Uniformi
Ministero dell'Interno
Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
Istruzione per la divisa degli Ufficiali e Truppa
e
Regolamento sulla Uniforme
(Allegato B al Regolamento di Disciplina]
UNIFORME E DIVISA
I
USO DELL'UNIFORME
Art. 1. - L'uniforme, che contraddistingua il cittadino che ha
l'onore di appartenere alla Milizia Volontaria per la Sicurezza
Nazionale, deve formarci l'orgoglio di chi ha il diritto di
vestirla.
Il milite,deve perciò farla rispettare e deve dare ad essa tutte
le cure necessario perché sia mantenuta decorosa, pulita ed
anche elegante.
Art. 2. - L'uniforme può essere portata esclusivamente in
servizio, nelle istruzioni, esercitazioni, parate e funerali.
I signori Ufficiali della Milizia hanno facoltà di indossarla
anche per assistere a speciali funzioni di carattere ufficiale o
privato, previa conferma chiesta ed ottenuta dal proprio
Comandante di Legione.
Gli Ufficiali Generali e Consoli possono vestire sempre
l'uniforme, quando lo ravvisino conveniente.
Art. 3. - L'uniforme deve essere della foggia prescritta dal
seguente capitolo III riguardante la divisa.
II.
VARIE SPECIE DI UNIFORME
Art. 4. - L'uniforme può essere:
a) ordinaria;
b) grande uniforme;
Art. 5. - L'uniforme ordinaria è quella che si porta in tutti i
servizi, istruzioni, esercitazioni. ecc.. e nelle ore di libertà
quando un reparto è chiamato alle armi.
Essa consiste:
Per gli Ufficiali: cappello o fez (elmetto nei servizi
armati di O. P.) - giubba - pantaloni con fascie, gambali o
stivali - cinturone e pistola - guanti color marrone.
Sotto la giubba si veste sempre la camicia nera con fascia nera
alla vita. D'estate, in servizio, non si porterà la giubba;
l'Ufficiale può anche non indossarli fuori servizio.
D'inverno l'Ufficiale può fare uso del cappotto o della
mantellina prescritta per il R. Esercito.
Gli Ufficiali Generali e Superiori possono anche indossare lo
spencer.
Tutti gli Ufficiali possono fare uso dell'impermeabile.
Per la truppa: fez (elmetto nei servizi armati di ordine
pubblico) - giubba - pantaloni con fascie.
Nei servizi di qualche durata o che richiedono la necessità di
trasferimenti, il militare ha anche il tascapane, la borraccia
e, occorrendo, la gavetta.
Sotto la giubba si veste sempre la camicia nera.
D'estate non si porta la giubba.
D'inverno, ove se ne senta la necessità, il milite riceve anche
la mantellina.
Art. 6. - La grande uniforme e
portata:
nelle riviste e panate; nei funerali ai quali intervengano
truppe o rappresentanze del R. Esercito o della Milizia: nelle
solennità e in tutte le funzioni di carattere ufficiale per le
quali venga stabilita la grande uniforme per il R. Esercito; il
giorno 21 aprile.
Con la grande uniforme gli ufficiali portano le decorazioni
sulla giubba o sulla camicia e la sciarpa, disposta dalla spalla
destra al fianco sinistro, e sostituiscono i guanti color
marrone coi bianchi.
Se la truppa riunita in armi porta l'elmetto, gli Ufficiali che
la comandano portano anche l'elmetto.
La grande uniforme della truppa si differenzia da quella
ordinaria solo per le decorazioni che vengono portate sulla
giubba o sulla camicia.
Quando venga ordinato, nelle parate il fez può essere sostituito
dall'elmetto.
III
DELLA DIVISA
Art. 7. - Cappello degli Ufficiali. - E' di foggia uguale
a quella prescritta per le truppe da montagna del R. Esercito:
ma non ha né nappina, né penna e le guarnizioni sono in nastro
nero, anziché in grigio verde.
