Storia delle Unità
155a Divisione di fanteria Emilia
motto: "_"
Origini e vicende organiche
Trae origini dalla Brigata "Emilia" costituita a Bologna nel marzo 1915. All'atto della sua costituzione assume alle dipendenze il 119° Rgt. Fanteria e il 120° Rgt. Fanteria. La brigata si scioglie dopo la fine del primo conflitto mondiale nel dicembre del 1919.
Guerra 1940-43
1941 - Il 1° dicembre ad Ancona con i due
reggimenti della vecchia Brigata Emilia, il 119° Rgt. Fanteria e il 120° Rgt.
Fanteria, unitamente al 155° Rgt. Artiglieria per Divisione di fanteria, danno
vita alla Divisione di Fanteria Emilia (155a). dal 1° dicembre è
dislocata lungo la costa adriatica da Pesaro a Senigallia, Fano, Ancona.
1942 - Il 18 marzo le unità della Divisione Emilia iniziano il
trasferimento per il porto d'imbarco di Bari e dal 24 dello stesso mese
raggiungono le coste della Jugoslavia a Cattaro. La divisione viene subito
schierata tra Cattaro, Kumbor, Castelnuovo, con compiti di presidio del
territorio circostante le Bocche di Cattaro e della fascia costiera da Kadovcic
a Budva, nonché di protezione della linea ferroviaria Zelenika-Cruda. In
seguito estende l'attività a Niksic e in altre zone della Croazia.
1943 - L'attività della
divisione è ridotta a poche operazioni di rastrellamento e ciò è dovuto al fatto
che l'attività dei guerriglieri
nella zona è limitata ad azioni di disturbo. Vengono perciò svolte solo azioni
nelle zone più calde quali Grahovo-Viluse-Trubjela nelle vicinanze del presidio
di Niksic. Dopo l'armistizio dell'8 settembre la divisione concentra le sue
forze attorno al bacino delle Bocche di Cattaro e qui, unitamente alle forze
della Marina Militare, costituisce la difesa della Piazza Marittima delle Bocche
di Cattaro. Rifiutata la resa ai tedeschi, il 14, allo scopo di eliminare
presidi nemici frammisti a quelli italiani, li attacca a Cruda sulla strada per
Ragusa, a Kobila e a Prevlaka all'uscita del canale delle Bocche di Cattaro, a
Lepetene, a Trinità e a Vermano. Tutti i presidi nemici vengono conquistati,
resistono solo Cattaro e Cruda a causa soprattutto di nuove unità giunte in
rinforzo ai tedeschi. Il 15 viene continuata l'azione contro Cattaro, ma una
energica puntata offensiva nemica proveniente dalla zona di Cruda, unita ad
azioni di intenso bombardamento aereo, infliggono alle unità della divisione
ulteriori perdite tanto da non consentire il proseguimento dell'azione. Nel
pomeriggio del 15 le unità della divisione vengono attaccate anche da forze
nemiche provenienti da Trebinje, da Niksic, da Cettigne. Il 16 settembre, vista
l'impossibilità di poter creare condizioni di resistenza, la divisione cerca di
abbandonare la zona usufruendo dei mezzi che la base marittima mette a sua
disposizione. Il 16 stesso parte della divisione raggiunge via mare Bari. La
Divisione viene definitivamente sciolta il 1° ottobre. Il suo comando si
trasforma in Comando Centro Riordinamento di Lecce.
Unità maggiori
La 155a Divisione di Fanteria era così composta:
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119° Rgt. fanteria
"Emilia" 155° Rgt. artiglieria 255° Btg. mitraglieri 155° Btg. Genio 255a Cp. mista telegrafisti/marconisti 155a Cp. Genio 1 Sez. Sanità 155a Sez. Sussistenza 255a Sez. panettieri 125a Sez. CC.RR. 135a Sez. CC.RR. |
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119° Rgt. fanteria
"Emilia" 155° Rgt. artiglieria CCLV Btg. mitraglieri CLV Btg. Genio 255a Cp. mista telegrafisti/marconisti 155a Cp. G enioLXXXV Battaglione di formazione CC.NN 135a Unità volontari "Val Zupa" (anticomunisti) Unità minori e servizi Era rinforzata da: 17° Gr. art. da 149/35 XXV Btg. misto CC.RR. 415a Cp. mortai da 81 291a Cp. di guarnigione 4a Cp. Regia Guardia di Finanza 3° Rgt. alpini (escluso il Btg. "Pinerolo") |
Campagne di guerra (1940-1943)
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C.d'A. |
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1941 | Territorio metropolitano | |||
1942-43 | Croazia: provincia di Cattaro |
Comandanti (1941-1943)
G
en. D. Giuseppe RomanoGen. B. Ugo Buttà
Sede
Ancona
Herzeg-Novi (Castelnuovo), vicino Cattaro (Croazia)