I mezzi cingolati
Semovente Fiat Ansaldo M 42 da 75/18
Origini e sviluppo
Il Semovente da 75/18 era una famiglia di cannoni semoventi
italiani basati sul telaio dei carri armati medi italiani
M13/40, M14/41 e M15/42 armati con un cannone Ansaldo da 75
mm L/18 in casamatta. È il cannone semovente più diffuso del
Regio Esercito durante la seconda guerra mondiale, in grado
di combattere contro quasi tutti i mezzi corazzati
avversari. Fu utilizzato in vari ruoli dal Regio Esercito,
sia
per il supporto della fanteria sia come cacciacarri. In
totale delle tre versioni furono prodotti 288 veicoli. Come modello
il semovente M 42 fu l'ultima versione ma giunse troppo
tardi sui campi di combattimento.
Progetto
Il veicolo era l'evoluzione dell'originario semovente M/41, sostituendo
il telaio originale con quello del carro M15/42. Le sospensioni a balestra semiellittiche, i carrelli
e i cingoli erano gli stessi del modello precedente.
L'equipaggio era però ridotto a tre uomini. L'autista era
davanti, sul lato sinistro, con il caricatore dietro di lui.
Il comandante sedeva sul lato destro e doveva anche mirare e
sparare oltre a dare ordini all'equipaggio. Il caricatore
fungeva anche da operatore radio.
Armamento principale
Il cannone del modello M40 eed M41 fu
sostituito con il cannone da 75/34 posizionato nella parte anteriore del
veicolo, leggermente a destra, su un supporto a sfera basculante che consentiva notevoli 38° di traslazione, 20° a
destra e 18° a sinistra, ed un'elevazione da -12° a +22°. Il
75/18 era un pezzo d'artiglieria abbastanza moderno, dotato
di freno di bocca perforato da piccoli fori di esplosione.
La munizionamento consisteva in 41 colpi.
L'arma era l'obice Ansaldo da 75/18 Mod. 1935, un obice
sviluppato per il supporto della fanteria all'inizio del
1935 che aveva una bassa velocità alla volata (circa 450 m/s).
Sebbene il cannone originale avesse una gittata massima di
9.500 m, l'elevazione inferiore della versione semovente
riduceva la gittata a 7.000-7.500 m. Si rivelò comunque versatile
e persino mortale contro molti carri armati alleati, come i
carri armati incrociatori britannici leggermente corazzati,
ma anche i più pesanti e meglio protetti M3 Grant , M4
Sherman e Mk VIII Cromwell.
Con le munizioni Effetto Pronto, il primo tipo di proiettili
ad alto potenziale
che il carro poteva sparare, poteva penetrare quei carri
armati a distanze di circa 700 m. Il secondo tipo di
proiettili ad alto potenziale, chiamati Effetto Pronto Speciale,
poteva penetrare 120 mm di armatura verticale inclinata a
qualsiasi distanza.
Il Semovente da 75/18 fungeva anche da artiglieria mobile,
fornendo fuoco indiretto. Questi veicoli erano molto utili
per il supporto della fanteria grazie alle loro schegge,
proiettili ad alto esplosivo e fumogeni.
Armamento secondario
Anche per il supporto ravvicinato e la difesa aerea le armi
erano quelle già in dotazione al precedente modello M40 e
M41. L'equipaggio
trasportava le proprie armi personali che potevano essere
sparate attraverso due porte rotonde per pistole nella parte
posteriore del compartimento di combattimento e utilizzando
il grande portello sulla parte superiore della
sovrastruttura. Una mitragliatrice Breda 30 da 6,5 x 52 mm
poteva essere montata su una staffa di supporto sul lato
destro del tetto del veicolo, in un supporto antiaereo, e
generalmente veniva tenuta all'interno del veicolo quando
non veniva utilizzata. Nello scompartimento di combattimento
sotto il sedile del comandante era presente una scatola con
le munizioni per la mitragliatrice. Il semovente non
disponeva di estrattori di fumo per la cabina
dell'equipaggio. Quando ingaggiava bersagli nemici,
l'equipaggio doveva tenere aperto il portello superiore per
ventilare i fumi nocivi derivanti dallo sparo, il che
causava molti problemi se le forze avversarie sparavano con
l'artiglieria o conducevano attacchi aerei sulla posizione
del semovente. Per proteggersi da queste circostanze, gli
equipaggi a bordo dei semoventi iniziarono a indossare
elmetti da fanteria.
