Storia delle Unità
XXI Corpo d'Armata
Origini e vicende organiche
Il 1° ottobre 1937 è costituito a Bengasi il
Comando XXI Corpo d'Armata e inquadra le divisioni "Marmarica" e "Cirene".
Prima dell'inizio della guerra viene potenziato con l'assegnazione della 1a Divisione
Libica. Successivamente, si avvicendano alle sue dipendenze anche le
Divisioni "Sirte", "Catanzaro", "28 Ottobre" e il Raggruppamento libico
"Maletti".
1940 - All'inizio delle ostilità il XXI Corpo d'Armata è dislocato
nella Libia nord occidentale con le sue tre divisioni schierate lungo la
costa mediterranea e sul confine egiziano. Il 14 giugno la ridotta Capuzzo,
dopo aspra e sanguinosa lotta, passa in mano al nemico, ma viene
riconquistata a fine mese. L'esteso ricorso all'autotrasporto, conferendo
notevole mobilità ai reparti del Corpo d'Armata, consente loro un più
agevole controllo dell'avversario e l'effettuazione di rapide puntate oltre
confine, una delle quali, il 3 luglio, si afferma sull'imponente ciglione di
Sollum. Nel corso dell'offensiva su Sidi el Barrani, il XXI Corpo d'Armata è
impegnato in seconda schiera. Il 9 dicembre, investito sul fronte e superato
sul fianco da massicci contingenti corazzati avversari, è costretto con le
unità a sfuggite all'aggiramento a ripiegare su Sollum; il 13 dopo una
tenace resistenza sulle posizioni di Halfaya, Musaid, Bardia, ridotta
Capuzzo e Sollum, viene soverchiato dall'avversario. Il Corpo viene
considerato sciolto in zona di guerra dal 20 dicembre.
1941 - Ricostituito come Corpo d'Armata di Investimento di Tobruk il 10 luglio con le divisioni "Brescia", "Pavia" e "Trento", è schierato nella zona antistante Tobruk per partecipare all'investimento della piazzaforte; il 28 riassume il nominativo di Comando XXI Corpo d'Armata. L'11 settembre, eliminati gli elementi della cinta difensiva esterna, si porta a distanza di attacco, ma forti contingenti corazzati nemici lo costringono a ripiegare. A sua volta attaccato su due lati resiste validamente per più giorni, il 25 novembre ristabilisce infine la situazione. I ritorni offensivi inglesi si ripetono il 28 e nei primi giorni di dicembre, ma senza risultati apprezzabili; l'8 dicembre è però costretto ad arretrare sulla linea di Ain el Gazala, anch'essa abbandonata dopo violenti combattimenti. Le unità dipendenti sempre sotto l'incalzare avversario, ripiegano prima a Bengasi e poi su Agedabia.
1942 - Riuscito lo sganciamento, il
Corpo d'Armata si porta sulla linea Marsa el Brega-Marada che viene
raggiunta il 10 gennaio. Riorganizzatosi, passa all'offensiva e, il 24 e 25
gennaio, si sposta ad Antelat, a protezione del fianco destro del XX Corpo
d'Armata. superate le resistenze nemiche a nord-est di Agedabia, il 15
febbraio le sue unità sono a el Cheima; conquistata Ain el Gazala il 27
maggio, in giugno raggiunge Tobruk che cade il 21. Nel prosieguo
dell'avanzata e ad avvenuta acquisizione di Sidi el Barrani e del campo
trincerato di Marsa Matruh, il XXI Corpo d'Armata è arrestato, il 30 giugno,
dagli apprestamenti fortificati avversari di el Alamein, dove, esaurita la
spinta offensiva, resiste da luglio a settembre ai contrattacchi nemici. Il
24 ottobre, potenziate da nuove unità corazzate, le truppe britanniche
passano all'offensiva e, il 1° novembre, costringono il Corpo d'Armata a
ripiegare dapprima nella zona di Tell el Aqqaqir e quindi, sotto la minaccia
di aggiramento, verso Marsa Matruh e, ancora, a sud del golfo di Bomba. Il
XXI Corpo d'Armata, portatosi poi su Agedabia ed el Agheila, resiste fino al
7 dicembre, si sposta infine a Nofilia e, il 15 dicembre, a Buerat.
1943 - Dimostratasi indifendibile anche la linea di Buerat, il 15
gennaio le unità del Corpo d'Armata arretrano su Homs da cui, sempre
combattendo, raggiungono Tripoli, che abbandonano peraltro il 23 allorquando
sono costrette a lasciare il territorio libico per passare in Tunisia. Il 26
gennaio il XXI Corpo d'Armata è schierato sul tratto meridionale della linea
del Mareth, verso le colline di Sheghim; resiste su queste posizioni fino al
16 marzo, poi, minacciato da sud-ovest, si ritira più a nord su una linea
organizzata lungo il fiume Akarit, giungendovi il 29. Nel mese di aprile,
mediante una nuova manovra di ripiegamento che lo vede contendere aspramente
il terreno all'avversario, raggiunge infine Enfidaville dove, dal 20 aprile
al 12 maggio, si svolgono le ultime due battaglie. Il 13 maggio i resti del
Corpo d'Armata ricevono l'ordine dal Comando 1a Armata di cessare
ogni resistenza e deve essere considerato sciolto definitivamente in zona di
operazioni.
Unità maggiori
Il XXI Corpo d'Armata ebbe la seguente evoluzione:
1937-1940
Div. fant. Marmarica
Div. fant. Cirene
Div. fant. 1 Libica
Div. fant. Sirte
Div. fant. Catanzaro
Div. CC.NN. 28 Ottobre
1941-1943
Div. fant. Brescia
Div. fant. Pavia
Div. fant. Trento
Div. fant. Sabratha
Div. fant. Bologna
Div. fant. La Spezia
Div. fant. Pistoia
Campagne di guerra (1940-1943)
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1940 | Est | 10a | Africa Settentrionale |
1943 | - | 1a | Tunisia |
Comandanti (1940-1943)
COMANDO XXI CORPO D'ARMATA (1937-40)
Gen. C.A. Mario Caracciolo
Gen. C.A. Lorenzo Dalmazzo
Gen. D. Carlo Spatocco
COMANDO CORPO D'ARMATA D'INVESTIMENTO DI TOBRUK (1941)
Gen. D. Enea Navarini
COMANDO XXI CORPO D'ARMATA (1941-43)
Gen. D. Enea Navarini
Gen. D. Alessandro Gloria (interim)
Gen. C.A. Enea Navarini
Gen. C.A. Paolo Berardi
Sede
Bengasi (1937-40)