Le armi

 

Obice da 100/17 Mod. 16

Materiale di artiglieria leggera traino animale in montagna

 

 

 

 

 

 

 

 

Denominazione

Obice da 100/17 Mod. 14 (Denominazione originale: 10 cm Mod. 14 F.H. (Obice da campagna da 10 cm Mod. 14)

Tipo

Materiale leggero a traino animale o meccanico adatto per il traino da montagna

Nazione di origine

Austria-Ungheria

Nazione utilizzatrice

Austria-Ungheria, Italia, Jugoslavia

Produttore

Gebr. Boehler & C. A.G., Kapfemberg, Wien

Anno di produzione

1916

Quantità prodotta

-

 

Bocca da fuoco

Di costituzione simile a quella dell'obice da 100/17 Mod. 916

Congegno di chiusura

-

Affusto

Simile a quello dell’obice da 100/17 Mod. 914, con la differenza che la sala è rettilinea tubolare, a piccola carreggiata

 

 

Origini e sviluppo

 

Questo pezzo fu realizzato nel 1916 dalla Škoda, che all'inizio del XX secolo era uno dei maggiori e migliori produttori di artiglierie. Adottato per affiancare e poi sostituire l'obsoleto 10 cm Gebirgshaubitze M. 99 ad affusto rigido ed il pesante 10 cm Gebirgshaubitze M. 8, tale arma venne concepita per fornire un obice potente e leggero, facilmente trasportabile, ai reggimenti di artiglieria da montagna (Gebirgsartillerie-Regiment), impegnati nella proibitiva guerra di montagna (Gebirgskrieg) sul fronte italiano. Particolare attenzione fu quindi posta sulla mobilità e all'elevazione della canna, requisito indispensabile in montagna; per il resto il pezzo manteneva inalterate le prestazioni balistiche rispetto al modello da campagna. Furono realizzati in tutto 550 pezzi, dei quali 434 prodotti dalle officine della Škoda ed i restanti dalla Böhler di Kapfenberg.
Dopo la resa e la dissoluzione dell'Austria-Ungheria, oltre ad armare gli eserciti di Austria, Romania e Polonia, alcune centinaia di questi obici passarono al Regno d'Italia come prede di guerra o come risarcimento, mentre la Cecoslovacchia ne fornì alla Turchia una versione con canna rialesata a 105 mm, denominata M16(T). L'obice fu ridenominato Obice da 100/17 Mod. 1916. I pezzi furono revisionati dall'Arsenale del Regio Esercito di Torino (ARET), che si avvalse anche della collaborazione di officine private. Tuttavia, fino al 1932, anno in cui fu messa a punto una nuova generazione di proiettili, l'impiego fu pesantemente limitato dalla mancanza di munizioni[5]. Fra l'altro con i proiettili Mod. 32, dato il miglior profilo balistico degli stessi, la gittata del pezzo aumentava di circa 500 m nei confronti di quella del pezzo nel corso del servizio con l'imperiale e regio Esercito. Inoltre su 13 pezzi Modello 16 del 25º Reggimento artiglieria, per adattarli al traino meccanico, furono sperimentate ruote semipneumatiche, come fatto su alcune centinaia di Modello 14. Durante la seconda guerra mondiale il pezzo era in dotazione ai gruppi di artiglieria alpina.

 

Munizionamento

 

Il munizionamento del 100/17 Mod. 14 era il seguente:

  • granata a esplosivo da 100

  • granata a doppio effetto da 100

  • granata a pallette (shrapnel) da 100
    granata da 100 Mod. 32

  • granata a doppio effetto da 100 Mod. 32
    granata a doppio effetto da 100 Mod. 36

  • proietto perforante EP (effetto pronto - a carica cava)

  • proietto perforante EPS (effetto pronto speciale - a carica cava)

  • granata Mod. 23 (polacca)

  • granata Mod. 28 (polacca)

  • granata da 100 Mod. 32 a codolo vescicante

  • granata da 100 Mod. 32 lacrimogena

  • granata da 100 Mod. 32 fumogena

  • granata da 100 Mod. 32 fumogeno-incendiaria

  • granata da 100 Mod. 32 a recipiente irritante

  • proiettile per scuola di tiro

Traino

 

Il cannone era operato da sei serventi. Il pezzo, pesante in batteria con scudi 1 235 kg, per il traino in montagna veniva scomposto in tre carichi suddivisi in tre vetture, ognuna trainata da due quadrupedi in punta:

  • vettura affusto: era costituita dall'affusto, il quale si agganciava ad una timonella a stanghe; peso: 670 kg;

  • vettura obice: era costituita da un carrello ad un asse con timonella a stanghe peso: 750 kg;

  • vettura culla e scudo: anch'essa costituita da un carrello ad un asse con timonella a stanghe peso: 750 kg.

Per la scomposizione del pezzo una squadra di 15 uomini impiegava circa 20 minuti. Le munizioni erano trasportate su un carrettino Mod. 15, con stessa carreggiata e stesse ruote dell'affusto, pesante a vuoto 152 kg. Ogni carrettino trasportava tre casse contenenti ognuna 3 proietti e 3 cartocci a bossolo.

 

Dati numerici principali

 

Obice

Lunghezza totale

-

Rigatura

-

Peso dell'obice

(con otturatore) kg. 392

Affusto

Altezza del ginocchiello

mm. 1018

Settore orizzontale di tiro

5° 5'

Settore verticale di tiro

-8°  +70°

Lungh. Totale del pezzo in batteria

mm. -

Lunghezza di rinculo massima

mm. 1400

Carreggiata

mm. 950

Diametro delle ruote

mm. 900

Peso del pezzo in batteria (con scudi)

Kg. 1235

Velocità iniziale proietto

m. -

Gittata (massima)

m. -

Someggio e traino

Il traino in montagna si esegue su tre vetture a due quadrupedi di punta. Esse sono:

  • la vettura affusto: costituita dall’affusto sul quale la sala viene trasportata sul corpo d’affusto. Si applica una timonella a stanghe. Peso kg. 670

  • la vettura obice: costituita da un carrello a due ruote con timonella a stanghe. Peso kg. 750

  • la vettura culla e scudo: costituita anche essa da un carrello a due ruote con timonella a stanghe. Peso kg. 750

Le munizioni della batteria vengono trasportate su carrettini Mod. 15. Ogni carrettino porta 3 cassette ciascuna contenente 3 colpi:

  • Carreggiata del carrettino: mm. 950

  • Diametro delle ruote: mm. 900

  • Peso del carrettino vuoto: kg. 152

Composizione della batteria

-

Velocità oraria stradale

-

Profondità della colonna della batteria

-

Tempo della messa in batteria

-

Cariche di lancio

-

Munizionamento

E' quello dell'obice da 100/17 Mod. 14

Celerità di tiro

Normale

-

Massima

-

 

 

Fonte

F. Grandi, "Dati sommari sulle artiglierie in servizio e sul tiro", Ed. fuori commercio, 1934.

F. Grandi, "Le armi e le artiglierie in servizio", Ed. fuori commercio, 1938.

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