Storia delle Unità
11a Armata
Origini e vicende organiche
1940 - Il Comando 11a Armata si costituisce il 9 novembre in Albania per trasformazione del preesistente Comando Superiore Truppe Albania ed inquadra l'VIII Corpo d'Armata e il XXV Corpo d'Armata (ex Corpo d'Armata Ciamuria). Sempre dal 9 novembre, l'Armata viene destinata alla frontiera greco-albanese, nel settore sud. Successivamente estende il proprio schieramento dal massiccio del Pindo al Mare jonio, con le unità dislocate oltre il confine albanese in territorio epirota. L'iniziale spinta offensiva dei reparti viene compromessa dalla crisi verificatasi sulla frontire macedone nella prima metà di novembre e dalla perdita di Erseke, importante punto di saldatura con la 9a Armata. Il nemico, sfruttando la situazione a proprio favore, il 20 novembre attacca il fianco sinistro dello schieramento. Nel corso dei combattimenti sviluppati soprattutto nella zona di Konista, sul corridoio per Kalibaki, a Ponte Perati, lungo il vallone del Sarantaporos e a cavaliere della Vojussa, lo slancio offensivo dei greci viene dapprima frenato e poi arrestato. La pressione nemica si manifesta anche nel settore meridionale in cui, il 23 novembre, uno sbarco portato alle spalle del fianco a mare dell'Armata consiglia un arretramento del dispositivo. Nel mese di dicembre riceve in rinforzo il IV Corpo d'Armata e il Corpo d'Armata Speciale. I combattimenti si spostano attorno ad Argirocastro - che viene evacuata il 7 dicembre - ed in Val di Ossum - via di penetrazione per Berat - ove l'avversario, impadronitosi del passo Devris, costringe aliquote dell'ala sinistra a ripiegare sul massiccio del Tomori. Si lotta con particolare violenza e accanimento, anche lungo la dorsale del Kiarista e in corrispondenza del nodo stradale di Klisura in Val Vojussa. Nella Val Drino, pesanti attacchi diretti contrio i pilastri difensivi del Mali Ormova e di Bus Devrit, nonché in corrispondenza dell'area di Kurvelesh, costringono la difesa a qualche arretramento locale, ma non consentono all'avversario di raggiungere la via per Tepeleni a cui tende. In Val Shushitza e sul litorale le truppe greche tentano la rottura il 12 dicembre e nei giorni successivi, riuscendo soltanto a imporre lievi adeguamenti territoriali al fronte da Porto Palermo a Dermi e dalle posizioni di Chiafat e Drase a quelle di Vranista e Bolena.
1941 - Le unità grece continuano l'offensiva marcando la gravitazione sulla direttrice operativa Vojussa-Desnitsa. L'8 e 9 gennaio vincono la resistenza dei reparti che ne sono a sbarramento e superano gli ultimi capisaldi a protezione di Klisura. Dal 26 al 30 gennaio, unità dell'Armata sferrano decisi contrattacchi per la riconquista di Klisura, ma non conseguono esiti positivi a causa della violenta reazione avversaria. In febbraio si combatte la battaglia difensiva per Tepeleni nella quale il nemico tenta un estremo sforzo per avere ragione della difesa italiana. Dopo accanita lotta i greci si impadroniscono dello Scindeli il 14 febbraio e l'8 marzo del Golico, ma la loro spinta offensiva si esaurisce su queste conquiste. Il 9 marzo ha inizio la controffensiva dell'Armata il cui obiettivo è la rottura del fronte avversario in tratti corrispondenti alla Val Desnitsa, in direzione di Klisura, alla regione dei Mali e alla porta di Trebescines. Dopo alcuni vantaggi iniziali l'azione si staticizza assumendo l'aspetto di una battaglia di logoramento con elevatissimi tassi di usura per entrambi i combattenti. furiosi combattimenti hanno luogo sul Mali Spadarit e su q. 731 di monastero, dove varie posizioni vengono ripetutamente conquistate e perdute. Il 13 aprile ha inizio il cedimento nemico. dopo 10 giorni di aspra lotta le unità dell'Armata raggiungono dapprima Malche e Mali Hiroche, poi Klisura, il ponte di Kardiko, il golem, Himara e Porto Palermo; il 23 aprile, infine, Ponte Perati. Dopo l'armistizio con la Grecia le unità dell'11a Armata sono impiegate quali truppe di occupazione del territorio peninsulare ed insulare ellenico. Il 1° luglio 1941 la Grande Unità, ampliati compiti e funzioni, prende la denominazione di comando superiore forze Armate Grecia; assume il controllo del III e XXVI Corpo d'Armata e perde il Corpo d'Armata speciale. Il 1° dicembre cede alla 9a Armata il XXV Corpo d'Armata.
1942 - Oltre ad azioni di antiguerriglia vengono assolti compiti di difesa costiera del territorio greco e, dal mese di febbraio, anche delle isole jonie.
1943 - Il 1° giugno assume nuovamente il nome di Comando 11a Armata e diviene una Grande Unità mista italo-tedesca che inquadra il III, VIII, XXVI Corpo d'Armata italiano e il LXVIII Corpo tedesco. Dal 28 luglio è operativamente dipendente dal Comando tedesco Gruppo Armate Sud-Est (generale Loehr) con sede a Salonicco. Continua il suo compito di attività antiguerriglia e antisbarco fino all'8 settembre. Il comando 11a Armata viene sciolto ad Atene il 18 settembre a seguito degli avvenimenti determinati dall'armistizio.
Unità maggiori
La 11a Armata ebbe la seguente evoluzione:
1940-1941
VIII
Corpo d'ArmataXXV Corpo d'Armata poi IV Corpo d'Armata
Corpo d'Armata Speciale
1941-1943 (Comando Supremo Grecia)
III Corpo d'Armata
XXVI
Corpo d'Armata
1943
III Corpo d'Armata
VII Corpo d'Armata
XXVI
Corpo d'ArmataLXVIII Corpo d'Armata (tedesco)
Campagne di guerra (1940-1943)
Data | Gruppo d'Armata | Area di operazioni |
---|---|---|
1940-4 | Est | Fronte albanese |
Comandanti (1940-1943)
COMANDO 9a ARMATA (1943)
Gen. C.A. Sebastiano Visconti Prasca
Gen. A. Carlo Geloso
COMANDO SUPERIORE FORZE ARMATE GRECIA (1943)
Gen. A. Carlo Geloso
Gen. des. A. Carlo Vecchiarelli
COMANDO 9a ARMATA (1943)
Gen. des. A. Carlo Vecchiarelli
Sede
Atene (1941-43)