Le armi
Cannone da 75/27 A. V.
Materiale di artiglieria contraerei, montato su autocarro
Denominazione |
Obice da 75/27 A.V. |
Tipo |
Cannone |
Nazione di origine |
Germania |
Nazione utilizzatrice |
Italia |
Produttore |
Krupp, Ansaldo |
Bocca da fuoco |
E' il cannone da 75/27 Mod. 906 montato su autocarro. |
Congegno di chiusura |
Otturatore a cuneo a scorrimento orizzontale, ad apertura automatica (verso destra), estrazione ed espulsione del bossolo durante il ritorno in batteria; la chiusura avveniva automaticamente all’atto dell’introduzione del cartoccio proietto. |
Affusto |
A candelabro da postazione fissa, con affustino a forcella e culla a slitta contenente gli organi elastici. |
Origini e sviluppo
Il cannone 75/27 A.V. (Anti-Velivolo) fu sviluppato privatamente dalla Ansaldo per fornire in tempi rapidi un pezzo antiaereo al Regio Esercito. Infatti questo pezzo è ottenuto installando la bocca da fuoco del 75/27 Mod. 1906 da campagna, con la sua culla a slitta originale. Come il C.K., venne previsto sia in installazione fissa che in versione autocannone. Destinato all'installazione sull'autocarro Lancia 1Z, la priorità data all'assegnazione degli autocarri alle batterie da campagna bloccò il progetto dell'autocannone. La versione in postazione fissa fu invece impiegata durante la seconda guerra mondiale per la difesa del territorio metropolitano sia dal Regio Esercito che dalla Milizia per la difesa antiaerea territoriale. Anch’esso avrebbe dovuto essere montato sul pianale dell’autocarro ITALA o LANCIA 18 B.L., ma l’esigenza di motorizzare il maggior numero possibile di reggimenti di artiglieria da campagna, in previsione delle offensive finali del 1918, fece saltare il progetto. Il 75 A.V. seguì parallelamente l’evoluzione del cugino C.K. e fu impiegato dai reparti di artiglieria c/a in postazione fissa durante il primo conflitto mondiale per la difesa di obiettivi e punti sensibili. Venne migliorato con l’adozione del cannocchiale BUFFI ma rimase sprovvisto di una adeguata centrale di tiro.
Il pezzo impiega bocca da fuoco, otturatore e culla del Mod. 1906, in modo da poter impiegare velocizzarne la produzione e potendo così usare lo stesso munizionamento del pezzo da campagna e diversamente dal contemporaneo 75/27 C.K., anch'esso adattamento del Mod. 1906 ma con culla a manicotto. La canna da 75 mm di calibro, formata da manicotto ed anima, è lunga 2025 mm e pesa 346 kg compreso l'otturatore a cuneo orizzontale a chiusura ed apertura automatica. L'espulsione del bossolo avviene al momento del ritorno in batteria. L'anima della canna, che presenta 28 righe sinistorse. La culla è a slitta, con due lisce sulle quali scorrono le guide del manicotto della canna e contiene al suo interno il freno di sparo. La culla è incavalcata su un affustino a forcella che consente un alzo da -5° a + 80°, fissato su un affusto a candeliere. Il complesso brandeggia a 360° su una piastra metallica fissata al suolo. Diversamente dal C.K., non fu mai asservita ad una centrale di tiro, ricevendo soltanto negli anni '30 un cannocchiale Buffi Mod. 1934 per il tiro diretto.
Dati numerici principali
Cannone |
Lunghezza totale |
calibri 27 |
Rigatura |
- |
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Peso del cannone |
kg. 1900 |
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Affusto a candelabro |
Altezza del ginocchiello |
- |
Settore orizzontale di tiro |
360° |
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Settore verticale di tiro |
-5° + 80° |
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Lungh. Totale del pezzo in batteria |
mm. - |
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Lunghezza di rinculo massimo |
- |
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Carreggiata |
- |
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- |
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Diametro delle ruote |
- |
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Peso del pezzo in batteria |
Kg. 1900 |
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Velocità iniziale proietto |
m. 510 |
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Gittata (massima) |
m. 9000 |
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Trasporto |
Differiva dal 75 C.K. per la sistemazione degli organi elastici che rimanevano sistemati nella culla a slitta come il pezzo d’artiglieria da campagna da cui derivava, anziché essere montati su una culla a manicotto. Anche gli orecchioni risultavano posti in posizione più avanzata rispetto all’altro pezzo c/a; per il resto bocca da fuoco, munizionamento, tavole di tiro, otturatore a manovra automatica e a scorrimento orizzontale, e congegni ottici erano gli stessi. |
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Velocità oraria stradale |
- |
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Profondità della colonna della batteria |
m. - |
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Tempo della messa in batteria |
- |
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Cariche di lancio |
- |
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Munizionamento (dati al 1938) |
Proietto da 75 |
Di acciaio – peso del cartoccio proietto kg. 6,500 |
Celerità di tiro |
Normale |
- colpi al minuto |
Massima |
- colpi al minuto |
Fonte
F. Grandi, "Dati sommari sulle artiglierie in servizio e sul tiro", Ed. fuori commercio, 1934.
F. Grandi, "Le armi e le artiglierie in servizio", Ed. fuori commercio, 1938.