Storia delle Unità
Reggimento Cavalleggeri di Alessandria 14°
motto: "Semper ut quondam"
Origini e vicende organiche
Nel 1919 ricevette una parte del personale dei disciolti
reggimenti «Catania» e «Palermo»; vennero
soppressi il 5° ed il 6° squadrone. Nel 1920 venne sciolto lo
squadrone mitraglieri. Il 1-7 prese il nome di «Cavalleggeri
di Monferrato»; incorporò elementi di «Umberto I»
(nel 3° squadrone) e di «Lucca» (nel 4°), nonché uno
squadrone di «Padova».
Il reggimento fa parte del 2° Comando superiore Cavalleria (gen.
brt. Francesco Bellotti, ad Udine), con «Aosta», «Saluzzo»
e le «Guide». Nel 1930 si ricostituisce il 5° squadrone
mitraglieri.
Campagna d'Africa:
Per la campagna italo etiopica «Monferrato» invia 1
ufficiale e 309 gregari, per la costituzione del Gr. mitr.
«Aosta», e 7 ufficiali e 213 gregari e corpi diversi per la
mobilitazione di reparti e servizi vari. Viene sciolto il 4°
squadrone ed il 5° assume la denominazione di 4°; viene
costituito uno squadrone carri veloci, che assume la
denominazione di 5°. Il 3° squadrone concorre alla formazione di
«Milano», con 1 plotone mitraglieri e 1 plotone carri
veloci; si ricostituisce il 4° squadrone, ed il 4° (mitraglieri)
assume il nome di 5° mitraglieri; si scioglie lo squadrone carri
veloci. Nel 1938 si ricostituisce il 3° squadrone cavalieri. La
sede era Voghera.
Guerra 1940-45:
1940 - Nel
maggio, «Monferrato» entra a far parte (con il 1°
rgt bersaglieri, col. Azzaro, e il 3° rgt. carristi, col.
Pedoni) del «Raggruppamento Celere» della
1a Armata, al comando del gen. Carlo Ceriana Mayneri:
il 6 giugno il I Gruppo è a Benevagienna, il II a Cherasco, in
totale 38 ufficiali e 800 cavalleggeri. E' alle dipendenze del
II Corpo d'Armata. Il 25 giugno si ha notizia dell'armistizio
che l'Italia aveva concesso alla Francia. Le truppe rimangono in
loco e intensificano la loro istruzione; il 9 luglio «Monferrato»
guada al completo il fiume Gesso; il 13 luglio il Raggruppamento
celere passa agli ordini dell'VIII corpo d'armata; il 22 luglio
particolare esercitazione del reggimento nella zona di Grinzate
Cavour; il 16 agosto il Raggruppamento passa all'8a armata
che si stava riunendo al confine orientale, avendo agli ordini,
oltre a «Monferrato», «Genova Cavalleria» ed il 2°
rgt. bersaglieri. In luglio il reggimento viene inviato in
Albania, nel «Raggruppamento celere speciale».
1941 - Nell'aprile, viene costituito il III Gruppo corazzato «Monferrato» e inviato in Tripolitania a far parte del XXI Corpo d'Armata.
1942 - Nel giugno, «Monferrato» fa parte della 134a divisione corazzata (già 2a divisione celere «Emanuele Filiberto Testa di Ferro»). Purtroppo non ho altre notizie sulle azioni del reggimento, ma solamente del Gruppo cor. «Monferrato», che sintetizzo: luglio 1942 è assegnato al «Raggruppamento Sahariano» e combatte nel sud tunisino contro elementi corazzati;
1943 - Nel gennaio, «Monferrato» è retroguardia del Raggruppamento Sahariano e combatte il 20 contro reparti inglesi motorizzati ed El Hamma, catturandone il comandante; dal gen. Pompeo Montanarella ho queste ulteriori notizie: «Il II Gruppo esplorante corazzato «Monferrato» venne costituito ai miei ordini, per ordine della 1a armata, con 1 squadrone autoblindo, ceduto dal gr. «Monferrato», 1 batteria autotrasportata 65/17 su Morris p.b., 1° compagnia autosahariana con pezzi anticarro, 1 plotone willys p.b., 20 ufficiali (10 di cavalleria), 16 sottufficiali (15 di cavalleria), 213 gregari (52 di cavalleria); 14 autoblindo SPA 40, 6 willys di preda bellica, 5 Morris id, 3 Lancia RO, 4 Fiat 666, 2 moto, I autoambulanza, 2 autocarri 626, 1 SPA 38, 1 autovettura, 4 cannoni 65/17, 17 mitragliatrici da 20 mm, 18 mitragliatrici Breda, 2 cannoncini da 47 mm. Esso venne impiegato dal 25-2 al 17-4/1943, effettuando ardite esplorazioni nel sud tunisino (zone Dour-Kebili-Bir Sultane, alla destra dello schieramento del Mareth); durante la battaglia di El-Hamma partecipò attivamente al ripiegamento dalla zona di Kebili; effettuò, durante l'ulteriore periodo della campagna di Tunisia, copertura di reparti in ripiegamento, sia isolatamente, sia in cooperazione con reparti similari tedeschi; ebbe 5 morti e 10 feriti. Il Gruppo esplorante si distinse in tutte le operazioni, superando sempre serie difficoltà imposte soprattutto dall'inadeguatezza dei mezzi e dall'intensità dell'offesa avversaria. Il reggimento «Monferrato» in Albania l'8 settembre rifiuta di cedere le armi ai Tedeschi e si dà alla montagna, combattendo la guerriglia.
Unità maggiori
Il Reggimento era così composto:
1940-1943 |
Comando Squadrone comando 3 Squadroni Cavalleggeri di Monferrato 1 Squadrone Cavalleggeri di Lucca 5° Squadrone mitragl. LIX Gr. app. Cavalleggeri di Monferrato I Btg. Movimento stradale Cavalleggeri di Monferrato IV Gr. cor. Cavalleggeri di Monferrato (controcarri) III Gr. cor. Cavalleggeri di Monferrato (autoblindo) |
Campagne di guerra (1940-1943)
Data |
Divisione |
Corpo |
Armata |
Gruppo d'Armata |
Area di operazioni |
1940 |
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Fronte Alpino Occidentale |
1940-43 |
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Albania |
1942-43 |
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Libia, Tunisia |
Comandanti (1939-1943)
C
ol. Camillo Jannelli (1921)C
ol. Ulrico Pastore (1923)C
ol. Carlo Fettarappa Sandri (1925)C
ol. Ernesto Guillet i(1927)C
ol. Raffaele Berti (1932)C
ol. Enrico Gazzale (1934)C
ol. Mario Badino Rossi (1937)C
ol. Paolo Tarnassi (1939)C
ol. Francesco Mayer (1941)Magg. Antonio Gutieruz (int.)
Col. Luigi Lanzuolo
Sede
Udine (1911-1933)
Voghera (1933-1943)
FONTE
Gen. Edmondo Zavattari, "I nostri reggimenti", in "Rivista di Cavalleria", annate 1968-1976, su gentile concessione dell'ANAC sez. di Milano "Savoia Cavalleria".
Scuole di Applicazione d'Arma, "L'Arma di Cavalleria - Cenni storici", 1964 2a Edizione,
su gentile concessione dell'ANAC sez. di Milano "Savoia Cavalleria".Dell'Uomo F.-Puletti R., "L'Esercito italiano verso il 2000", vol. I, USSME, Roma, 1998.
Dell'Uomo F.-Di Rosa R., "L'Esercito italiano verso il 2000", vol. II, USSME, Roma, 2001.