Regio Esercito
Lista delle armi utilizzate
Nomenclatura dei proiettili
Prima di proseguire con il dettaglio delle singole armi è doveroso parlare dei proietti adottati la cui nomenclatura corrisponde a quella adottata dalle disposizioni più recenti alla data delle informazioni utilizzate per la redazione delle specifiche delle armi (testo del 1938).
La nomenclatura dei proietti deve innanzi tutto mirare allo scopo essenziale di essere, per quanto possibile, semplice e breve, compatibilmente con le esigenze di una esatta designazione dei manufatti; e tale da fornire con il minor numero di parole, la maggior quantità di caratteristiche dei singoli proietti, evitando perciò le informazioni superflue.
Si seguono pertanto le norme seguenti, di carattere generale
I proietti di artiglieria sono denominati anzitutto con il tipo del proietto, il quali si riduce alla denominazione di:
granata per le artiglierie
bomba per le bombarde
Le granate unite al bossolo saranno indicate premettendo, alla indicazione del tipo della granata, la parola cartoccio.
Inoltre:
1) Quando di un proietto non è designato il metallo, si intende che esso è di acciaio.
Per i proietti di ghisa, o di ghisa acciaiosa, si aggiungeranno le parole «di ghisa», di «ghisa acciaiosa», o le corrispondenti sigle: g. (ghisa); g. acc. (ghisa acciaiosa).
2) Le granate s'intendono a bocchino anteriore con ogiva avvitata e con spoletta a percussione. Per le granate a bocchino posteriore (b. p.), o che fanno uso di spoletta a doppio effetto (d. e.) o di spoletta a tempo, si aggiungeranno tali carateristiche nella nomenclatura (s. d. e.) o (s. t.).
3) La indicazione «monoblocco» è riservata alle sole granate di acciaio a bocchino anteriore, d'un sol pezzo, per distinguerle da quelle ad ogiva avvitata.
Per le granate di ghisa acciaiosa non occorre premettere la parola monoblocco, perché tutte queste granate sono d'un sol pezzo.
4) Quando un proietto s'impiega con tutte le bocche da fuoco di un medesimo calibro basta indicare soltanto il calibro per il quale serve. Se invece s'impiega solo con un determinato numero di bocche da fuoco di quel calibro, si aggiungono le lunghezze in calibri delle bocche da fuoco con cui si spara.
5) I proietti di P. B. modificati per l'innescamento italiano si denominano come i proietti italiani; quelli originali di P. B. si designano con la parola «originale».
6) Due proietti similari si differenziano, quando é possibile, con le denominazioni «lungo» o «corto» a preferenza delle voci «pesante» o «leggero».
7) Agli effetti della precisa designazione dei proietti, di norma non sono necessarie le denominazioni di semiperforante, perforante, mina, torpedine, dirompente e simili.
8) L'indicazione del modello, anno di fabbricazione e simili, è riservata ai proietti di nuova adozione.
A titolo di semplice ricordo, si ritiene opportuno riportare qui di seguito la composizione degli esplosivi di scoppio che costituiscono il caricamento interno dei proietti.
a) Trinitrofenolo.
Il trinitrofenolo, o acido picrico, denominato pertite quando è fuso e colato nei proietti, è un prodotto nitrato del fenolo od acido fenico.
Esso prende il nome di melinite in Francia; di liddite in Inghilterra; di ecrasite in Austria; shimose in Giappone.
E' impiegato nel caricamento dei proietti; colato allo stato fuso o direttamente nell'interno dei proietti già preventivamente spalmati di adatta vernice per isolare l'esplosivo dal metallo, o entro custodie di cartone.
b) Binitrofenolo.
E', come l'acido picrico, un composto nitrato del fenolo; ma il grado di nitrazione é minore, per cui il prodotto ha proprietà esplosive molto inferiori a quelle dell'acido picrico.
Non è usato, da solo, come esplosivo. Lo si impiega soltanto in miscela con acido picrico.
c) Trinitrotoluolo.