Fez. - E' quello nero da arditi. Lo si porta dritto sul
capo con spaccatura al centro.
Giubba. - E' della foggia stabilita per i bersaglieri
ciclisti ed arditi dell'Esercito e si porta aperta nella parte
superiore. E' guarnita di fiamme di panno nero sul bavero.
Pantaloni. - Sono della foggia stabilita per le truppe da
montagna a per bersaglieri ciclisti. Transitoriamente possono
essere adottati pantaloni da fanteria.
Fascie o gambali. - Sono
quelli stabiliti per l'Esercito. Di massima si portano le fascie:
gli Ufficiali possono far uso dei gambali ed i Consoli ed
Ufficiali Generali anche degli stivali.
Camicia - Cintura e cravatta nera. - Come e
stabilito dal n. 5, sotto la giubba il milite veste sempre la
camicia nera, la quale deve avere il colletto rovesciato. Sotto
il colletto si porta la cravatta.
La cintura si mette avvolta attorno alla vita. Quando si veste
la giubba lo cintura può essere omessa.
Gli oggetti di divisa ora specificati sono eguali per gli
Ufficiali e per la truppa.
La scelta della stoffa è lasciata a coloro che intendono farsi
la divisa per conto proprio, purché essa sia del prescritto
colore grigio-verde per giubba, pantaloni e fascie, e nera per
la camicia.
Calzatura. - E' di cuoio nero. I militari che ne avessero
assoluto bisogno saranno forniti di un paio di stivaletti da
fanteria.
Cinturone per gli Ufficiali. - E' uguale a quello
stabilito per l'Esercito. Lo si porta sopra la giubba, o sopra
la camicia nera a seconda della uniforme che si veste.
Mantellina - Cappotto - Spencer -
Impermeabile. - Sono della foggia e colore stabiliti per
l'Esercito. L' ufficiale può fare uso della mantellina da
truppa.
IV
FREGI E DISTINTIVI
Art. 8. - Tutti gli appartenenti alla Milizia Nazionale portano sul bavero della giubba, e della camicia nera il fascio littorio in metallo giallo.
Art. 9. - Fregi da copricapo. - Ufficiali Generali: Aquila Romana con fascio littorio fra gli artigli ricamati in oro, sul davanti del cappello o del fez.
Ufficiali superiori ed inferiori: Fascio littorio sul davanti del cappello o fez, e numero della Legione sotto il fascio, ricamati in oro.
Truppa: Fascio littorio in metallo
giallo e numero (in cifre arabiche) dalla Legione, in rosso,
tessuto su panno nero.
Art. 10. - Distintivo di reparto. - Gli Ufficiali e la
truppa portano sul copricapo - come è detto al n. 8 - il numero
della Legione alla quale appartengono, in cifra araba.
Sulle spalline della giubba: il numero della Coorte in cifre
romane, tessuto in bianco su panno nero.
Art. 11. - Distintivi di grado. - Sono per tutti
applicati sulla parte anteriore della manopola della giubba o
della camicia nera — orizzontalmente fino al grado di Seniore;
verticalmente per i Consoli e gli Ufficiali Generali.
Essi consistono per il :
CAPO SQUADRA: un galloncino di argento alto mm. 5, lungo cm. 12.
CAPO MANIPOLO: due galloncini d'oro alti mm, 5 e lunghi cm. 12,
disposti parallelamente alla distanza di mm. 5 l'uno dall'altro.
CENTURIONE: tre gallonanti d'oro c. s.
SENIORE: un galloncino d'oro alto cm. 2 e un galloncino d'oro alto mm, 5, il secondo sovrapposto al primo alla distanza di mm. 5. Lunghezza cm. 12.
CONSOLE: Fascio littorio ricamato in oro in campo rosso sormontato da una stella d'oro. L'intero distintivo contenuto in un rettangolo circondato da trecciola in oro. Il rettangolo è di cm. 3x7.
