Storia delle Unità

6a Armata (Armata del Po)

 

 

Origini e vicende organiche

 

Deriva dal Comando Truppe Altipiani che diviene Comando 6a Armata il 1° dicembre 1916 e viene sciolto il 1° luglio 1919.

Il Comando Armata del Po si costituisce il 3 ottobre 1938 con il Corpo d'Armata Corazzato, quello Autotrasportabile e quello Celere.

1940 - Il 10 giugno 1940 il Comando dell'Armata del Po (poi 6a Armata) è dislocato nella pianura padana con i tre Corpi d'Armata dislocati fra Mantova, Udine e Vicenza. Il 20 giugno essi iniziano il movimento di spostamento verso la frontiera occidentale, ma l'armistizio con la Francia quattro giorni dopo non consente loro di prendere parte attiva alle operazioni di guerra. Dal 6 novembre 1940 il Comando si trasforma in Comando 9a Armata e parte per l'Albania mentre le forze dipendenti passano agli ordini di un neo costituito Comando Armata del Po (6a).

1941 - Tenuta a disposizione da gennaio a marzo nell'Italia settentrionale, il 1° aprile l'Armata può disporre dei Corpi d'Armata IX, XII e XIII. Il 15 febbraio 1941 cambia denominazione in Comando 6a Armata e riceve l'ordine di trasferirsi a sud e gli viene affidata la giurisdizione su Sicilia e Sardegna dove organizza la difesa territoriale e costiera di tutta l'Italia meridionale. nel mese di settembre cede il IX e il XIII Corpo d'Armata alla 7a Armata ed assume alle proprie dipendenze il XVI Corpo d'Armata, che insieme al XII e parte del XVII Corpo d'Armata servono ad attuare la difesa della regione calabro-siciliana.

1942 -  Le unità dell'armata permangono schierate lungo le coste della Calabria e della Sicilia.

1943 - A partire dal 1° aprile, mutati i compiti, prende la denominazione di Comando Forze Armate della Sicilia (6a Armata) che mantiene fino al 1° settembre allorchè riprende la denominazione di Comando 6a Armata. Assunta la responsabilità della difesa della sola Sicilia, la 6a armata schiera il XII e il XVI Corpo d'Armata rispettivamente nella zona orientale dell'isola. Tali Grandi Unità contrastano tenacemente le operazioni di sbarco dal mare e dall'aria intraprese dalle truppe anglo-americane il 10 luglio. alle violente azioni svoltesi sulla fascia costiera per respingere l'invasione, fanno seguito aspri combattimenti difensivi, alternatia contrattacchi, specie lungo le direttrici di penetrazione incidenti il settore del XVI Corpo d'Armata. La resistenza è sempre viva negli ultimi giorni di luglio e cruenti scontri si registrano lungo la costa in corrispondenza di Licata, Gela, Pachino, Siracusa e Agrigento nonché a Regalbuto e Centuripe verso il centro dell'isola. Nei primi giorni di agosto, pressata dalla crescente superiorità avversaria, la 6a Armata inizia il ripiegamento oltre lo stretto di Messina e il 17 agosto ogni resistenza nell'isola viene a cessare. Il Comando d'Armata, cedute tutte le sue truppe, viene inviato, per essere riorganizzato, a Montebello Vicentino (VI) dove viene sciolto l'11 settembre in conseguenza dei fatti determinati dall'armistizio dopo una vivace resistenza a preponderanti forze tedesche.

 

Unità maggiori

La 6a Armata ebbe la seguente evoluzione:

 

1938-1940

Corpo d'Armata Corazzato

Corpo d'Armata Autotrasportabile

Corpo d'Armata Celere

 

1941

IX Corpo d'Armata

XII Corpo d'Armata

XIII Corpo d'Armata

 

Campagne di guerra (1940-1943)

 

Data Gruppo d'Armata Area di operazioni
1940 Est Territorio metropolitano: Mantova, Udine, Vicenza
1941-42 Sud Territorio metropolitano: Italia meridionale
1943 Sud Territorio metropolitano: Sicilia, poi a Montebello Vicentino

 

 

Comandanti (1938-1943)

COMANDO ARMATA DEL PO (1938-41)

Gen. des. A. Ettore Bastico

Gen. des. A. Mario Vercellino

Gen. C.A. Francesco Zingales (interim)

Gen. des. A. Ezio Rosi

COMANDO 6a ARMATA (1941-43)

Gen. des. A. Ezio Rosi

Gen. des. A. Mario Roatta

COMANDO FF. AA. DELLA SICILIA (6a ARMATA) (1943)

Gen. des. A. Alfredo Guzzoni

COMANDO 6a ARMATA (1943)

Gen. A. Alfredo Guzzoni

 

Sede

Verona (1940)

Cava dei Tirreni (SA) (1941)

Enna (1941-43)

Montebello Vicentino (VI) (1943)