Sospensioni
Le sospensioni erano quella già adottate dal semovente modello M40 e M41 ovvero erano del tipo a balestra semiellittica. Su ciascun lato c'erano quattro carrelli accoppiati su due sospensioni con otto ruote stradali doppie in totale. Questo modello era obsoleto e non consentiva al veicolo di raggiungere un'elevata velocità massima. Inoltre, era molto vulnerabile al fuoco nemico o alle mine. Il carro aveva cingoli larghi 26 cm con ruote dentate anteriori e tenditori posteriori, con tre rulli di ritorno su ciascun lato.
Interno
Anche l'interno del carro M42 aveva la stessa disposizione
del semovente modello M40.
La radio a bordo del semovente era una Magneti Marelli RF1CA
posizionata sul lato sinistro dello scafo, sotto l'antenna
standard alta 1,8 m. A destra della radio c'erano l'inverter
e quattro batterie Magneti Marelli 3NF-12-1-24. Più a destra
c'era il pannello degli strumenti del conducente.
Le munizioni per il cannone venivano trasportate su tre
rastrelliere, due a destra (rispettivamente da 14 e 15
colpi) e una da 15 colpi a sinistra, immediatamente davanti
alla ventola del filtro dell'aria e dietro il sedile del
conducente. Il caricatore utilizzava questo portapacchi
come sedile.
Nel retro dell'abitacolo dell'equipaggio erano presenti
quattro ingombranti filtri per l'aria, l'olio e due per il
carburante, la ventola, un serbatoio per l'acqua di
raffreddamento del motore, le batterie per l'accensione del
motore e l'albero di trasmissione. La trasmissione era del
tipo FIAT 8 F2 con quattro marce avanti ed una retromarcia.
Sul lato sinistro c'erano un kit di manutenzione e un
estintore. Sul tetto, sul lato sinistro, c'era un periscopio
completamente girevole e un'apertura per il mirino del
cannone.
Differenze con il modello M40 e M41
La versione del semovente M42 era un po' più lungo della
versione M40 e M41 (5,06 m contro i 4,92 m
dell'M40 e dell'M41) perché il vano motore doveva ospitare
il nuovo motore più potente, un FIAT-SPA T15B da 190 hp e relativi serbatoi di
carburante con una capacità di 307 litri (di cui 40 litri di
riserva). Aveva anche migliorato le attrezzature antincendio
a causa della maggiore infiammabilità della benzina. Il
consumo era di 1,5 l/km, la velocità massima su strada era
di 39 km/h e l'autonomia era scesa a 200 km. Il numero di
colpi trasportati era di 44 nelle solite tre rastrelliere e
di 1.104 colpi (46 caricatori) per la mitragliatrice Breda
38.
Produzione e consegne
La produzione del semovente M15/42da 75/18 avvenne negli stessi
stabilimenti che producevano, parallelamente, l'M13/40 e i
successivi M14/41. Il modello si evolvette di
conseguenza, sia in termini di peso, potenza, velocità,
autonomia e protezione.
Il Semovente da 75/18 venne visto dallo Stato Maggiore
italiano come veicolo temporaneo prima che il carro pesante
P26/40 entrasse in servizio e sostituisse i carri armati
M13/40 e M14/41 ed i semoventi derivati dai loro scafi.
L'armistizio dell'8 settembre 1943 fermò i piani del Regio
Esercito.