CONSOLE GENERALE: Aquila Romana d'oro con sottopostovi traversalmente il fascio littorio e sormontata da una stelletta d'oro. Il tutto ricamato su un rettangolo di tessuto d'argento, di cm. 3,50 x 7,50, contornato da trecciola d'oro.
ISPETTORE GENERALE: c. s. con due
stellette.
COMANDANTE GENERALE: c. s. con tre stellette.
Sul lato sinistro del cappello i decurioni e i centurioni
portano gli eguali distintivi che hanno sulla giubba, messi ad
angolo come è prescritto per le truppe da montagna del R.
Esercito.
I Seniori portano un gallone d'oro
alto cm. 2 messo ad angolo come sopra e, dentro detto angolo,
una stella ricamata in oro.
I Consoli portano lo stesso gallone dei Seniori e tre stelle
ricamate in oro disposte a triangolo con la base sul nastro del
cappello. Stelle e gallone hanno un bordo di panno rosso di mm.
2.
Gli Ufficiali Generali portano una trecciola d'oro alta m m. 17, attorno ai cappello lungo la base dei nastro, a guisa di soggolo, e rispettivamente per i Consoli Generali, Ispettori Generali e Comandanti Generali una - due - tre stellette, in oro su striscia di tessuto d'argento, alta cm. 3 1/2 e lunga cm. 12, messa in senso trasversale dall'avanti all'indietro, e dal basso in alto.
I «Caporali onorari» portano sulla
manica sinistra della giubba o della camicia, al di sopra del
gomito, il corrispondente distintivo di grado in uso
nell'Esercito, ma ricamato in seta rossa, e dentro l'angolo il
fascio littorio ricamato in oro. Lo stesso distintivo sai
copricapo che può essere il fez o il cappello alpino, sui quale
va aggiunta l'Aquila Romana come per gli Ufficiali Generali e un
cordone in tessuto di seta rossa.
Art. 12. - Nastrini per decorazioni: Si portano sul lato
sinistro della giubba e della camicia nera con le stesse norme
stabilite per gli Ufficiali del R. Esercito.
Sono d'obbligo solo i nastrini riferertisi a ricompense al
valore e campagne di guerra.
Art. 13. - Distintivo di
promozione per merito di guerra: Consiste nell'eguale
distintivo prescritto per il R. Esercito, ma di metà dimensioni.
Si porta sopra i nastrini delle decorazioni.
Art. 14. - Distintivi di ferite e mutilazioni: Sono
quelli prescritti per l'Esercito e si portano nello stesso modo.
I militi che abbiano riportate ferite in azioni fasciste possono
portarne il distintivo, consistente in un filetto di tessuto
rosso, con le stesse modalità del distintivo per le ferite di
guerra.
Art. 15. - Distintivi per capi di S. M. - Aiutanti di
campo - Aiutanti maggiori - Ufficiali addetti il
Comando Generale, agli Ispettorati di Zona e ai Comandanti di
Legione: I capi di S. M. portano un'Aquila Romana ricamata
in oro sulle maniche della giubba o camicia al di sopra del
gomito.
Gli Ufficiali addetti al Comando Generale: una stella d'oro
sulle maniche c. s.
Gli Aiutanti di campo, gli Ufficiali addetti agli Ispettorati di
Zona e ai Comandi di Gruppo di Legione: una stella d'argento c.
s.
Gli Aiutanti maggiori: un filetto d'oro sulla parte anteriore
del bavero della giubba o del colletto della camicia, come è
prescritto per il R. Esercito.
Art. 16. - Distintivi speciali:
Sulla manica sinistra della giubba, sopra il gomito, saranno
portati i distintivi speciali di: trombettiere, mitragliere,
ciclista, ecc. ecc. in uso nell'Esercito.
Art. 17. - Segno di lutto: Come per l'esercito.
Fonte
Ministero dell'Interno. Milizia Volontaria per la
Sicurezza Nazionale, "Istruzione
per la divisa degli Ufficiali e della Truppa e Regolamento sulla
Uniforme", Milano, Società Editrice Imperia, 1923-I.