Le armi
Obice da 100/22 Mod. 14/19
Materiale di artiglieria leggera traino animale in montagna
Denominazione |
Obice da 100/22 Mod. 14-19 (Denominazione originale: Škoda 10 cm Vz. 1914/1919 |
Tipo |
Materiale leggero a traino animale o meccanico adatto per il traino da montagna |
Nazione di origine |
Cecoslovacchia |
Nazione utilizzatrice |
Austria-Ungheria, Italia, Germania, Jugoslavia |
Produttore |
Škoda, Plzeň |
Anno di produzione |
1919 |
Quantità prodotta |
- |
Bocca da fuoco |
Di costituzione simile a quella dell'obice da 100/17 Mod. 916 |
Congegno di chiusura |
- |
Affusto |
Simile a quello dell’obice da 100/17 Mod. 914, con la differenza che la sala è rettilinea tubolare, a piccola carreggiata |
Origini e sviluppo
Quando, dopo la prima guerra mondiale, la Škoda riprese la produzione per l'esercito cecoslovacco, il vz. 1914 fu il primo pezzo a rientrare in produzione. L'industria di Plzeň colse l'occasione per modernizzare il pezzo: la principale miglioria fu la modifica della canna, che fu portata da 19 a 24 calibri, che trasformò di fatto l'obice in un cannone. Questo accorgimento, oltre all'introduzione di nuovo munizionamento, aumentarono sensibilmente le prestazioni dell'arma soprattutto in termini di gittata. La nuova arma, denominata Škoda houfnice vz 14/19, ebbe notevole successo e fu prodotta fino al 1939 in alcune migliaia di esemplari. Essa diventò il pezzo da campagna standard dell'esercito cecoslovacco, mentre fu venduto a Ungheria, Polonia (con la denominazione Haubica wz. 1914/19) e Regno di Jugoslavia (M. 1914/19), diventando uno dei pezzi più diffusi nelle armate dell'Europa centrale. Venne acquisito anche dalla Grecia, mentre il Regno d'Italia, che possedeva migliaia di 100/17 Mod. 14 di preda bellica, sperimentò la sostituzione della canna con quella del vz. 14/19, che tuttavia venne ritenuta economicamente non conveniente. Con l'entrata in guerra dell'Italia nel 1940, i tedeschi cedettero al Regio Esercito una parte dei pezzi, che vennero impiegati soprattutto dal CSIR sul fronte russo. Presso gli italiani il pezzo fu denominato obice da 100/22 17 Mod. 14/19.
Tecnica
La bocca da fuoco e l'affustino sono gli stessi del Mod. 14 da campagna. La bocca da fuoco era su un corpo (canna) in acciaio, dotato di 3 cerchiature con guide a zampa per lo scorrimento sulle lisce, supportate direttamente dalla culla. Questa conteneva il freno di sparo idro-pneumatico a manicotto rotante con recuperatore a molla. Le lisce erano protette da polvere ed altro sporco con strisce di lamiera avviate alle cerchiature. Il meccanismo di chiusura era dato da un otturatore a cuneo a scorrimento orizzontale, con manovra rapida semiautomatica che garantiva la chiusura grazie al bossolo in ottone della carica di lancio.
L'affusto era a coda unica, aperta al centro per permettere il
rinculo con alti angolo di tiro; sulla testata d'affusto era fissata
una piastra su cui era incernierato l'affustino. L'affusto era
collegato alla sala che portava ruote di legno a 12 razze, da 1 300
mm di diametro. Queste negli anni trenta vennero sostituite su
alcuni pezzi da ruote metalliche con semipneumatici; anche alcuni
esemplari del Regio Esercito italiano, adattati per il traino
motorizzato, montavano ruote semipneumatiche in elektron.
Sull'affusto erano fissati lo scudo, i seggiolini di tiro, il vomere
e l'occhione per il traino. Lo scudo, costituito da un elemento
inferiore e due elementi incernierati superiormente, era munito di
una finestra ed una feritoria di tiro protette da portelli per i
sistemi di puntamento; anteriormente ad esso erano fissati ai lati
del cannone due sedili per serventi. L'affustino supportava le
orecchioniere a cui era collegata la culla per mezzo di due fiancate
verticali in lamiera. Inoltre all'affustino erano applicati due
bracci a forcella per il supporto degli equilibratori della culla.
La culla sosteneva la bocca da fuoco durante il movimento di rinculo
e di ritorno. I due orecchioni su cui era imperniato l'affustino
erano solidali alla culla e regolati dal congegno di elevazione a
ruota dentata.
All'orecchione destro era applicato il congegno di regolazione del
rinculo, che automaticamente variava la lunghezza del rinculo in
funzione dell'inclinazione della bocca da fuoco. Il congegno di
rinculo regolabile permetteva settori verticali di tiro molto ampi,
sebbene l'affusto fosse a coda unica. Il puntamento era a tamburo
con cannocchiale panoramico. Il munizionamento era del tipo a
cartoccio bossolo, con proietto separato dalla carica di lancio, che
era contenuta in un bossolo di ottone.
Munizionamento
Il munizionamento del 100/22 era lo stesso del 100/17 Mod. 14 e Mod. 16 ed era il seguente:
granata a esplosivo da 100
granata a doppio effetto da 100
granata a pallette (shrapnel) da
100
granata da 100 Mod. 32
granata a doppio effetto da 100
Mod. 32
granata a doppio effetto da 100 Mod. 36
proietto perforante EP (effetto pronto - a carica cava)
proietto perforante EPS (effetto pronto speciale - a carica cava)
granata Mod. 23 (polacca)
granata Mod. 28 (polacca)
granata da 100 Mod. 32 a codolo vescicante
granata da 100 Mod. 32 lacrimogena
granata da 100 Mod. 32 fumogena
granata da 100 Mod. 32 fumogeno-incendiaria
granata da 100 Mod. 32 a recipiente irritante
proiettile per scuola di tiro
Per l'obice 100/22 si riportano gli stessi dati del 100/17 Mod. 16 data la sostanziale parità di informazioni tecniche.
Dati numerici principali
Obice |
Lunghezza totale |
- |
Rigatura |
- |
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Peso dell'obice |
(con otturatore) kg. 392 |
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Affusto |
Altezza del ginocchiello |
mm. 1018 |
Settore orizzontale di tiro |
5° 5' |
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Settore verticale di tiro |
-8° +70° |
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Lungh. Totale del pezzo in batteria |
mm. - |
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Lunghezza di rinculo massima |
mm. 1400 |
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Carreggiata |
mm. 950 |
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Diametro delle ruote |
mm. 900 |
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Peso del pezzo in batteria (con scudi) |
Kg. 1235 |
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Velocità iniziale proietto |
m. - |
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Gittata (massima) |
m. - |
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Someggio e traino |
Il traino in montagna si esegue su tre vetture a due quadrupedi di punta. Esse sono:
Le munizioni della batteria vengono trasportate su carrettini Mod. 15. Ogni carrettino porta 3 cassette ciascuna contenente 3 colpi:
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Composizione della batteria |
- |
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Velocità oraria stradale |
- |
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Profondità della colonna della batteria |
- |
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Tempo della messa in batteria |
- |
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Cariche di lancio |
- |
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Munizionamento |
E' quello dell'obice da 100/17 Mod. 14 |
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Celerità di tiro |
Normale |
- |
Massima |
- |
Fonte
F. Grandi, "Dati sommari sulle artiglierie in servizio e sul tiro", Ed. fuori commercio, 1934.
F. Grandi, "Le armi e le artiglierie in servizio", Ed. fuori commercio, 1938.
Wikipedia