Storia delle Unità

Reggimento Lancieri di Firenze 9°

 

 

 

 

 

motto: "Con l'animo che vince ogni battaglia"

 

 

Origini e vicende organiche

 

I «Lancieri di Firenze» traggono origine dall'antico Corpo dei Dragoni costituito con decreto di Francesco di Lorena il 12 settembre 1753, con una forza complessiva di 307 uomini divisi in tre squadroni, di cui due a cavallo e uno a piedi, al comando del luogotenente colonnello barone Federico Turique.

Il 20 marzo 1920, sciogliendosi alcuni reggimenti di cavalleria, Firenze incorporava i «Cavalleggeri di Palermo» e 2 squadroni di «Lodi», assumendo il 20 aprile la denominazione di «Reggimento Cavalleggeri di Firenze» ed abbandonando le lance.  Il 3 febbraio 1934 viene assunto il nome di «Lancieri di Firenze».

 

Campagna d'Africa:
Per la Campagna in Africa Orientale «Firenze» mobilita alcuni ufficiali e 540 lancieri.

 

Guerra 1940-45:
1941 - Dal 6 al 18 aprile, facendo parte del corpo d'armata celere, partecipa alle operazioni sul fronte jugoslavo (controguerriglia in Croazia e nel Kossovo), che prosegue sino al dicembre, quando rientra a Ferrara, per concorrere alla costituzione del reggimento corazzato «Lancieri di Montebello», al cui inquadramento cede buona parte dei suoi quadri effettivi.
1942 - In febbraio un Gruppo squadroni dei «Lancieri di Milano», e 4 altri gruppi squadroni, passano alle dipendenze addestrative di «Firenze», al comando del colonnello Sardella, destinati alla costituzione di altrettanti reggimenti misti per operazioni oltremare.
Nell'aprile «Firenze»viene inviato, a cavallo, in Albania facendo parte del «Raggruppamento speciale di cavalleria».

1943 - Nel febbraio, con «Monferrato» e «Guide», formerà il «Raggruppamento celere di Albania». Prende parte alle operazioni di controguerriglia nelle zone di Scutari e di Dibra e Reci. Molte sono le perdite: tra esse lo stesso comandante del reggimento, Ludovico de Bortolomeis. L'8 settembre, dopo aver cercato di resistere a preponderanti forze tedesche, «Firenze» si scioglie, dopo avere messo in salvo lo Stendardo: molti sono fatti prigionieri ed internati in Germania, altri, datisi ai monti, partecipano alla lotta partigiana, a fianco di formazioni jugoslave.

 

Unità maggiori

Il Reggimento era così composto:

 

1940-1943

2 Squadroni Lancieri di Firenze

2 Squadroni Cavalleggeri di Lodi

VII Gr. app. Lancieri di Firenze

LVI Gr. app. Lancieri di Firenze

III Btg. Movimento Stradale Lancieri di Firenze

III Gr. cor. Lancieri di Firenze

 

Campagne di guerra (1940-1943)

 

Data

Divisione

Corpo

Armata

Gruppo d'Armata

Area di operazioni

1941

 

 

 

 

Fronte jugoslavo

1942-43

 

 

 

 

Opera in Albania

 

Comandanti (1926-1943)

Col. conte don Gerolamo Mainoni d'Intignano (1926-1929)

Col. Umberto Vaccari (1929-1930)

Col. Alberto Trenti (1930-1933)

Col. Carlo Tappi (1933-1935)

Col. Emanuele Beraudo di Pralormo (1935-1937)

Col. marchese Giulio Borsarelli di Rifraddo e Montiglio (1937-1939)

Col. Gian Carlo Ticchioni di Amelia (1939)

Col. Cesare Lazzarini

Col. Vittorio Litta Modigliani

Col. Arturo Milanesi

Col. Gerardo De Vito Piscitelli

Col. Gustavo Berardi

Col. Paolo Piella

Col. Gian Carlo Ticchioni di Amelia

Col. Agostino Sardella

Col. Ludovico de Bartelomeis

Col. Giuseppe Feruglio

 

Sede

Roma (1908-1920)

Napoli (1920-1925)

Ferrara (1925-1943)

 

 

 

 

 

 

FONTE

Gen. Edmondo Zavattari, "I nostri reggimenti", in "Rivista di Cavalleria", annate 1968-1976, su gentile concessione dell'ANAC sez. di Milano "Savoia Cavalleria".

Scuole di Applicazione d'Arma, "L'Arma di Cavalleria - Cenni storici", 1964 2a Edizione, su gentile concessione dell'ANAC sez. di Milano "Savoia Cavalleria".

Dell'Uomo F.-Puletti R., "L'Esercito italiano verso il 2000", vol. I, USSME, Roma, 1998.

Dell'Uomo F.-Di Rosa R., "L'Esercito italiano verso il 2000", vol. II, USSME, Roma, 2001.