Storia delle Unità

XXXV Corpo d'Armata

 

 

Origini e vicende organiche

 

Costituito a Cremona il 1° giugno 1939 come Comando Corpo d'Armata Autotrasportabile, riceve alle dipendenze le Divisioni di fanteria autotrasportabili "Pasubio" e "Piave".

1940 - Il Corpo d'Armata Autotrasportabile è tenuto in riserva nelle zone di Verona, Padova, Reggio Emilia e Cremona. Nel mese di luglio riceve alle dipendenze la Divisione "Torino".

1941 - Il 6 aprile inquadra anche la Divisione corazzata "Littorio" e all'inizio delle ostilità con la Jugoslavia, le sue unità sono schierate alla frontiera giulia fra Villa Opicina e San Pietro del Carso, in riserva alla 2a Armata. Il 10 aprile passa all'attacco, elimina la resistenza delle unità di copertura avversarie ed entra in territorio jugoslavo attraverso il varco di Planina. Superate Sussak e Karlovac, il 12 occupa Segna, Otocac, Gospic e il 14 anche Gracac.; il 15 aprile raggiunge Sebenico e Spalato, il 16 Mostar e Vergoraz e il 17 Ragusa e Trebjnie. qui le sue unità si congiungono con le truppe del XVII Corpo d'Armata provenienti dall'Albania. Ai primi di maggio rientra in Italia e si disloca a Cremona. Il 10 luglio, per esigenze operative, prende il nome di Corpo di Spedizione Italiano in Russia (CSIR) ed inquadra le Divisioni "Pasubio", "Torino" e 3° Celere "Principe Amedeo Duca d'Aosta". Compie il trasferimento verso la zona di radunata in Romania dal 10 luglio al 5 agosto. Il 6 agosto è destinata, quale unità di riserva, alla 11a Armata tedesca schierata sul Dnjestr. Rotto il fronte, le unità del Corpo d'Armata con una veloce manovra in direzione sud-est si porta dal 10 al 12 agosto a Moldawka; proseguendo l'azione si attestano entro il 6 settembre sul Dnjepr a Kolusbin e Dnjproperowsk. Il 18 settembre il CSIR attacca le posizioni russe lungo il fiume Orel e dopo una lotta accanita che si protrae fino al 30 settembre occupa Petrikowka. Il 20 ottobre viene raggiunta Stalino, contesa per oltre due giorni alle unità nemiche. Il 1° e 2 novembre cadono Gorlowka e Rikowo e il 12, dopo sei giorni di aspri combattimenti, Nikitowka. L'azione offensiva continua ancora fino al 14 dicembre pur incontrando sempre più decisa resistenza da parte dell'avversario. Il giorno di natale le truppe russe sferrano una controffensiva su tutto il fronte, ma la pronta reazione delle unità del CSIR ne determina il fallimento.

1942 - Una nuova battaglia difensiva viene sostenuta nei giorni dal 18 al 25 gennaio. Nella seconda quindicina di maggio un attacco nella zona di Izyum termina con il completo successo italiano. Il 9 luglio muta la sua designazione in Comando XXXV Corpo d'Armata (CSIR) ed inquadrato nell'8a Armata. Partecipa dal 9 all'11 luglio all'azione offensiva nella zona di Nikitino e il 18 occupa Kransij Lutsch. il 25 da voroschilovgrad alcune unità del Corpo d'Armata attraversano il Donez e raggiungono Millerowo, mentre altri reparti si attestano sul Don alla confluenza con il fiume Choper. Dal 30 luglio al 13 agosto sostiene violenti combattimenti sulle rive del Don, in particolare presso la munita testa di ponte di Serafimovic dove le truppe sovietiche maggiormente si accaniscono nella resistenza. Il 20 agosto, nell'intento di alleggerire la pressione su Stalingrado, i russi danno inizio alla prima offensiva del Don che coinvolge anche le unità del Corpo d'Armata. Dopo iniziali successi avversari, la linea difensiva si stabilizza a sud del corso del Don, fra Nish Kriwakoi-Kotowshis. In dicembre, superata una stasi di circa due mesi, preponderanti forze sovietiche attaccano con estrema violenza tutto il fronte del Don, specie fra Ogolewke e Abrossimowo. Per cinque giorni le unità del XXXV Corpo d'Armata resistono senza cedere terreno, ma il 16 i russi rompono l'ala sinistra dello schieramento della Grande Unità minacciando di aggirare l'intero fronte. Dal 18 dicembre ha inizio quindi il ripiegamento che, reso particolarmente gravoso a causa di condizioni climatiche proibitive, porta i resti del Corpo d'Armata il 22 a Kijewskoje, il 29 a Nikolajeff e il 31 a Forschtadt, sul Donez.

1943 - A fine marzo, il Comando del Corpo d'Armata rientra in italia e viene dislocato nella zona di Bolzano dove viene sciolto l'8 settembre in seguito agli avvenimenti determinati dall'armistizio.

 

Unità maggiori

Il XXXV Corpo d'Armata ebbe la seguente evoluzione e fu coś composto:

 

1939-1941

come Comando XXXV Corpo d'Armata Autotrasportabile

Div. fant. Pasubio

Div. fant. Piave

Div. fant. Torino (dal luglio 1940)

Div. cor. Littorio (dal 6/4/1941)

 

1941-1943

come Comando Corpo di Spedizione Italiano in Russia (CSIR) e poi

come Comando XXXV Corpo d'Armata (CSIR)

Div. fant. Pasubio

Div. fant. Torino

Div. fant. 3° Celere "Principe Amedeo Duca d'Aosta"

 

Campagne di guerra (1940-1943)

Data
Gruppo d'Armata
Armata
Area di operazioni

1940

- ? Territorio metropolitano: bassa padana e Veneto
1941 Sud 2a Territorio metropolitano, Jugoslavia, Italia, Russia
1942 - 8a Russia: Nikitino, Millerowo, Don, Donez
1943 SMRE 8a Territorio metropolitano: zona di Bolzano

 

Comandanti (1940-1943)

COMANDO CORPO D'ARMATA AUTOTRASPORTABILE (1939-41)

Gen. D. Remo Gambelli

Gen. D. Silvio Bonini (interim)

Gen. D. Francesco Zingales

COMANDO CORPO DI SPEDIZIONE ITALIANO IN RUSSIA (CSIR) (1941-42)

Gen. D. Francesco Zingales

Gen. D. Giovanni Messe (dal 17/07/1941)

Gen. C.A. Francesco Zingales (dal 1/11/1942)

COMANDO XXXV CORPO D'ARMATA (1942-43)

Gen. C.A. Giovanni Messe

Gen. C.A. Francesco Zingales (dal 1/11/1942)

Gen. C.A. Arturo Taranto

Gen. C.A. Alessandro Gloria

 

Sede

Cremona (1939-40)

Milano (1940)

Bolzano (1943)