Storia delle Unità
Reggimento Piemonte Reale Cavalleria 2°
motto: "Venustus et audax"
Origini e vicende organiche
«Piemonte Reale» trae origine dall'antico reggimento Squadrone di Piemonte nato per volere di Vittorio Emanuele II, Duca di Savoia, dal disciolto reggimento di Cavaglià.
Nel 1920 il reggimento incorpora un Gruppo dei «Cavalieri di Firenze», a seguito della riduzione dell'arma. Il 2 ottobre 1933 la guarnigione fu trasferita ad Udine.
Campagna d'Africa:
Alla guerra italo-etiopica (1935-36) il reggimento contribuì con
2 ufficiali e 255 cavalieri per la costituzione del Gruppo
mitraglieri di «Genova Cavalleria», poi «Cavalieri di
Neghelli»; con 10 ufficiali e 106 cavalieri per il IV Gruppo
carri veloci «Duca degli Abruzzi»; con 10 ufficiali e 150
cavalieri destinati ad enti vari.
Campagna di Spagna:
Nella guerra di Spagna fornì elementi volontari, tra i quali il
tenente Giuseppe Borghese, decorato di medaglia d'oro al v. m.
Gli squadroni, intanto, venivano ordinati su: plotone comando,
con squadre comando e servizi; 4 plotoni cavalieri, con 2
squadre cavalieri ed una con 3 fucili mitragliatori; squadrone
mitraglieri, con squadre comando e servizi, e 4 plotoni
mitraglieri su 2 squadre mitragliatrici pesanti.
Guerra 1940-45:
1941 - Il reggimento partecipa, facente parte della
seconda divisione celere «Emanuele Filiberto Testa di Ferro»
inquadrata nel Corpo d'Armata Celere, all'invasione della
Jugoslavia (6-17 aprile 1941), ed alle successive operazioni di
controguerriglia in Croazia (Urbovsko, Josiodol, Rakovica,
Plaski) fino al 26 giugno 1942.
1942 - Rientrato in patria veniva
inviato, con la seconda divisione celere, in Francia, ove
restava sino al 13 novembre 1942, per la difesa costiera ed al
presidio delle località di Antibes, Théoule, Tolone, Nizza,
Colle Noire, Tanneron con la 4a Armata.
1943 - Per via ordinaria il reggimento raggiunge il
Piemonte, ed a Venaria Reale viene posto a disposizione del
Comando Difesa Territoriale di Torino. Rinforzato da un Gruppo
del 134° reggimento artiglieria motorizzato, e da reparti di
ciclisti e carri, dall'8 al 12 settembre cerca di sbarrare il
passo alle colonne tedesche convergenti su Torino, spostandosi
tra Nichelino, Cambiano, Caraglio, Villafalletto, Savigliano.
Dopo una brillante carica del 1° squadrone, nei pressi del campo
d'aviazione di Savigliano, per ordine superiore, messo in salvo
lo Stendardo, si scioglieva il 12 settembre.
Unità maggiori
Il Reggimento era così composto:
1940-1943 |
Comando Squadrone comando 3 Squadroni Piemonte Reale Cavalleria 1 Squadrone Lancieri di Firenze LII Gr. app. Piemonte Reale Cavalleria |
Campagne di guerra (1940-1943)
Data |
Divisione |
Corpo |
Armata |
Gruppo d'Armata |
Area di operazioni |
1941 |
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Fronte jugoslavo |
1942 |
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Croazia, Francia meridionale |
1943 |
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Francia, Territorio metropolitano |
Comandanti (1927-1944)
C
ol. Cesare Bonati 1927C
ol. Enrico Armando 1927C
ol. Umberto Vaccari 1933C
ol. Pietro Forneris 1933C
ol. Aldo Zanotti 1935C
ol. Mario Marazzani 1937C
ol. Oscar Guitti 1939C
ol. Mario Morelli 1941C
ol. Giuseppe Maria Cavalli
Sede
Roma (1909-1933)
Udine (1933-1939)
Merano (1939-1947)
FONTE
Gen. Edmondo Zavattari, "I nostri reggimenti", in "Rivista di Cavalleria", annate 1968-1976, su gentile concessione dell'ANAC sez. di Milano "Savoia Cavalleria".
Scuole di Applicazione d'Arma, "L'Arma di Cavalleria - Cenni storici", 1964 2a Edizione,
su gentile concessione dell'ANAC sez. di Milano "Savoia Cavalleria".Dell'Uomo F.-Puletti R., "L'Esercito italiano verso il 2000", vol. I, USSME, Roma, 1998.
Dell'Uomo F.-Di Rosa R., "L'Esercito italiano verso il 2000", vol. II, USSME, Roma, 2001.