I cannoni semoventi costruiti con il cannone 75/34 Mod. SF
sullo scafo M15/42 furono solo 66. Questi numeri avrebbero potuto essere più alti, ma i
bombardamenti alleati sulle fabbriche Fiat e Ansaldo e gli
scioperi dei lavoratori ostacolarono la produzione.
Impiego del Semovente M 42 da 75/18
Nel
Regio Esercito operarono sul fronte nordafricano, dopo essere
stati consegnati alle divisioni corazzate, come artiglieria
mobile divisionale. Tuttavia, le divisioni li usarono anche
come cacciacarri poiché i loro carri armati non erano in grado di
distruggere i migliori carri armati britannici corazzati,
come il Matilda e il Valentine , e anche i carri armati
statunitensi in servizio con l'esercito britannico come l'M3
Lee e l'M4 Sherman. le taniche di benzina venivano spesso
fissate ai lati di questi veicoli per aumentare la portata
operativa. Nella versione M42 alcuni rack sono stati montati
direttamente dalla fabbrica. I serbatoi dell'acqua erano
contrassegnati con croci di colore bianco per distinguerli
da quelli della benzina.
Varianti
Veicolo comando M42 -
Anche per il modello M42, come per i precedenti modelli M40
e M41, fu realizzata la versione di carro comando rimuovendo la
torretta che fu interamente coperta da quattro portelli.
La versione carro comando M42 sullo scafo
M15/42, era destinato anche alla comunicazione aerea e quindi
fu equipaggiato con la stazione standard RF1CA e la radio
RF3M. Quest'ultima aveva una portata del segnale maggiore
rispetto al dispositivo radio RF2CA. Lo stoccaggio delle
munizioni per la mitragliatrice principale rimase invariato,
ma le munizioni per la mitragliatrice Breda Mod. 1931 furono
ridotte a 20 caricatori.
Semovente M42 75/34 - Un'altra versione del cannone semovente era l'M42 75/34 Mod.
SF che necessitava di meno lavoro per adattarsi allo spazio
ristretto dello scafo del semovente. La canna più lunga
del 75/34, insieme alle munizioni più potenti, aumentavano
le prestazioni anticarro.
Specifiche tecniche semovente da 75/18 su scafo M 42 |
|
Dimensioni |
M40 e M41: 4,92 x 2,20 x 1,85 m; M42: 5,06 x 2,20 x 1,85 m |
Peso totale, pronto per la battaglia |
M40: 13,1 tonn.; M41: 13,5 tonn.; M42: 15 tonn. |
Equipaggio |
3 (comandante/artigliere, autista, caricatore/radiotelegrafista) |
Propulsione |
M40: FIAT-SPA 8T V8 diesel, raffreddato ad
acqua, 125 CV con serbatoio diesel da 145 litri |
Xambio | 4 rapporti normali, 4 con riduttore, 2 retromarce |
Velocità |
M40: 33 km/h; M41: 35 km/h; M42: 39 km/h |
Pendenza massima |
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Scalino | |
Trincea superabile | |
Guado | |
Autonomia |
M40: 215 km; M41: 210 km; M42: 200 km o 380 km con 6 taniche da 20 litri |
Scalino | |
Trincea superabile | |
Guado | |
Armamento primario |
M40: Cannone
da 75/18 Mod. 1934, 44 colpi e un
Breda 30 (numero di colpi imprecisato) |
Munizioni | |
Corazzatura |
M40: 25+25 mm
anteriore, 25 mm laterali, 11 mm posteriore, 15 mm
tetto e 9 mm pavimento |
Apparato radio | RF1CA |
Apparecchi visivi | iposcopio per pilota, periscopio per capo carro |
Produzione totale | M40: 60; M41: 162; M42: 66 |
Fonte
tanks-encyclopedia.com articolo di Arturo Giusti
S.M.R.E. - "Nozioni di armi, tiro e materiali vari", Edizioni Le "Forze Armate", Roma, 1942.
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