1a Divisione alpina Taurinense
motto: "_"
Origini e vicende organiche
Trae origini dal I Raggruppamento Alpino costituito a Torino in attuazione della legge 7 marzo 1923. In esecuzione della legge 11 marzo 1926 sull'ordinamento dell'esercito, che prevede la costituzione delle brigate su tre reggimenti, la diviene la 1a Brigata Alpina ed inquadra il 1°, 2°, 3° e il 4° Reggimento Alpini e il 1° Reggimento Artiglieria da Montagna. Nell'ottobre del 1934, il comando di Brigata assume la denominazione di Comando Superiore Alpino.
Campagna d'Etiopia 1935-36
Il 10 settembre 1935 viene creata la 1a Divisione Alpina "Taurinense" basata su 3° e 4° Reggimento Alpini e 1° reggimento di Artiglieria Alpina. Alcuni reparti vennero temporaneamente aggregati alla Divisione Pusteria e impiegati nelle operazioni della Campagna d'Etiopia. Andarono in Africa Orientale i battaglioni "Exilles" e "Intra", e alcune batterie dei gruppi di artiglieria alpina "Susa" e "Aosta". L'organico della Divisione fu ristrutturato nel maggio del 1937.
Guerra 1940-43
1940 - Il 10
giugno risulta dislocata in
diversi punti del fronte dell'arco alpino (settore
Moncenisio-Bardonecchia)Partecipa
alle operazioni contro la Francia dal 10 al 24 giugno occupando
Bourg-St-Maurice St.-Foy che occupa e poi presidia. Terminate
le operazioni, nell'ottobre del 1940 ci fu lo scioglimento dei battaglioni
"Valle", e alla Divisione Taurinense fu dato l'ordine di presidiare il
territorio francese compreso fra il vecchio confine e la linea di
armistizio.
1942 - Nel mese di gennaio sbarcò
a Ragusa, per concentrarsi a Mostar,
in Croazia, e inquadrata nel XIV Corpo d'Armata. Dal 15 aprile al 31 maggio,
prende parte a operazioni antipartigiane in Croazia, Bosnia e Erzegovina.
Dal mese di agosto viene trasferita per operare in Montenegro.
1943 - Continua a svolgere compiti di presidio sempre il Montenegro.
L'8 settembre, a
seguito degli eventi derivanti
dalla proclamazione dell'armistizio,
la Divisione viene sciolta mentre si trovava dislocata sulla costa
dell'Adriatico, nel retroterra della base militare delle Bocche di Cattaro.
Alcuni suoi reparti (Gruppo Aosta, Battaglione Ivrea) partecipano alla
guerra di liberazione inquadrati nella Divisione italiana partigiana
"Garibaldi" fino alla fine del conflitto formando alcuni la 1a Brigata
Alpina Taurinense ed altri costituirono la 2a Brigata Alpina
Taurinense.
Unità maggiori
La 1a Divisione Alpina era così composta:
1937 -1943 |
|
dopo l'8/9/1943 |
1a Brg. alpina 2a Brg. alpina |
Campagne di guerra (1940-1943)
1940 | Fronte alpino occidentale: Val d'Aosta | |||
1941 | Territorio metropolitano | |||
1942-43 | Montenegro | |||
1943 | Con la Divisione Partigiana Garibaldi opera in territorio jugoslavo |
Comandanti (1935-1943)
Gen. B. Carlo Vecchiarelli
Gen. B. Luigi Nuvoloni
Gen. B. Paolo Micheletti
Gen. B. Paolo Puntoni
Gen. B. Giovanni Maccario
Gen. B. Lorenzo Vivalda
Sede
Torino
Udine
FONTI
Faldella E. "Storia delle truppe alpine", Milano, 1972
Dell'Uomo F. - Puletti R., "L'esercito italiano verso il 2000", voll. 1 e 2, USSME, Roma, 1998-2001
(*) A partire dalla data del 12 settembre 1939, le compagnie miste genio venivano trasformate in battaglioni misto genio. Nel 1940 veniva costituito anche il IX battaglione misto genio per Corpo d'Armata Alpino. Viene qui riportata la composizione e la dotazione dei battaglioni misto genio per le divisioni alpine:
Organico:
Comando
compagnia artieri
comando di compagnia
parco artieri misto
n. 3 plotoni artieri con sezione parco
n. 3 plotoni operai con sezione parco
Compagnia mista telegrafisti e marconisti
Plotone comando
n. 2 plotoni telegrafisti
n. 2 plotoni marconisti
n. 1 parco telefonico misto
Sezione fotoelettricisti
Comando
n. 4 stazioni fotoelettriche da 60 sommeggiate
Automezzi e quadrupedi
n. 8 biciclette
n. 7 motocicli
n. 2 autovetture mimetiche
n. 2 auto speciali
n. 6 autocarri Lancia 3 RO per il trasporto della passerella alpina ed il traino del carro officina
n. 29 autocarri SPA TL 39 (sostituiti, a partire dal 1940, da autocarri SPA 38 e Bianchi Miles)
n. 124 quadrupedi
Personale
n. 18 ufficiali
n. 24 sottufficiali
n. 656 genieri alpini
Armamento di reparto
n. 16 fucili mitragliatori Breda 30 cal. 6,5 mm.
n. 4 mitragliatrici Breda 37, cal. 8 mm.
Dotazioni:
Compagnia artieri
n. 1 sezione parco sommeggiata, con serie per lavori da mina, da zappa, per passaggio di corsi d'acqua, per lavori vari, per difesa antigas e per ausiliari
n. sezione parco sommeggiata per plotone operai, con attrezzi da falegname, muratore, fabbro, tubista e scorta di materie prime
n. 3 sezioni parco sommeggiate per plotoni artieri, con attrezzi da fabbro, falegname e muratore
n. 1 passerella da montagna
n. 1 carro officina
attrezzature pneumatiche, con compressore; seghe a catena e materiali per idrici
Compagnia trasmissioni
n. 1 sezione parco sommeggiata per comando di compagnia, con centralino telefonico a 30 linee
n. 2 sezioni parco sommeggiate telefoniche, con centralini a 10 linee, telefoni campali, apparati guardafili e materiale per stendimento linee telefoniche
n. 8 stazioni radio R.F. 3 A, in cofani sommeggiabili
n. 1 stazione radio R. 4 (sostituita dopo il 1940, con R.F. 4)
n. 1 stazione radio R.I. 2
n. 1 stazione radio R.A. 2
n. 6 stazioni fotofoniche da 180 mm.
n. 6 stazioni ottiche
n. 1 attrezzature per radioamatore e apparecchiatore telefonico
Sezione fotoelettricisti
n. 4 stazioni fotoelettriche da 60 sommeggiate
Del tutto assenti, sia le dotazioni di mine anticarro sia le macchine per lavori a terra.
Fonte: Comitato promotore per la storia del Genio Alpino, "Cronache del Genio Alpino", Mursia Editore, Milano, 1981