I mezzi di trasporto

 

Aermoto Volugrafo 125

 

 

 

 

 

 

Origini e sviluppo

 

Questa moto deriva dal progetto del 1936 per una motoleggera realizzato dell'ingegnere Claudio Belmondo. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, le Potenze dell'Asse iniziarono a pianificare l'Operazione C3 per l'invasione di Malta. Il Regio Esercito richiese quindi dei mezzi aviotrasportabili ed aviolanciabili per equipaggiare le Divisioni paracadutisti. Le Officine Meccaniche Volugrafo iniziarono lo sviluppo di una moto lanciabile con il paracadute partendo dalla motoleggera di Belmondo. L'abbandono dell'operazione comportò un rallentamento della realizzazione dell'Aermoto, che fu presentata solo nel 1942 ed entrò in produzione l'anno successivo. Il Regio Esercito commissionò un primo lotto di 600 Aermoto, destinate ad uno dei battaglioni della 183ª Divisione paracadutisti "Ciclone", in via di costituzione nella zona di Tarquinia nell'estate del 1943. La moto equipaggiò anche la Scuola paracadutisti di Tarquinia, il Reggimento "San Marco" e, dopo l'armistizio di Cassibile, i Nuotatori Paracadutisti (N.P.) della Xª Flottiglia MAS. La produzione, dopo il bombardamento degli impianti della Volugrafo di Torino, fu spostata a Favria, nel Canavese, e continuò fino al 1944 attestandosi in totale sui 2000 esemplari. I tedeschi fecero incetta di queste moto, sia sottraendole alla sciolta "Ciclone", sia proseguendone la produzione; esse furono assegnate in particolare alle unità paracadutiste della Luftwaffe impegnate sulla costa adriatica e nella zona di Roma. Mezzi di questo genere furono utilizzati anche dalle truppe aerotrasportate e dai reparti alleati come la Welbike inglese e il Cushman americano. Per quanto studiati per fornire un certo grado di mobilità tattica alle truppe paracadutiste costrette a muoversi quasi sempre appiedate, questi piccoli motocicli soffrivano dei limiti dovuti alla modestissima potenza dei loro motori e alle ruote di piccole dimensioni che di fatto ne impedivano qualsiasi utilizzo fuoristrada.

Tecnica

 

Il telaio è a doppia culla, rigido, in tubolari d'acciaio. Il motore è un monocilindrico a due tempi da 123 cm³, erogante 2 CV a 3600 giri/min (alesaggio mm 52, corsa mm 56, rapporto di compressione 1:6). Carburatore Dell'Orto T2/16 a comando unico con diaframma per chiusura dell'aria dell'avviamento (getto 80, diffusore 16). Accensione con alternatore/magnete, volano con rotazione sinistra Bosch tipo ULA 1 CL 27 con anticipo fisso. I gas di scarico vengono convogliati nei tubolari del telaio. La trasmissione è a catena, il cambio è a due velocità con riduttore ed i freni a tamburo. Si distingueva per avere gli pneumatici gemellati per entrambe le ruote, realizzati probabilmente per consentire al mezzo migliori prestazioni sui terreni cedevoli o sconnessi, e forse anche una maggiore stabilità di marcia. Sul serbatoio da 9,5 litri è fissato il sellino, in grado di ospitare un solo paracadutista; un piccolo carrello a due ruote (Carrello Aviolanciabile tipo "AV") può essere agganciato ad un supporto sferico e può essere utilizzato per il trasporto di un secondo militare o di materiali e munizioni. In configurazione di lancio, il manubrio viene ripiegato in avanti sulla ruota anteriore; la moto assume così la forma di un parallelepipedo e può essere inserita nell'apposito contenitore, al quale viene agganciato il paracadute. Dopo l'atterraggio, il condizionamento (l'estrazione dal contenitore ed il raddrizzamento ed il bloccaggio del manubrio in posizione di marcia) richiede appena 2 minuti.

 

Specifiche tecniche motociclo Aermoto Volugrafo 125

Costruttore

Officina Meccaniche Volugrafo, Torino

Anno di costruzione

1942

Dimensioni

1,05x-x- m

Peso a vuoto

59 kg

Peso in assetto di marcia

- kg

Portata utile

- kg

Equipaggio

Motore

1 cilindro a 2 tempi, 125 cm3

Potenza del motore

2 CV a 3600 giri/min

Distribuzione

-

Accensione

Magnete Marelli tipo MLA1 con anticipo

Candela

Bosch UL-A I CL 27

Carburatore

Dell'Orto T 2/16 (80/16)

Serbatoio benzina

12 lt

Lubrificazione

pompa con mandata e recupero

Serbatoio olio

2 lt

Raffreddamento

ad aria

Ammortizzatori

anteriori e posteriori, registrabili

Sospensione

anteriore: forcella a parallelogramma

posteriore: nessuna

Freni

anteriore: a tamburo con comando a mano

posteriore:

Sterzo

a manubrio

Telaio

tubolare

Frizione

-

Cambio

-

Trasmissione primaria

a catena

Trasmissione secondaria

a a catena

Rapporti di cambio

2 velocità con moltiplicatore

Ruote

2,5 x 8 accoppiate

Gomme

anteriore e posteriore -

Autonomia

- km su strada

Velocità (su strada)

104 km/h

Impianto alimentazione

-

Diametro faro anteriore

-

Fanalino posteriore

-

Batteria

-

Accessori

dotazione normali utensili

Cassetta porta accessori

2 posteriori

Sella

-

Ginocchiere

-

Portapacchi

-

Paragambe

-

Verniciatura

Grigio verde militare opaco

Esemplari utilizzati

circa 270

 

Fonte

 

Wikipedia