Storia delle Unità
3° Reggimento Artiglieria d'Armata
motto: "-"
Origini e vicende organiche
In attuazione delle leggi 21 luglio e 21 agosto
1902, viene costituito in Roma, il successivo 1o novembre, il 3°
Reggimento Artiglieria da Fortezza su stato maggiore, quattro
brigate (comprendenti 11 compagnie) e deposito. Concorrono alla
formazione le preesistenti 9a, 10a e 11a brigata di artiglieria
da fortezza e le compagnie 8a, 12a e 21a. Con atto n. 84 - G.M.
1903 viene stabilito che la Bandiera concessa all'Arma di
Artigliena (R.D. 23 dicembre 1900) deve essere custodita dal
reggimento che è di stanza in Roma: la consegna da parte del
Generale Ispettore avviene, in forma solenne, il 20 marzo 1903.
Per decreto 9 agosto 1910 il reggimento cede sei compagnie, due
per il 7° Reggimento e quattro per il 10° Reggimento, entrambi
di nuova formazione: contemporaneamente acquisisce otto
compagnie (di cui sei provenienti dalla brigata di artiglieria
da costa della Sardegna e due dal 3° Reggimento Artiglieria da
costa) e nel novembre 1911 cede una compagnia al 4° Reggimento
da fortezza. Il 3° Reggimento rimane così costituito da stato
maggiore, cinque gruppi per complessive dodici compagnie e
deposito (in Roma) e deposito speciale (La Maddalena).
Durante la prima guerra mondiale il deposito reggimentale
costituisce numerose unità di milizia mobile (M. M.) e milizia
territoriale (M. T.) che, con i reparti organici, consentono la
formazione di:
- comandi di raggruppamento d'assedio: 10°, 14°, 15°, 26°, 30°,
36°, 37°, 43°, 46°, 47°, 48°, 50°, 51 °, 58°, 60°, 66°, 68°;
- comandi di gruppo d'assedio: II, VI, IX, XII, XV, XXI, XXII,
XXIX, XXXIV, XXXVI, LI, LV, LXV, LXXII, LXXIV, LXXVIII, LXXXIII,
XCVII, CIX, CXIII, CXXXVIII, CLXXII, CLXXIV, CLXXIX, CLXXXIV,
CIC, CCXX, CCXXX, CCXXXI;
-104 batterie d'assedio.
Terminato il conflitto i gruppi e le batterie formati per
l'esigenza vengono disciolti ed il 1° marzo 1920, con il
riordino dell'Arma, il Reggimento cambia denominazione in 3°
Reggimento Artiglieria Pesante. Nel gennaio 1923, sempre
dislocato a Roma ha ancora in consegna la Bandiera dell'Arma di
Artiglieria, ed è formato da comando, quattro gruppi artiglieria
pesante (dei quali uno distaccato ad Osoppo ed uno a Vittorio
Veneto) che dispongono di materiali di vario calibro (cannoni,
obici e mortai); nel corso dello stesso anno riceve un gruppo da
costa (dislocato a La Maddalena) dal 4° Reggimento Artiglieria
pesante, in aprile cede i gruppi di Osoppo e di Vittorio Veneto
rispettivamente al 7° ed al 6° Reggimento Artiglieria pesante e
forma un distaccamento presso il Poligono Esperienze di
Artiglieria di Nettuno, il 1 ° giugno riceve dal 2° Reggimento
da costa un gruppo dislocato a Gaeta, il 30 giugno modifica il
nominativo in 3° Reggimento Artiglieria Pesante (Misto).
Completati i movimenti, il 1 ° gennaio 1924 il Reggimento
comprende comando, quattro gruppi (dei quali uno a Gaeta ed uno
a La Maddalena), un distaccamento a Nettuno, deposito.
Con l'attuazione dell'ordinamento 11 marzo 1926 il Reggimento è
soppresso il 31 ottobre dello stesso anno e cede il I e II
gruppo al 4° Reggimento Artiglieria pesante, il III gruppo al
12° centro c. a., il IV gruppo al 1° Reggimento Artiglieria da
costa. La Bandiera dell'Arma viene passata in consegna al 13°
Reggimento Artiglieria da Campagna anch'esso con sede in Roma.
Campagne di guerra
Eritrea 1895-96
Varie compagnie da fortezza preesistenti concorrono alla formazione delle batterie 3a, 4a, 6a e 8a e della 1a e 2a batteria a tiro rapido, tutte impiegate nella battaglia di Adua; della 31a compagnia da fortezza; concorre alla formazione delle 5a batteria che giunge in colonia nel marzo 1896, della 4a e 5a compagnia (33a e 35a da fortezza):
Libia 1911-12
Mobilita ed invia oltremare le compagnie 1a, 4a e 5a e fornisce, inoltre, a corpi e servizi mobilitati 3 ufficiali e 398 soldati
Unità maggiori
Il 3° Reggimento Artiglieria di Corpo d'Armata era così composto:
Comandanti
3° Reggimento Artiglieria
Pesante (1920-23)
Col. Emilio Venzi
3° Reggimento Artiglieria
Pesante (Misto) (1923-1926)
Col. Emilio Venzi
Col. Carlo Musso
Sede
Roma (1902-1926)