Storia delle Unità

 

6° Reggimento Artiglieria d'Armata

 

 

 

 

motto: "Vehementius exterrere"

 

 

Origini e vicende organiche

 

Discende dal 2° Centro Artiglieria Controaerei costituito in Genova il 20 novembre 1926, in attuazione della legge ordinativa dell'11 marzo dello stesso anno con il concorso del preesistente 6° gruppo c. a. L'organico del centro al 1° gennaio 1927 comprende comando, gruppo autocampale da 75/27 C.K., tre gruppi a posizione di vario calibro (provenienti dal disciolto 11° Reggimento Artiglieria Pesante Campale), reparto fotoelettricisti, deposito.

Il 1° giugno 1930 per effetto della circ. M.G. n. 8000 in data 23 aprile, il centro cambia ordinamento e diviene 6° Reggimento Artiglieria Pesante su comando, I, II e III gruppo, dopo aver ceduto il 31 marzo il gruppo autocampale ed il reparto fotoelettricisti all'8° Centro c. a. ed aver ricevuto, sempre il 31 marzo, un gruppo (distaccato a Savona) dal 1° Reggimento Artiglieria da costa; nel 1931 il 14 gennaio cede un gruppo all'8° Reggimento Artiglieria Pesante Campale, in marzo il comando di reggimento si trasferisce a Savona ed il 30 settembre riceve dal Reggimento misto della Sardegna un gruppo con il quale forma il III gruppo distaccato a Viareggio. Nell'ottobre 1934 cambia denominazione in 6° Reggimento Artiglieria d'Armata, quindi nel 1935, il 10 gennaio il comando di reggimento ed il I gruppo si trasferiscono a Mantova (i gruppi II, III e IV vengono ripartiti fra il 7° ed il 2° Reggimento Artiglieria d'Armata) ed il 6° riceve due gruppi, uno dal 7° ed uno dal 1° Reggimento Artiglieria Pesaante; in aprile si forma il IV gruppo in Verona. Sempre nel 1935, il 1° settembre, lasciato a Mantova il deposito, il 6° Reggimento prende sede a Bolzano.
Con circ. n. 30780 in data 13 maggio 1937 il Ministero dispone la trasformazione dell'unità in 6° Reggimento Artiglieria Guardia alla Frontiera (G.a.F.) ed il deposito diviene deposito misto della G.a.F. del IV C.A. (centro di mobilitazione di tutte le unità di fanteria, artiglieria e genio della nuova specialità dislocate nel C.d'A. di Bolzano). La trasformazione ha inizio alla conclusione delle esercitazioni estive ed è completata il 1° aprile 1938 dopo aver ceduto un gruppo (distaccato ad Osoppo) al VI C.d'A. e dopo lo scioglimento del IV gruppo. I gruppi, inizialmente due, sono poi aumentati a quattro.
Nel corso del secondo conflitto mondiale il deposito del Reggimento ed i depositi settoriali di Merano, Bressanone e Brunico provvedono alla costituzione di:
- comandi di raggruppamento di artiglieria G.a.F.: 21° poi divenuto 6°;
- comandi di gruppo artiglieria G.a.F.: XXXIX, LXXXV, LXXXVI, LXXXVII, CII;
e numerose batterie di vario calibro. Il Reggimento viene sciolto nel settembre 1943 a seguito degli eventi determinati dall'armistizio.
Il 6° Raggruppamento Artiglieria Guardia alla Frontiera, costituito nel settembre 1939, il 5 giugno 1940 è su comando, reparto comando, III e IV gruppo da 149/35, XLI gruppo da 152/45 LIII gruppo da 152/37 LXXXVIII gruppo mortai da 210/8 ed è assegnato al Settore "Toce"; nell'ottobre successivo è inserito nell'XI Settore di Copertura dipendente dal Comando Difesa Territoriale di Milano.

 

Campagne di guerra

 

Africa Orientale 1935-36

Il deposito forma e invia in Libia, quali complementi di reparti mobilitati dal 2° Reggimento Artiglieria coloniale le batterie 224a, 240a e 241a da posizione.


Seconda Mondiale 1940-43

Vi partecipa il 6° Raggruppamento Artiglieria G.a.F. mobilitato il 12 giugno 1940 e destinato al Settore "Toce".

 

Unità maggiori

Il 6° Reggimento Artiglieria d'Armata era così composto:

 

1940

Comando

Reparto comando

5° Raggruppamento

   Comando

   Reparto comando

   III gruppo da 149/35

   IV gruppo da 149/35

   XLI gruppo da 152/45

   LIII gruppo da 152/37

   LXXXVIII gruppo mortai da 210/8

 

Comandanti

 

6° Reggimento Artiglieria Pesante (1930-34)
Col. Mario Malvano
Col. Giuseppe Licari

 

6° Reggimento Artiglieria d'Armata (1934-1937)
Col. Giuseppe Licari

 

4° Reggimento Artiglieria Guardia alla Frontiera (1937-1943)

Col. Camillo Zarri
Col. Enrico Martinengo

 

Sede

Genova (1926-1935)

Mantova (1935)

Bolzano (1935-1943)