Le armi
Obice da 149/12 Mod. 914
Materiale di artiglieria di corpo d'armata, costruito per il
traino animale, adattato per il traino meccanico
Denominazione |
Obice da 149/12 Mod. 14 (già Krupp 15 cm sFH 13) |
Tipo |
Materiale di artiglieria di c.a. per traino animale, adottato per il traino meccanico |
Nazione di origine |
Italia |
Nazione utilizzatrice |
Italia, Albania |
Produttore |
Officina Costruzioni Torino (Krupp nella versione austro.ungarica) |
Anno di produzione |
1915 |
Quantità prodotta |
- |
Bocca da fuoco |
Di acciaio composta da tubo-anima rinforzato da un manicotto portante l'otturatore |
Congegno di chiusura |
A cuneo orizzontale; a manovra rapida con leva di maneggio. Chiusura ermetica a bossolo metallico |
Affusto |
A ruote, a deformazione, a coda unica, con affustino per il puntamento in direzione. Lungo rinculo costante. Orecchioni arretrati. Freno di sparo a controasta centrale ed a scanalature nel cilindro, e valvole di ritorno. Ricuperatore idropneumatico |
Origine e sviluppo
Nel 1904 l'Esercito imperiale tedesco aveva introdotto in servizio l'obice 15 cm sFH 02, che sarebbe diventato l'artiglieria pesante campale tedesca durante la Grande Guerra. Da questo ottimo pezzo la Krupp derivò il 15 cm M. 1906, destinato all'esportazione, che ebbe infatti grande successo venendo acquistato da Bulgaria, Impero ottomano, Giappone ed altri. La versione successiva, il Krupp 15 cm M. 1913, venne acquistato nel 1914 anche dal Regno d'Italia. Con l'entrata in guerra nel 1915, ovviamente la produzione Krupp per l'Italia si interruppe a 112 pezzi. Ma poco prima dell'inizio della guerra la Ansaldo e la Vickers-Terni avevano acquisito la licenza di produzione dell'obice, che, designato secondo la classificazione italiana Obice da 149/12 (dove 12 è la lunghezza della canna espressa in calibri) o anche Obice da 149/12 A (Ansaldo), venne quindi prodotto in più di 1500 esemplari. Oltre al Mod. 14 originale, le due aziende italiane produssero il Mod. 16 da montagna ed il Mod. 18 con affusto modificato. Largamente impiegato durante la prima guerra mondiale, fu fornito all'Albania, al tempo stato satellite del Regno, e alla Bulgaria e probabilmente all'Austria e alla Polonia. Nel 1940, l'Italia entrò nuovamente in guerra con 580 Mod. 14 e 116 Mod. 18, non avendo terminato la sostituzione di questo pezzo con lo Škoda 15 cm Vz. 1914 di preda bellica.
Tecnica
La canna, con rigatura sinistrorsa a 36 rilievi, è rinforzato da un
manicotto portante l'otturatore a cuneo orizzontale ed un anello a
circa 5 centimetri dalla volata. L'aspetto a gradini che la canna
quindi assume è il tratto distintivo dell'arma, soprattutto rispetto
al simile Škoda 15 cm Vz. 1914. Il manicotto e l'anello sono parte
della slitta su cui poggia la canna. La slitta abbraccia la culla,
sulla quale scorre, tramite due guide laterali; nella culla sono
posizionati il freno di sparo a controasta centrale ed a scanalature
nel cilindro ed il recuperatore idropneumatico, accessibili tramite
la caratteristica piastra frontale. La culla è incavalcata
sull'affusto su orecchioni molto arretrati. Il sistema di puntamento
è formato da un alzo a tamburo e da un cannocchiale panoramico Mod.
Cortese-Falcone. Il Mod. 14 monta la scudatura curva originale,
fissata a livello della sala. L'affusto ha una carreggiata di 1,48 m
e ruote a razze di legno da 1,3 m di diametro, con coda unica.
Il Mod. 16 ha un carriaggio appositamente
progettato da Ansaldo per l'impiego in terreno montuoso, con
carreggiata ridotta a 1,23 m e ruote di solo 1000 mm di raggio; le
sale delle due ruote hanno inoltre nell'affusto due alloggiamenti
per lato: in posizione normale le sale sono inserite
nell'alloggiamento superiore (altezza dal suolo: 1030 mm),
permettendo una elevazione tra 0° e 45°; inserite negli
alloggiamenti più in basso, consentono una maggiore distanza dal
suolo (1060 mm) e la possibilità di rinculare ad elevazioni tra +25°
e °65°, permettendo di battere agevolmente le posizioni sui versanti
delle montagne. Il freno di sparo è idraulico a controasta con
valvola per il ritorno e recuperatore a molla.
