri

9 Reggimenti Alpini

1 Reparto Carri Armati

4 Reggimenti Cavalleria

4 Reggimenti Lancieri

4 Reggimenti Cavalleggeri

27 Reggimenti Artiglieria da Campagna

1 Reggimento Artiglieria a Cavallo

3 Reggimenti Artiglieria da Montagna

14 Reggimenti Artiglieria Pesante Campale

6 Reggimenti Artiglieria Pesante

4 Reggimenti Artiglieria Costiera

10 Gruppi Artiglieria Controaerei

10 Raggruppamenti Genio di Corpo d’Armata

1 Reggimento Genio Pontieri

1 Reggimento Genio Ferrovieri

1 Reggimento Genio Radiotelegrafisti

10 Compagnie Sanità

10 Compagnie Sussistenza

10 Raggruppamenti Trasporti di Corpo d’Armata