Il trinitrotoluolo (o tritolo, trinitrotoluene - trotyl tolite) è un prodotto nitrato del toluolo (o toluene).
Si impiega nel caricamento dei proietti o fuso e colato direttamente entro i medesimi, oppure in custodie di cartone.
d) Miscela di trinitrofenolo (acido picrico) con binitrofenolo (M B.T.).
E' una miscela ottenuta per fusione di 60 parti di acido picrico (trinitrofenolo) con 40 parti di binitrofenolo.
Ha proprietà analoghe alla pertite; detona però meno facilmente di questa e nella esplosione lascia maggiore quantità di carbonio incombusto.
Si impiega fusa e colata direttamente nei proietti, od in custodie di cartone.
e) Miscela di trinitrofenolo (acido picrico) e trinitrotoluolo (tritolo) (M.A.T.).
E' una miscela che si ottiene fondendo 60 parti di acido picrico con 40 parti di tritolo.
La sua esplosione avviene come quella della pertite, della quale é meno infiammabile e meno sensibile agli urti.
Ha potenza superiore alla M.B.T., e si impiega come questa.
f) Schneiderite.
E' una miscela costituita dall'87,40% di nitrato ammonito. e del 12,60% di binitronaftalina, finemente macinati ed intimamente mescolati.
E' impiegata normalmente per costituire la carica di scoppio dei proietti, nei quali viene compressa fino ad una densità di 1,35 a 1,40.
g) Esplosivo M.N.D.T. (siperite).
E' una miscela di nitrato ammonito, dinitronaftalina e tritolo; ed è formato di 83,33% di schneiderite, e di 16,67% di tritolo, finemente macinati e intimamente mescolati.
Detona con maggiore facilità della schneiderite.
h) Esplosivo M.S.T. (nougat).
L'esplosivo M.S.T. é anch'esso una miscela di schneiderite e tritolo, ma, a differenza della siperite, é formato da piccoli pezzi di schneiderite compressa cementati con tritolo fuso.
Viene formato direttamente nei proietti, introducendo prima i pezzi di schneiderite, e poscia versando il tritolo fuso.
i) Amatol.
La composizione più usata é quella di 80% di nitrato di ammonio, e 20 % di tritolo.
Vi é anche il tipo 60% di nitrato e 40% di tritolo. Costituisce l'esplosivo di scoppio di proietti inglesi che fanno parte delle nostre dotazioni.
l) Ammonal.
Polvere bruna (in taluni casi anche scura) formata da un miscuglio di nitrato ammonico, carbone, alluminio ed altre sostanze (nitrato di potassio, di bario, ecc.).
Si conoscono vari tipi di ammonal.
Costituisce il caricamento interno di proietti di vario calibro di preda bellica, che fanno parte delle nostre dotazioni.
m) Toluolo-ammonal.
E' un ammonal con l'aggiunta di tritolo.
I toluolo ammonal austriaci hanno composizioni molto varie.
Ha le stesse caratteristiche dell'ammonal, ma è di maggiore potenza.
Costituisce il caricamento interno di proietti di vario calibro di P.B. che fanno parte delle nostre dotazioni.
n) Esplosivo 60/40.
E' una miscela (Austria) formata da 60 parti di tritolo, e 40 parti di nitrato ammonico.
o) Albite.
E' una miscela ottenuta per fusione delle seguenti sostanze: nitrato di ammonio, nitrato di guanidina e nitroguanidina. E precisamente:
nitrato di ammonio 58,60%
nitrato di guanidina 22,30%
nitroguanidina 19,10%
Questa sostanza (di color bianco candido) si presta, come la pertite ed il tritolo al confezionamento di cariche di scoppio colate in custodie, o direttamente nei proietti o bombe.
p) Solfite.
La solfite infine è una miscela meccanica, ottenuta mescolando intimamente 83 parti di nitrato di ammonio e 17 zolfo.
q) Tolite.
E' il nitrotrinitro toluolo.
Fonte:
F. Grandi, "Le armi e le artiglierie in servizio", Ed. fuori commercio, 1938, pagg. 21-26
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