Il Mod. 18 fu prodotto in quantità notevoli e si distingueva per lo
scudo curvo posizionato davanti alle ruote e per la coppia di sedili
per serventi posti sulla coda in senso di marcia. L'alzo va da
+3°30' a +65° e la carreggiata sale a 1,50 m. Il freno di sparo è
idraulico a controasta con valvola per il ritorno e recuperatore a
molla.
Il traino viene effettuato caricando il pezzo su un carrello
elastico con ruote esterne a quelle del pezzo, con carreggiata di
2080 mm e peso della vettura di 2814 kg. La batteria è composta da 4
obici, 4 trattori Pavesi P4, 2 mitragliatrici per la difesa
ravvicinata e 7 autocarri. In configurazione di marcia la batteria
si sviluppa su strada per 260 m e si muove a 12–20 km/h. La messa in
batteria richiede pochi minuti.
Munizionamento
Il munizionamento del 149/12 era il seguente:
granata da 149/12: in acciaio, caricata con tritolo o pentrite o miscela acido picrico-tritolo (MAT) o miscela binitrofenolo-tritolo (MBT), polvere nera e colofonia per il caricamento fumogeno, del peso di 41,45 kg.
granata da 149/12 corta: in acciaio, caricata con MAT o MBT, del peso di 38,9 kg.
shrapnel da 149/12-35: in acciaio, con pallette di piombo ed antimonio, del peso di 42,34 kg.
granata di ghisa acciaiosa da 149/12-35: di ghisa acciaiosa come quella del 149/35 Mod. 1901.
Dati numerici principali
Obice |
Lunghezza totale |
mm. 2090 |
Rigatura |
(a passo variabile sinistrorsa) righe 36 |
|
Peso del cannone |
(con otturatore) kg. 870 |
|
Meccanismo di sparo |
a percussione, a ripetizione |
|
Affusto |
Altezza del ginocchiello |
mm. 1150 |
Settore orizzontale di tiro |
5° |
|
Settore verticale di tiro |
-5° +43° |
|
Lungh. Totale del pezzo in batteria |
mm. 5610 |
|
Lunghezza di rinculo normale |
mm. 1250 |
|
Carreggiata |
mm. 1480 |
|
Diametro delle ruote |
mm. 1300 |
|
Peso del pezzo in batteria (con scudi) |
Kg. 2344 |
|
Velocità iniziale proietto |
300 m/s |
|
Gittata (massima) |
m. 6900 |
|
Traino |
Si esegue disponendo il pezzo su un carrello elastico a ruote esterne a quelle dell'affusto e avente carreggiata di mm. 2080. Peso della vettura-pezzo: kg. 2814. |
|
Composizione della batteria |
La batteria è composta da 4 obici; 4 trattori; 2 mitragliatrici; 7 autocarri |
|
Velocità oraria stradale |
Da 12 a 20 Km. |
|
Profondità della colonna della batteria |
m. 260 |
|
Tempo della messa in batteria |
Pochi minuti |
|
Cariche di lancio |
n. 5 (la 1a non si impiega) |
|
Sistema di puntamento |
Apparecchio di puntamento |
|
Munizionamento (dati al 1938) |
Granata da 149/12 |
Di acciaio – peso kg. 41,450 – carica di tritolo o di pertite o di polvere M.A.T. o M.B.T. o di polvere nera e colofonia per il caricamento fumogeno |
Granata da 149/12 corta |
Di acciaio – peso kg. 38,900 – carica di di polvere M.A.T. o M.B.T. |
|
Shrapnel da 149/12-35 |
Di acciaio - peso kg. 42,340 - con pallette di piombo e antimonio |
|
Granata di ghisa acciaiosa da 149/12-35 |
Di ghisa acciaiosa come quella del cannone da 149/35 |
|
Celerità di tiro |
Normale |
2 colpi ogni 3 minuti |
Massima |
4 colpi al minuto |
Fonte
F. Grandi, "Dati sommari sulle artiglierie in servizio e sul tiro", Ed. fuori commercio, 1934.
F. Grandi, "Le armi e le artiglierie in servizio", Ed. fuori commercio, 1938.
Wikipedia